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E il governatore dovette dire "Obbedisco!" agli Usa

Mentre Sigonella ribolle di marines, Crocetta incontra i No Muos…

11 settembre 2013

Ad attendere il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, davanti al municipio di Gela, dove il governatore era ieri in visita, c'era anche un gruppo di attivisti No Muos. Il governatore, entrato dalla porta secondaria eludendo il picchetto di contestatori, tuttavia li ha incontrati ugualmente a margine della visita in città.
"Sul Muos non faremo sconti a nessuno - ha detto - se gli americani dovessero superare il limite di emissioni consentite, lo chiuderemo". "Ma al momento le leggi danno ragione alla U.S. Navy - ha detto ancora Crocetta -, noi non possiamo che rispettarle. Non condivido ma obbedisco. In questa vicenda sono stato attaccato, beffeggiato, insultato perfino quando revocavo le autorizzazioni di altri. Io non ho autorizzato nessun Muos. Fino a quando ho avuto un margine per bloccarne la costruzione ho fatto di tutto. Adesso sto tentando di potenziare le strutture sanitarie presenti sul territorio di Niscemi in maniera tale da favorire la prevenzione di eventuali rischi sulla salute. E se loro non saranno in regola con le emissioni delle onde elettromagnetiche li costringeremo alla chiusura".

Intanto a Sigonella sciamano marines americani, pronti a combattere qualsiasi guerra gli Stati Uniti intendano dichiarare ai Paesi del Mediterraneo…

Marines Usa a Sigonella per nuove missioni in Libia
di Antonio Mazzeo

A un anno esatto dall’attentato contro il consolato Usa di Bengasi in cui persero la vita l’ambasciatore Christopher Stevens ed altri tre funzionari statunitensi, la forza speciale di pronto intervento dei Marines viene messa in stato d’allerta. Secondo quanto riferito dalla Cnn, 250 uomini della Special-Purpose Marine Air-Ground Task Force (SP MAGTF), l’unità per il combattimento aereo e terrestre in Africa del Corpo dei marines, sono stati trasferiti segretamente nei giorni scorsi nella base siciliana di Sigonella. "Così, in caso di crisi, la task force potrà raggiungere la Libia in poco meno di tre ore", hanno spiegato due ufficiali Usa ai giornalisti della Cnn.

Altri 250 marines della MAGTF sono pronti a raggiungere Tripoli e Bengasi dalla base spagnola di Moròn, dove la task force è stata attivata la prima volta lo scorso anno. Una quarantina di marines hanno già raggiunto invece due capitali nordafricane (molto probabilmente Tripoli e Il Cairo) e Sanaa (Yemen) per rafforzare i dispositivi militari delle locali ambasciate Usa.
Secondo fonti del Pentagono, un altro contingente di 300 marines si troverebbe a bordo dell’unità da guerra USS San Antonio in rotta nelle acque del Mediterraneo orientale congiuntamente alle fregate lanciamissili e ai sottomarini nucleari della forza navale Usa anti-Assad.

- Tutte le bugie del presidente - Report (Coordinamento reegionale e dei comitati No Muos)

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11 settembre 2013
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