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E furono saldi tutto l'anno

La Sicilia liberalizza gli sconti da marzo a dicembre, mentre i saldi invernali 2016 inizieranno il 2 Gennaio

26 ottobre 2015

È svolta nel commercio siciliano: la Regione Siciliana ha deciso di liberalizzare saldi e promozioni. Sì, il commercio siciliano potrà proporre sconti tutto l’anno.
L'assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello, ha infatti firmato il decreto che concede e autorizza i commercianti a effettuare vendite promozionali dal 16 marzo al 30 giugno e dal 16 settembre al 31 dicembre, cioè in tutti quei mesi in cui non ci sono saldi.
I saldi invernali 2016 invece vengono anticipati dal 5 al 2 gennaio (data che non collima con il progetto di Federmoda, che negli ultimi due anni è riuscita a convincere quasi tutte le regioni d'Italia sulla necessità di avere una data unica per l'inizio dei saldi: il 5 gennaio, giorno prefestivo).
"Abbiamo voluto rendere più fluido un sistema di norme - ha detto l’assessore Lo Bello - che ci è apparso non adeguato alle esigenze dei commercianti e dei consumatori, in particolar modo in un momento di crisi. Per questo l'accordo concluso con le associazioni di categoria e racchiuso nel decreto, va in questa direzione, ritenendo la liberalizzazione del mercato, rispetto a queste specifiche tematiche, assolutamente necessaria e di grande aiuto a consumatori e imprese".

Il precedente decreto regionale sui saldi, firmato un anno fa dall'allora assessore alle Attività produttive Linda Vancheri, fissava la durata della campagna sconti invernale fino al 15 marzo e le date dei saldi estivi dal primo sabato del mese di luglio fino al 15 settembre. Le vendite promozionali per il 2014 si potevano effettuare dal 1° febbraio al 15 maggio e dal 1° agosto al 15 novembre.
Confcommercio Sicilia aveva chiesto che i negozianti fossero autorizzati a saltare il passaggio della comunicazione dell'avvio delle promozioni ai Comuni. Confimprese Sicilia, invece, sosteneva che le promozioni sono di fatto liberalizzate da una legge nazionale, la 248 del 2006, e auspicava che la Regione facesse chiarezza su norme contraddittorie. Il decreto appena varato risponde a queste sollecitazioni.
"Adesso possiamo dire di aver liberalizzato il settore - ha aggiunto l'assessore -. Ho ascoltato le proposte delle associazioni di categoria e sono arrivata alla decisione che rendere libero il mercato darà una mano di aiuto ai commercianti, in un periodo di crisi, e ai consumatori, ai quali stiamo dando la possibilità tutto l'anno di fare acquisti concorrenziali e scontati".

È pur vero che i saldi hanno perso da molti anni il famoso appeal che li contraddistingueva. I commercianti si stanno adeguando al mercato, che vede protagonisti quei consumatori attenti al risparmio. Sms, card ed email ai clienti fidelizzati sono stati gli strumenti per anticipare le vendite con sconti alla cassa anche del 30 per cento. Tutto regolare di fronte alla legge, che vieta solo di pubblicizzare i saldi prima dell' avvio ufficiale. Sta di fatto che, in un mercato completamente liberalizzato, vedi aperture dei negozi anche nei festivi, iter burocratici semplificati, i soli paletti che stabiliscono le date di inizio dei saldi sono quantomeno anacronistici.
"È proprio questo il senso del provvedimento - ha detto Salvatore Bivona, presidente della Cidec regionale (Confederazione Italiana degli Esercenti Commercianti) -. Gli sconti sono applicati sempre e comunque sottobanco. In questo modo sarà fatto tutto alla luce del sole. Abbiamo inoltre avanzato la proposta di anticipare i saldi al primo sabato di gennaio, per dare una spinta in più al mercato e colmare i mesi asfittici con le promozioni".

Sulle vendite promozionali rimarranno sempre le stesse regole: sarà possibile mettere in promozione soltanto determinati stock di merce e non tutto quello che c'è in negozio. Inoltre, l'avvio delle promozioni dovrà essere sempre richiesto ai comuni di appartenenza, con largo anticipo. Spetterà alle amministrazioni comunali fare modifiche sull' iter autorizzativo per rendere ancora più flessibili e veloci le richieste.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Repubblica/Palermo.it, Articolo di Salvo Ricco - GdS.it]

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26 ottobre 2015
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