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E' miliardario, il fatturato annuo registrato dalle organizzazioni criminali d'Italia

Cosa Nostra, 'Ndgrangheta, Camorra e Sacra Corona Unita, ''fatturano'' miliardi di dollari

08 marzo 2004
I proventi delle organizzazioni criminali sono ingenti; l'Onu, a livello mondiale, solamente per gli stupefacenti li indica in 400 miliardi di dollari. La Banca mondiale li quantifica in mille miliardi. A questi proventi miliardari bisogna aggiungere quelli derivanti dalle altre attività illecite. Tutto ciò rende necessario alle organizzazioni criminali una continua ricerca di canali di riciclaggio, un fenomeno pericoloso che consente l'infiltrazione nell'economia legale da parte delle organizzazioni.
I dati di questo business internazionale del riciclaggio li ha rivelati il procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, in un forum che si è tenuto la scorsa settimana ad Agrigento, dove ha pure sottolineato quale sarebbe l’arma adatta per combatterlo: accanto al mandato d'arresto europeo occorre attivare al più presto il sequestro e la confisca in ambito Ue per i beni patrimoniali.
"Anche se nessun governo sembra accorgersene - afferma il Procuratore Vigna - non bisogna essere dei profeti, degli indovini o avere la palla di vetro per prevedere che i collegamenti tra i gruppi criminali organizzati internazionali finiscono per distruggere l'economia, per inquinare la politica, per minacciare la morale pubblica e privata".

Nel corso del forum sono stati indicati anche alcuni dati di "bilancio" della Spa mafiosa: in Sicilia Cosa nostra guadagna sette miliardi di euro l'anno dal controllo illegale dell'economia e delle imprese, cinque miliardi dal racket nell'agricoltura (furti di attrezzature) e 30 miliardi dall'evasione fiscale, per un totale di 42 miliardi, quasi il doppio del bilancio della Regione siciliana.
Dall'analisi emerge che le organizzazioni criminali (Cosa nostra, 'ndrangheta, camorra e sacra corona unita), preferiscono riciclare il più possibile al Nord Italia, per poi raggiungere i "paradisi fiscali" o i Paesi offshore. Il business per ripulire il denaro è differente nelle varie aree geografiche del Paese: i meccanismi utilizzati dalle cosche sono sofisticati e più difficili da individuare, in Sicilia e in Campania, più tradizionali in Calabria e Puglia.

In generale, le quattro organizzazioni preferiscono compiere transazioni di denaro illecito nelle Regioni dove è più complessa la struttura del mondo finanziario, cioè al Centro e al Nord. Questa strategia spiega come mai nel 2002 dalla Sicilia siano state effettuate all' Ufficio italiano cambi appena 840 segnalazioni di operazioni sospette, mentre ne siano giunte 5.774 dalla Lombardia,
1.455 dal Piemonte, 1.560 dalla Campania e 965 dalla Puglia.
Gli esperti dell'antiriciclaggio sostengono che Internet è uno dei modi più utilizzati dai "colletti bianchi" mafiosi per spostare capitali illeciti e ripulirli attraverso i paradisi fiscali. In Sicilia il denaro viene "lavato" secondo raffinati meccanismi; l'avere messo in piedi società rispettabili, ben capitalizzate e gestite da manager esperti e dinamici, è solo uno dei nuovi canali. La massa di denaro, trasferito attraverso Internet in maniera rapidissima, è difficilmente rintracciabile.
Secondo gli inquirenti tutto questo business miliardario viene gestito da brillanti professionisti e consulenti fiscali capaci di creare in pochissimo tempo società di comodo e di utilizzare tutte le normative favorevoli di quegli Stati meno severi nei controlli.

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08 marzo 2004
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