E dopo la salva-Previti è in arrivo la salva-Dell'Utri. Un governo che non lascia gli amici nei guai
Una proposta di legge per eliminare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa
Un emendamento al Senato alla salva-Previti se sarà possibile, oppure un disegno di legge autonomo.
Oggetto: "normare" come dice il senatore di An, Luigi Bobbio, il concorso esterno in associazione mafiosa che oggi esiste grazie all'applicazione concreta che se n'è fatta nelle procure antimafia e per le pronunzie favorevoli della Cassazione.
Per concorso esterno a Cosa Nostra l'azzurro Dell'Utri è stato condannato a nove anni. Concorso fu la prima imputazione per Andreotti poi trasformata in 416 bis. Di concorso risponde l'ex 007 Contrada.
Una proposta così, proveniente per giunta da un esponente del centrodestra, non poteva che essere subito ribattezzata salva-Dell'Utri. Se poi una norma salva-Dell'Utri dovesse finire nella legge salva-Previti la tempesta tra maggioranza e opposizione è assicurata.
La promettono già il diellino Fanfani ("Se esiste il reato di interessi privati in atti legislativi la procura si deve interessare all'iniziativa di Bobbio"); il diessino Bonito ("O Bobbio non ha capito nulla del concorso esterno o è in malafede e comunque lasci perdere e non faccia altri danni all'Italia"); Antonio Di Pietro ("Adesso basta, c'è un limite alla decenza...").
Bobbio comunque mette le mani avanti: "Non è un salva-Dell'Utri perché sto scrivendo un testo in cui si parla di un nuovo reato, penso di chiamarlo cooperazione all'associazione mafiosa che è di più del semplice favoreggiamento, ma non è direttamente l'associazione mafiosa. Potrà essere accusato di cooperazione mafiosa chi in modo volontario adotti comportamenti che aiutino i mafiosi a realizzare in tutto o in parte i loro scopi".
E' dall'11 dicembre, il giorno in cui Dell'Utri è stato condannato, che Bobbio lavora concretamente al nuovo progetto. A caldo disse: "Il concorso è una pseudo figura di reato, un reato finto, un non reato, una vergogna giuridica in cui si tenta da troppo tempo di infilare chiunque sia sgradito per le ragioni più varie a un magistrato inquirente".
Ex pubblico ministero a Napoli, Bobbio citava espressamente le toghe di Palermo e già pensava di sfruttare la Cirielli con le sue modifiche alla prescrizione, ma anche al 416 bis. Con le prime polemiche già nell'aria Bobbio ci tiene a precisare: "È una mia iniziativa personale e non è affatto detto che salvi Dell'Utri. Io voglio solo abolire una creazione giurisprudenziale e dar vita a una norma vera e propria. Certo, come per tutte le leggi penali, anche per questa varrà il principio della retroattività di quella più favorevole al reo". Cioè si applicherà subito anche al processo Dell'Utri.
Ma come e in che misura potranno rientrare i fatti contestati al senatore forzista nel futuro reato di cooperazione mafiosa?
Tutto dipenderà da come sarà scritta la legge. Chi ha potuto "annusare" il testo parla tout court di salva-Dell'Utri. Bobbio sostiene che la norma non è ancora pronta. Prima dovrà verificare se sarà effettivamente possibile inserirla nella Cirielli come un emendamento al testo che raddoppia le pene per l'associazione mafiosa. Ma la Cdl è intenzionata a blindare la salva-Previti visto che il processo d'appello Imi-Sir per l'ex ministro della Difesa comincia a Milano il 7 gennaio e c'è la voglia di bloccarlo il prima possibile. In quel caso Bobbio presenterà una proposta di legge autonoma che necessariamente avrà tempi più lunghi.
Fonte: la Repubblica del 22 dicembre 2004
- Un bravo ragazzo, di Enrico Deaglio (dal Barbiere della Sera)