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E' la stampa, Crocetta!

La Procura di Palermo ha aperto un fascicolo sulla comunicazione della Regione Siciliana

05 luglio 2013

La Procura di Palermo ha aperto un'inchiesta sull'invio ripetuto e sistematico di comunicati stampa da parte del presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, e degli assessori della sua giunta.
La vicenda, denunciata in marzo dall'Ordine dei giornalisti di Sicilia e dall'Associazione siciliana della stampa, la settimana scorsa era stata al centro di una nuova iniziativa dei due enti rappresentativi della categoria dei giornalisti, che hanno preannunciato l'invio di altri esposti alla presidenza della Repubblica e del Consiglio dei ministri e alla Procura.

Il fascicolo, per adesso senza indagati, è stato affidato dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci ai sostituti Alessandro Picchi e Daniela Randolo, che fanno parte del gruppo che indaga sulla pubblica amministrazione.
Secondo Ordine e sindacato, Crocetta e i suoi assessori eserciterebbero abusivamente la professione di giornalista, violando le norme che riservano ai giornalisti l'esercizio delle attività di informazione istituzionale. Crocetta ha accentrato su di sé e sugli assessori la stesura e l'invio dei comunicati, la convocazione delle conferenze stampa e le altre attività di pertinenza dei giornalisti dopo avere liquidato in novembre, subito dopo il proprio insediamento, l'ufficio stampa della Presidenza della Regione.

L'Associazione siciliana della stampa "esprime grande apprezzamento per l'attenzione con la quale la Procura della Repubblica di Palermo ha voluto accogliere le ripetute segnalazioni del sindacato e dell'Ordine a carico del governatore Rosario Crocetta per l'emissione, continuata, di comunicati stampa a firma sua e di vari esponenti della sua giunta". Il sindacato dei giornalisti - si legge in una nota - "si ritiene certo che l'attento e scrupoloso lavoro della magistratura servirà a fare luce su una vicenda che, partendo dall'azzeramento dell'ufficio stampa della Regione e dal licenziamento di 21 giornalisti, sarebbe sconfinata nell'esercizio abusivo e quindi in una fattispecie di rilevanza penale".

Confida nell'operato della magistratura, il cui "obiettivo deve essere quello di assicurare uniformità di trattamento, in tutto il Paese, riguardo all'esercizio abusivo delle professioni e al rispetto delle leggi sulla gestione dell'informazione istituzionale", dice il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Arena. "Nelle altre regioni - ha aggiunto - gli uffici stampa pubblici esistono e i politici non si sostituiscono ai giornalisti. E se un odontotecnico fa il lavoro del dentista, la magistratura gli sequestra l'attività, chiudendogliela".

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, Corriere del Mezzogiorno]

- Continua la "guerra" tra i giornalisti e il presidente Crocetta (Guidasicilia.it, 03/07/13)

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05 luglio 2013
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