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E finalmente i consumatori sapranno da dove viene il latte consumato

In Italia scatta l'obbligo di indicare nelle etichette di tutte le confezioni dei prodotti lattiero-caseari l'origine della materia prima

18 aprile 2017
E finalmente i consumatori sapranno da dove viene il latte consumato

Arriva domani, mercoledì 19 aprile 2017, in Italia l'obbligo di inserire nelle etichette di tutte le confezioni dei prodotti lattiero-caseari l'origine della materia prima. Uno strumento che consente al consumatore di scegliere, senza più inganni, la provenienza di latte, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini.
Il provvedimento ha completato il suo iter in Europa e in Italia e si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
"È una svolta storica che permetterà di inaugurare un rapporto più trasparente e sicuro tra allevatori, produttori e consumatori", ha commentato il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, impegnato affinché questo modello si affermi a livello europeo.
Passando ai fatti, da domani le etichette di tutte le confezioni di latte e prodotti lattiero-caseari devono indicare il nome del Paese in cui è stato munto il latte e quello in cui è stato condizionato o trasformato. Qualora il latte utilizzato come ingrediente sia stato munto, confezionato e trasformato nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con una sola dicitura "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA".

Il Codacons saluta positivamente il nuovo obbligo di indicare in etichetta l'origine del latte. "Da decenni - afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons - chiedevamo un simile provvedimento e finalmente, dopo anni in a cui i consumatori hanno totalmente ignorato la provenienza del latte bevuto e del formaggio mangiato, sarà possibile garantire piena trasparenza".
Quello sul latte però è solo un primo passo: il Codacons chiede infatti di estendere l’obbligo di etichettatura d’origine alla totalità dei prodotti alimentari. "Oggi per beni di elevato uso quotidiano come sughi e pasta regna il mistero, e non si conosce da quale paese del mondo provenga la materia prima. I consumatori, al contrario, hanno pieno diritto di sapere cosa mangiano perché l’origine dei prodotti modifica le scelte economiche degli utenti" aggiunge Tanasi. Il Codacons infine chiede di chiudere definitivamente la strada a qualsiasi semaforo in etichetta, sistema chiesto dalla lobby delle multinazionali dell’alimentare, che danneggerebbe il Made in Italy e gli stessi consumatori.

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18 aprile 2017
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