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E loro continuano a sfidare il mare...

Sbarcati e bloccati a Capo Passero 138 migranti: tra loro 53 donne e 13 bambini

21 settembre 2009

Un gruppo di migranti è stato bloccato ieri a terra dalla polizia subito dopo essere sbarcato in contrada Anidro, nel territorio di Portopalo di Capo Passero, l'estremo lembo meridionale della Sicilia.
Le forze dell'ordine hanno intercettato subito 138 extracomunitari che sono stati rifocillati e momentaneamente accolti nel porto di Portopalo di Capo Passero. I migranti sarebbero partiti da un porto libico, utilizzando una rotta alternativa, che prevede un passaggio al largo dell'isola di Malta. Sono 72 uomini, 53 donne, e 13 bambini, quasi tutti di nazionalità eritrea a eccezione di due etiopi e di due egiziani. Dieci di loro sono stati ricoverati in ospedale per lo stress subito nel viaggio. I due egiziani, di 24 e 25 anni, sono stati fermati dal Gruppo interforze di contrasto all'immigrazione clandestina su disposizione del sostituto procuratore di Siracusa, Antonio Nicastro, perché ritenuti gli 'scafisti' del viaggio della speranza. L'imbarcazione utilizzata per la traversata, un vecchio barcone lungo 12 metri, è stata trovata dagli uomini della Capitaneria di porto su una spiaggia vicina.

Sabato mattina una motovedetta della Guardia di Finanza aveva fermato a 18 miglia dalla costa ragusana, al termine di un lungo inseguimento, un potente motoscafo proveniente da Malta che aveva appena sbarcato 19 immigrati. I tre scafisti, tutti maltesi, sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, resistenza a navi da guerra e tentativo di speronamento.

Intanto il Comando generale delle Capitanerie di porto ha risposto all'inchiesta condotta dalle Iene, secondo cui un errore nell'abbordaggio da parte di una nave delle Capitanerie di porto, complice il mare mosso, avrebbe causato la morte di una decina di extracomunitari durante un'operazione di soccorso condotta nel giugno 2008 nel Canale di Sicilia (LEGGI).

Quel giorno del 2008 gli uomini della Guardia costiera salvarono 17 dei circa 20 migranti a bordo del barcone e lo fecero "a rischio della loro stessa incolumità". "Il soccorso in mare, come noto - ha sottolineato il comando generale delle Capitanerie di porto - è compito primario della Guardia costiera. L'episodio citato riguarda un intervento di un nostro pattugliatore, avvenuto nelle acque Sar ('Search and rescuè, ricerca e soccorso) maltesi e coordinato dalle stesse autorità, a favore di una imbarcazione in pericolo di perdersi nelle acque di giurisdizione di quell'isola, a circa 67 miglia dalla stessa". "Diciassette degli extracomunitari che occupavano la piccola imbarcazione con apparentemente 20 persone a bordo, rovesciatasi in prossimità della nostra unità - continua la Guardia costiera - sono stati salvati da uomini dell'equipaggio i quali, a rischio della propria incolumità, si sono gettati in mare, e tre di loro sono stati proposti per riconoscimenti al valore".
"Si precisa, infine - hanno concluso dal comando generale delle Capitanerie di porto - che è da tempo in corso un'indagine giudiziaria volta ad appurare la dinamica dei fatti e che tutti gli atti relativi sono stati posti a disposizione di tale Autorità".

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa.it]

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21 settembre 2009
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