E Lombardo disse a Berlusconi: "Rimaniamo nel terzo polo"
Il premier e il governatore siciliano si sono incontrati oggi a Roma. Qualcuno pensava poteva essere un segnale di tregua e invece...
Fino a questa mattina diversi esponenti politici in Sicilia, dopo avere appreso dell'incontro in programma a Roma tra il premier e il governatore siciliano, - i cui rapporti si erano raffreddati dopo il passaggio dell'Mpa all'opposizione e il voto sulla mozione di sfiducia al governo -, si chiedevano: ma dietro l'incontro tra Silvio Berlusconi e Raffaele Lombardo ci sarà forse l'intento di una "tregua" per risolvere le grane politiche che entrambi si ritrovano a dovere gestire a Roma e a Palermo?
Fantapolitica o realpolitik? Da Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione siciliana, hanno subito precisato che l'incontro sarà istituzionale, niente temi politici insomma. Al centro dei colloqui, hanno informato dagli ambienti della Regione, ci saranno i fondi Fas, sui quali Lombardo punta per stimolare lo sviluppo e dare fiato alle casse pubbliche in rosso, e il federalismo fiscale. A chiedere l'incontro è stato il governatore che nei giorni scorsi ha inviato una nota formale a Palazzo Chigi.
C'é, dunque, chi intravede tentativi di dialogo imposti da una reciproca necessità politica: rafforzare la maggioranza alla Camera per il premier, per Lombardo ottenere risorse finanziarie immediate per potere chiudere il bilancio per il 2011 (in Sicilia è in vigore l'esercizio provvisorio per tre mesi) e creare condizioni di sviluppo.
"Il presidente Berlusconi non ha mai negato incontri quando il tema in discussione è la Sicilia - ha detto il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione - Per dirimere questioni importanti però ci vuole un governo regionale che abbia idee, quello di Raffaele Lombardo non ha neanche insediato la commissione paritetica sul federalismo, mentre si parla di costi standard e di autonomia tributaria".
Terminato l'incontro a Roma ecco cosa ha detto Raffaele Lombardo in persona: "Berlusconi mi ha parlato di temi politici, io gli ho confermato che la nostra posizione è quella di restare nel terzo polo". "Ho ribadito a Berlusconi la scelta già sperimentata e maturata durante il voto sulla mozione Caliendo: noi apparteniamo a quello che io definisco il polo terzo. E ho annunciato al presidente del Consiglio che oggi alle 15 vedrò prima Casini e poi alle 17 Fini".
Condivide la posizione dell'Udc che è pronta a sostenere i provvedimenti presentati dal governo in Parlamento che riguardano l'interesse generale del Paese? Hanno chiesto i giornalisti. "Questa è una posizione anticipata da Casini ma ogni decisione deve essere presa in comune nella sede dove si uniscono tutti i soggetti politici che fanno parte del polo terzo" ha risposto Lombardo.
Il presidente della regione siciliana ha poi riferito d'avere avuto dal premier "assicurazioni ai problemi che ho sollevato ricevendo una disponibilità, che va verificata, affinché alcuni atteggiamenti cambino da parte del governo e ci si avvii sulla strada della collaborazione piuttosto che in quella del non dialogo e dell'incomprensione". Lombardo in particolare fa riferimento all'approvazione dal parte del Consiglio dei ministri di leggi che riguardano la Sicilia a cui avrebbe dovuto partecipare il presidente della Regione e che per questo saranno impugnate.
[Informazioni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Adnkronos/Ing]