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E' monnezza di tutti

La si chiamava ''emergenza rifiuti'', ma quella campana è una ''tragedia'' che riguarda l'intera Nazione

07 gennaio 2008

La fortuna bacia di nuovo la Campania, e di nuovo Napoli. E' lì, in piazza Medaglie d'Oro, che è stato venduto il biglietto che si aggiudica il primo premio (5 milioni di Euro) della Lotteria Italia, numero R 010897. L'estrazione è avvenuta durante lo show di RaiUno 'Il treno dei desideri' e, come accaduto lo scorso anno, il premio principale va nel capoluogo campano...

Per sgombrare le scuole dai rifiuti e garantirne l'apertura il governo, come annunciato da Prodi, ha inviato il genio militare. La tensione a Pianura rimane altissima, e continuano gli scontri tra i manifestanti,che protestano contro la riapertura della discarica di Contrada Pisani, e le forze dell'ordine.
Questa mattina presto trenta camion carichi di ghiaia, destinati al sito di stoccaggio di Pianura, sono tornati indietro: era una delle condizioni della trattativa tentata fra forze dell'ordine e manifestanti prima che le tensioni arrivassero al culmine, quando la polizia ha deciso di avanzare nonostante il blocco. I mezzi della polizia hanno tentato l'avanzamento nella direzione dell'ingresso della futura discarica. In un tentativo di dialogo durato diversi minuti, la polizia ha chiesto ai presidianti di sgomberare la strada e consentire alla pala meccanica di eliminare il blocco di pietre collocato al centro della strada. In cambio si offriva la possibilità di un tavolo di confronto col prefetto. I manifestanti non hanno accettato e la polizia ha deciso di procedere. A quel punto sono volati diversi sassi in direzione degli agenti che hanno risposto con una "mezza carica", spintonamenti, strattoni e colpi vari.
L'invio dei mezzi al sito, necessario per proseguire i lavori di preparazione della futura area di stoccaggio, in vista della riapertura delle discarica, slitterà a questo punto di un paio di giorni
Gli scontri hanno causato tre feriti non gravi, caricati sulle ambulanze intralciati dal traffico cittadino.

Il quartiere di Pianura a Napoli continua ad essere isolato a causa delle proteste. Si può entrare e uscire dal quartiere solo a piedi o in moto, ma è quasi impossibile raggiungere la periferia occidentale del capoluogo partenopeo in auto. Diversi i blocchi effettuati con cassonetti di rifiuti. Bloccata anche la ferrovia circumflegrea che collega Napoli con il litorale Domizio
Nonostante la presenza delle forze dell'ordine agli ingressi delle scuole del quartiere Pianura a Napoli, gli alunni non sono entrati per la paura dei genitori di fronte ai problemi di ordine pubblico registrati nel quartiere. Durante la notte, davanti agli ingressi degli edifici scolastici sono stati rovesciati i cassonetti dei rifiuti per impedire il regolare ingresso. La dirigente scolastica del 72/o circolo didattico, la dottoressa De Gregorio, ha spiegato che molti insegnanti non sono riusciti a raggiungere il quartiere, completamente isolato, e sono presenti a scuola solo i docenti residenti a Pianura.
Inoltre, la scorsa notte alcuni gruppi di giovanissimi in motorino hanno ribaltato i cassonetti dei rifiuti, trascinandoli al centro delle strade per tentare di ostruire la circolazione, in tutta Napoli.
Non è chiaro se questi atti di vandalismo siano legati alla protesta in corso a Pianura, contro l'apertura della discarica di contrada Pisani, o se si tratti invece di gesti emulativi...

