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E' in arrivo la ''cavalleria''

Oggi il ministro della Difesa firma il decreto sull'utilizzo di 3000 soldati per la sicurezza delle città italiane

29 luglio 2008

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa firma oggi il decreto sull'utilizzo di tremila militari per la sicurezza nelle città italiane. Di questi, ha spiegato il ministro, circa un terzo andrà nei centri di identificazione ed espulsione (ex Cpt), un terzo a controllare il luoghi sensibili come le ambasciate e il resto sarà impiegato a pattugliare. I soldati, dunque, affiancheranno agenti di polizia e carabinieri nel controlo delle città.

"C'è nel decreto: lo confermo e lo preciso - ha detto ieri La Russa -. Saranno insieme ai giovani in divisa delle forze dell'ordine". I militari pattuglieranno rigorosamente a piedi e avranno compiti non di polizia giudiziaria, ma di agenti di pubblica sicurezza. La differenza sta nel fatto che non potranno arrestare se non in flagranza di reato, ma essendo accompagnati dalle normali forze dell'ordine, secondo La Russa, questo non sarà in alcun modo un problema. "Ho insistito molto sulle pattuglie a piedi - ha detto il ministro -. Così c'è maggiore visibilità". "Con Maroni - ha aggiunto - abbiamo lavorato spalla a spalla e in assoluta sintonia, e non gli sarebbe mai scappata la frase che voglio correggere al giovane dirigente della Lega Nord, Salvini. Lui ha detto che non ci saranno in piazza inesperti giovani militari, che saranno solo nei luoghi sensibili. Ma i giovani militari sono molto esperti, fanno anche missioni di pace e affrontano problematiche ancora più complicate del pattugliamento nelle nostre città".

L'esercito che sarà mandato in tutte le regioni italiane avrà però un maggior numero di uomini nel capoluogo lombardo, La Russa ha infatti sottolineato che a Milano ve ne sarà "un numero più alto di quanto preventivato". La decisione su come utilizzare e dove dislocare i militari spetterà al prefetto, un punto su cui il ministro tiene a sottolineare che sono tutti d'accordo, Lega inclusa.
In Sicilia, luogo che per primo ha visto scendere in strada l'esercito per salvaguradare la sicurezza pubblica al tempo dei "Vespri Siciliani" subito dopo le stragi di Capaci e Via D'Amelio, il prossimo 4 agosto arriveranno circa 150 soldati, "una prima tranche a cui, successivamente, si aggiungeranno 150 uomini, per un totale, dunque, di 300 militari". L'annuncio è arrivato, a margine delle cerimonie di commemorazione del 25° anniversario dell'assassinio del giudice Rocco Chinnici, dal comandante regionale militare sud dell'esercito, generale Mauro Moscatelli.
Moscatelli, rispondendo alle domande dei cronisti, che gli chiedevano quali saranno le destinazioni dei soldati inviati in Sicilia, ha aggiunto: "Almeno in una fase iniziale verranno inviati, a Catania, a presidiare il sito archeologico di Piazza Armerina e in alcuni centri di permanenza degli immigrati". Per il momento, dunque, non è previsto l'arrivo di soldati a Palermo.

[Informazioni tratte da La Stampa.it, Corriere.it, La Siciliaweb.it]

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29 luglio 2008
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