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È molto probabile che Antonello da Messina...

... sia sepolto a Messina. Nuovi studi avvalorerebbero un ipotesi che circola da anni

08 aprile 2014

Ci sono prove documentali e storiche molto serie che avvalorano l’ipotesi che Antonello da Messina possa essere seppellito nella città dello Stretto, tra i resti della chiesa di Santa Maria del Gesù Superiore.
La notizia è stata data a Messina dal professor Silvano Vinceti, studioso di fama internazionale considerato l’"Indiana Jones" nazionale, per aver già provato la certezza dei resti mortali del Caravaggio e della Gioconda.

La scoperta confermerebbe quanto affermato da anni dall’ex presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Previti e dallo storico messinese Nino Principato che per primi aveva esposto questa tesi dopo aver letto un probabile testamento di Antonello nel quale, uno dei più grandi pittori del ‘400, chiedeva di essere sepolto con l’abito francescano in questo convento. Gli eredi del notaio tra l’altro hanno confermato che gli atti che il loro antenato aveva redatto sono corretti.

GLI ESPERTI - "Ci siamo resi conto leggendo altri testamenti simili ma anche dei certificati di morte - dicono Vincenti e Previti - che i documenti delle persone sepolte in questo convento riportavano lo stesso toponimo di "Santa Maria Jesu", come nel testamento dell’artista". "Inoltre - proseguono - da una lettura attenta di alcuni documenti storici è emerso che l’altro convento che si trova a Messina e che si chiama Santa Maria del Gesù Inferiore è stato realizzato dopo molti anni, quindi Antonello e le altre persone che avevano riportato quel toponimo nei loro testamenti erano sepolte nel sito indicato e che è quello di Santa Maria del Gesù Superiore. Qui nel corso del quattrocento hanno trovato sepoltura alte insigni personalità cittadine quali: Galeotto Bardaxi, Andreota Staiti e Antonio La Rocca, e potrebbe esserci tra loro anche la tomba del pittore morto nel 1479. Al di là della presenza o meno dei resti di Antonello il monastero ha già registra già due record; e il più antico convento Carmelitano in Europa ed è il primo monastero dei frati minori osservanti in Sicilia, dunque riportare con degli scavi alla luce altre parti della struttura sarebbe importante. I primi scavi della soprintendenza nel 1989 avevano fatto emergere già dei poi tutto si è fermato per mancanza di fondi, così e stanchi dell’inerzia delle istituzioni, abbiamo predisposto un progetto di riqualificazione dell’area".

GEORADAR – Anche le recenti indagini del Cnr di Messina dimostrerebbe l’esistenza di un struttura sottostante. "Il Cnr - spiega ancora Previti - ha fatto dei sondaggi con dei georadar effettuando uno screening dell’area. Gli esperti diretti dal professore Cirino Vasi hanno confermato, che esistono le mura di un edificio sottostante. Sono stati individuati riflettori riconducibili a muri e solai e una costruzione voltata a botte parallela alla struttura esistente".

SCAVI E RIQUALIFICAZIONE - "I documenti storici e quelli scientifici - spiega Vincenti - dimostrano la possibilità che i resti di Antonello si trovino qui sotto. Ora speriamo nell’aiuto delle istituzioni per trovare i fondi necessari per scavare e arrivare fino alla cripta. In seguito trovati i resti si dovranno far esami al carbonio per indicare una data approssimativa, effettuare un’indagine con un antropologo e anche capire se contengono del piombo visto che tutti i pittori registrano di solito la presenza di questo materiale. In seguito si farà l’esame del Dna e stiamo cercando e di trovare dei possibili discendenti di Antonello. Per questa prima fase abbiamo bisogno di circa 120 mila euro, per la seconda prevede la messa in sicurezza del luogo e un prefabbricato dove inseriremo le stampe delle opere di Antonello ci vuole poco più di un milione euro".
"Abbiamo - spiega infine Previti - chiesto alla Provincia, il Comune e la Soprintendenza e ci hanno assicurato il loro supporto. Qualche giorno fa poi siamo stati sentiti anche dalla commissione regionale alla Cultura e da esponenti della stessa Regione e anche loro hanno promesso di darci una mano. Infine, pure i cittadini potranno aiutarci donando un contributo a Trapper Soc. coop sociale onlus, causale "Donazione per il recupero del convento di santa Maria di Gesù, Iban IT71I200816511000300783197 Unicredit spa,via Garibaldi 102, 98100 Messina". [Articolo di Gianluca Rossellini - Corriere del Mezzogiorno]

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08 aprile 2014
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