Quanto abbiamo raccontato finora è la cronaca recente. La vittoria del primo premio della Lotteria Italia proprio a Napoli e proprio adesso, non si capisce berne come doverlo interpretare: un segno benevolo del destino o una sorta di beffa nei confronti dei tanti napoletani che quei soldi non li hanno vinti e continuano a ''nuotare'' nell'immondizia, inconsapevoli di quanto succederà domani?
Chissà se scapperà via il fortunato vincitore. Chissà che non sia stata opera di San Gennaro che, così stanco delle richieste degli ultimi tempi, ha deciso di contentare una sola persona e mettersi in sciopero aspettando che siano gli uomini a risolvere la tragedia dei rifiuti che in queste settimane è tornata prepotentemente come fattore principale per tutta l'Italia. Sì, perché la monnezza di Napoli è di tutti quanti. L'orripilante puzzo arriva dappertutto e tutto il marciume riguarda la Nazione per intero: la monnezza di Napoli è oggi l'emblema dell'Italia.
I colpevoli di quanto sta accandendo in Campania da troppo tempo li si può individuare per tutto lo Stivale, perché con la monnezza di Napoli ci hanno guadagnato, e ci guadagnano tutti:  la politica e le istituzioni, regionali e nazionali, le imprese, partenopee e non, ovviamente i clan, che guadagnano ''maciullando le persone e e avvelenando le terre''. Ma tutto ciò c'è lo spiega meglio Roberto Saviano nell'articolo che potete leggere cliccando qui: [''ECCO I COLPEVOLI DELLA PESTE''].

Quindi, prima su tutte, la colpevolezza delle istituzioni e della politica, colpa condannata duramente dal vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella. In un messaggio letto durante la messa che ieri ha celebrato a Pianura, e firmato dall'intera Diocesi di Pozzuoli, il presule ha sottolineato come sia “intollerabile che a tutt'oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l'incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema”. L'auspicio di monsignor Pascarella è quello che “venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all'elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona”.

Ed era inevitabile che la “tragedia rifiuti” si riversasse sulla giunta campana. Molte le personalità politiche del Parlamento centrale, sia di centrodestra che di centrosinistra, che hanno attaccato il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, e il presidente della Regione, Antonio Bassolino. Contro di lui il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro, che ha parlato della necessità di un passo indietro da parte di Bassolino e di un “ricambio generazionale” alla guida della regione. Di Pietro non ha rinunciato ad attaccare anche il suo collega ministro, Clemente Mastella, e l'Udeur che difendono Bassolino: “Mastella e il suo partito sono tra quelli che governano la Regione - ha detto l'ex pm -. Alla presidenza del consiglio regionale c'è sua moglie, assessori ce ne sono del suo partito in Regione e in tutta la Campania, quindi, piuttosto è davvero strano che diventino giudici di se stessi. Questi che hanno governato devono lasciarsi giudicare, non fare i giudici”.
Dopo la feroce critica, Di Pietro ha lanciato un'ulteriore dura stoccata: "Non escludiamo la presentazione di una mozione di sfiducia al presidente Bassolino" ha detto il leader dell'Idv. Una mossa che mette a rischio il futuro del Governatore che da sette anni guida la regione.

Il governatore della Campania ha replicato accusando Di Pietro di ''irresponsabilità''. “Fa parte del governo - ha detto Bassolino - e dovrebbe dare un contributo per togliere i rifiuti da mezzo le strade. In questo momento dovrebbe essere forte l'impegno di tutti, anche di quelle opposizioni che hanno avuto responsabilità di governo e commissariali in questa stessa regione”.
Bassolino ammette le responsabilità “per non essere riusciti nei tempi giusti a costruire i termovalorizzatori”. “E' lì che i rifiuti devono andare dopo un primo ciclo di trasformazione in altri impianti industriali che invece siamo riusciti a costruire - spiega - ed è lì la parte di responsabilità che mi prendo”. “Adesso si tratta di aprire nuove discariche oltre quelle di Pianura in provincia di Napoli - conclude il governatore della Campania - Aprire le discariche che sono scritte in una legge della Repubblica italiana. Non è che questo sia impossibile, è che questa battaglia è difficile in questa terra perché qui sono stati sversati, per decenni interi, rifiuti illegali da ogni parte d'Italia e perché, e qui Saviano ha ragione (Bassolino fa riferimento all'articolo di Roberto Saviano che abbiamo linkato precedentemente, ndr), c'è tutto un intreccio torbido”.

L'emergenza rifiuti in Campania, non è più emergenza ma, come ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, una vera e propria ''TRAGEDIA''. In Campania sembra che stiano suonando le trombe del Giudizio Universale...

- “La camorra paga i rom 'Bruciate tutto'” di Fulvio Milone (La Stampa)

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07 gennaio 2008
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