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E Hamas disse all'Onu: ''Vogliamo vivere in pace con Israele''. Ma non è proprio così

05 aprile 2006

Il nuovo governo palestinese, controllato da Hamas, è disposto a convivere ''fianco a fianco'' con i suoi vicini: lo afferma una lettera del ministro degli esteri palestinese indirizzata al segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. La lettera fa riferimento alla ''risoluzione dei due stati'', proposta a suo tempo dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il capo della diplomazia palestinese Mahmud al Zahar, nella lettera spedita a Kofi Annan ha accusato Israele di impedire ''una soluzione che preveda due Stati''. Un'affermazione che potrebbe essere interpretata come un riconoscimento indiretto del diritto di Israele ad esistere, anche se una fonte del suo ministero ha smentito con decisione questa interpretazione.
''Noi ci auguriamo, come tutti gli Stati del mondo, di vivere nella libertà e nella sicurezza - si legge nella lettera al segretario generale dell'Onu - e che il nostro popolo possa godere della pace e dell'indipendenza, fianco a fianco con i nostri vicini in questo luogo santo del mondo''.
Riferendosi al conflitto israelo-palestinese, Zahar ha aggiunto che le ''iniziative di Israele nei territori occupati porranno fine a ogni speranza di giungere ad un regolamento finale e pacifico sulla base di una soluzione che preveda due Stati''.

Il ministro della diplomazia del nuovo governo formato dal movimento integralista islamico si è detto poi pronto ad avviare un dialogo sul Medio Oriente, con il ''Quartetto'' composto da Stati Uniti, Russia, Onu e Unione Europea, che ha proposto una 'road map' per risolvere il conflitto basata sulla creazione di uno Stato palestinese accanto a Israele. ''Il nostro governo desidera seriamente lavorare con il Quartetto - ha affermato Zahar - per un dialogo serio e costruttivo con l'Autorità palestinese e il suo nuovo governo''.

Finora Hamas si è sempre rifiutato di riconoscere uno Stato ebraico. Un alto funzionario del ministero degli Esteri palestinese, in una dichiarazione alla France Presse, ha tuttavia smentito che Zahar abbia riconosciuto il diritto di Israele ad esistere. ''E' esatto, Zahar ha inviato una lettera a Annan, ma non ha riconosciuto Israele e non ha fatto alcun cenno al diritto di Israele ad esistere, né lo ha suggerito'', ha aggiunto la fonte, che ha chiesto di rimanere anonima.

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05 aprile 2006
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