E l'Indiana Jones siculo si ritrovò con una bufala
I disegni preistorici scoperti a Favignana sono "falsi e anche recenti"
E' durata un soffio la gioia dell'Indiana Jones siculo, il professor Francesco Torre, 73 anni, docente a contratto di Geografia e Geomorfologia della facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell'ateneo bolognese nella sezione del consorzio universitario trapanese, convinto di aver fatto una scoperta sensazionale come aveva annunciato nei giorni scorsi: disegni preistorici di uomini e animali, risalenti verosimilmente all'età del rame, a Favignana nelle grotte dell'Ucciria e delle Stalattiti (LEGGI). "Lo stile è decisamente naturalistico - aveva spiegato l'archeologo -. Le figure rappresentano uomini, a corpo filiforme. Il capo di una figura appare globosa, come se avesse un copricapo".
Macché preistoria, ha smentito la soprintendenza per i Beni culturali di Trapani, sono falsi e forse anche recenti. La sovrintendente Paola Misuraca dice: "I disegni nella grotta, su un terreno privato, erano già conosciuti agli studiosi che sulla base di una indiscutibile e profonda conoscenza della materia e delle connesse problematiche, espressero la convinzione, per le pitture della grotta della Ucciria, che non si trattasse di immagini preistoriche, quanto piuttosto di un falso che potrebbe risalire anche ad anni recenti, per quanto non chiaramente definibili come arco cronologico".
"Ho consegnato - controribatte Torre - la documentazione alla direzione della Soprintendenza e ho pure ricevuto dei complimenti: la responsabile della sezione archeologia, Rossella Giglio, mi ha detto che si trattava di una scoperta eccezionale".
Il sindaco di Favignana, Lucio Antinoro, va giù pesante: "E' una vicenda squallida, ancor più grave perché si è tentato di speculare politicamente su un argomento sensibile, quello dei beni culturali. La lezione servirà per far capire agli egadini che bisogna distinguere tra i millantatori e le persone serie". Antinoro dice che "Torre più volte ha detto che si vuole candidare a sindaco delle Egadi". "Nel 2000 - spiega Misuraca - la soprintendenza inserì la Grotta della Ucciria in un ampio e complesso progetto di studio e ricerca archeologica sulle grotte del trapanese. I lavori si svolsero poi negli anni 2005-2006, con il prezioso contributo, per la grotta in questione, dell'Università di Firenze e in particolare del prof. Fabio Martini e del dottor Domenico Lo Vetro".
Nel lavoro 'Favignana nella preistoria' dello studioso Giovanni Marino, riguardante anche la grotta della Ucciria, non si fa alcuna menzione di tali pitture. In un successivo articolo, del 2011, lo stesso autore menziona la presenza di figure dipinte nella così detta Grotta del Cervo, corrispondente alla stessa cavità esplorata dalla Soprintendenza nel 2006, alcune delle quali egli interpreta come figure recenti ispirate alle pitture di Levanzo rammaricandosi di una "mania altamente pericolosa, confortato dalla circostanza che nel corso dei lavori del 2006, condotti con scrupolo e scientificità indiscutibili dagli studiosi dell'Università di Firenze, non erano state da questi rilevate". [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]