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E finalmente si pensa di più alle vacanze...

A supportare chi è convinto che la ripresa sia vicina, 2 milioni di italiani in più (rispetto al 2014) pronti per andare in vacanza

05 giugno 2015

Qualcuno è convito che in Italia le cose vadano un po’ meglio e che la tanto sospirata ripresa non sia tanto di la da venire. Stando ai dati che arrivano in ordine sparso da diversi settori, sembra che la convinzione di questi qualcuno non sia campata in aria, ad esempio, gli ultimi dati Istat sull’occupazione (LEGGI), parlano di una sostanziale rimonta e di una prospettiva che si allontana da orizzonti bui e funesti.
Altro dato che può combaciare con l’ottimismo dei sopracitati convinti della ripresa, quello sul turismo che vede numeri in aumento e segni più dove fino a qualche tempo fa si vedevano solo segni meno.
Infatti, stando agli elementi forniti dalla consueta indagine di Confesercenti ed SWG sulle vacanze estive degli italiani, sembra che in occasione dell'estate, ha intenzione di andare in vacanza il 68% degli italiani, per un totale di oltre 32 milioni di persone, quasi 2 milioni in più dello scorso anno. Certo, vero è che rimane bassa la spesa media prevista per persona: per quest'anno la stima è di 840 euro, il 18% di meno dei 1.022 euro indicati nel 2010, prima della crisi finanziaria.

In generale, però, quest'anno si pensa di più alle vacanze, soprattutto per avere un po’ di relax: per un italiano su tre - il 33% - l'estate del 2015 sarà all'insegna della ricerca del riposo, una quota in crescita di 12 punti percentuali rispetto al 21% rilevato lo scorso anno. E anche in questo caso rimane alta l'attenzione a quanto si "investe" nelle ferie: i vacanzieri che hanno intenzione di spendere meno della scorsa vacanza passano dal 34% al 36%, quasi un milione in più; a questi si aggiunge una quota del 29% che manterrà invariato il budget.
La questione economica, insomma, è ancora al centro dei pensieri degli italiani. Non è un caso che il 45% di chi va in vacanza indichi comunque proprio le disponibilità economiche come fattore decisivo nella scelta.

Rispetto al 2014, si assiste comunque ad un miglioramento del clima di fiducia: calano sia la preoccupazione per l'economia italiana, fattore segnalato dal 13% contro il 16% dello scorso anno, sia il timore di perdere il posto di lavoro, indicato dal 10% contro il 14% dell'estate passata. L'11% di chi ha deciso di rinunciare alle ferie lo farà proprio perchè impegnato nel lavoro: si tratta del livello più alto registrato negli ultimi 5 anni. Chi non si concederà vacanze, però, lo farà soprattutto per questioni di budget. Il 51% adduce come motivo il non potersi permettere le ferie, il 9% in più dello scorso anno. Il 12% segnala invece problemi familiari e il 13% sostiene, invece, che andrà in un altro periodo.

Anche in Sicilia la bella stagione si prospetta un po’ più bella, almeno per quello che riguarda le tasche degli albergatori. Il mese appena trascorso, per fare un semplice esempio, è stato già ribattezzato dagli addetti ai lavori "il maggio dei record": a Palermo le camere d'albergo sono state quasi sempre piene con il dato medio sull'occupazione delle stanze che ha superato il 90 per cento. E a giudicare dalle prenotazioni quella alle porte potrebbe essere l'estate della svolta: più dieci per cento in tutta l'Isola rispetto a un anno fa. "Ci sono primi ma significativi segnali di ripresa", dice Federdalberghi che sta ancora raccogliendo i dati sulle presenze nel lungo ponte del 2 giugno che pare abbia fatto comunque registrare un più sei per certo circa rispetto a dodici mesi fa.

Tanti i fattori che sono corsi in aiuto alla Sicilia, tornata meta d'elezione: dall'effetto Tunisia (con i viaggiatori spaventati dagli attentati dopo la tragedia di marzo al museo del Bardo), al boom delle crociere, e ancora l'incremento dei voli low cost.
"Il dato più significativo - dice ancora Federalberghi - è la crescita della permanenza media: da uno-due giorni dell'anno scorso a due e mezzo-tre".
A crescere in questo caso sono stati i turisti stranieri come dimostrano pure i dati registrati dalla Gesap che gestisce l'aeroporto Falcone e Borsellino: a maggio più 6 per cento di passeggeri.

Alberghi pieni dunque, così come bar e ristoranti: perché il boom di turisti è legato pure ai croceristi che si fermano per poche ore, ma spendono per pasti, trasporti e souvenir.
Negli ultimi giorni sono stati più di 10 mila i turisti sbarcati dalle navi Princess Cruise, Msc e Costa. Nel solo 2014 hanno messo piede a Palermo 531 mila 512 persone, gli abitanti di una città medio grande.

[Informazioni tratte da ANSA, Repubblica/Palermo.it - articolo di Sara Scarafia]

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05 giugno 2015
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