Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

E' morto Carlo Marcelletti

Il noto e discusso cardiochirurgo è stato stroncato da un infarto. Fra pochi mesi avrebbe compiuto 65 anni

07 maggio 2009

E' morto ieri a Roma, all'ospedale San Carlo di Nancy, il cardiochirurgo Carlo Marcelletti. Secondo quanto si è appreso, martedì sera il medico avrebbe avvertito un malore e sarebbe stato ricoverato in ospedale. Il cardiochirurgo è stato colpito da un infarto ed è deceduto nella tarda mattinata di ieri nel nosocomio romano. I familiari hanno preferito non diffondere subito la notizia. Marcelletti fra pochi mesi avrebbe compiuto 65 anni.
Carlo Marcelletti un anno fa (il 6 maggio del 2008), è stato coinvolto in alcune vicende giudiziare legate alla sua attività professionale a Palermo, che lo hanno portato agli arresti domiciliari con l'accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, peculato e concussione. Dal novembre scorso aveva lasciato l'attività all'ospedale Arnas Civico del capoluogo siciliano, dove era stato primario della divisione di Cardiochirurgia pediatrica.

Tra i più noti cardiochirurghi infantili internazionali, la sua storia professionale è legata al primo trapianto di cuore cardiaco in età pediatrica mai tentato in Italia, il quarto nel mondo, eseguito il 10 febbraio dell'86 su di un bambino di Roma.
Marcelletti si è laureato in Medicina e chirurgia all'Università Cattolica di Roma nel 1969. Dopo la laurea si è perfezionato in cardiochirurgia in Inghilterra e negli Stati Uniti. Dal 1975 si è specializzato in cardiochirurgia pediatrica alla Mayo Clinic di Rochester (Minnesota). Nel 1978 ha fondato e diretto il Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'Accademisch Medisch Centrum di Amsterdam (Olanda). Rientrato in Italia, nel 1982 è diventato primario cardiochirurgo del dipartimento medico chirurgico dell'ospedale Bambin Gesù di Roma.
Negli ultimi anni Marcelletti ha realizzato diversi trapianti di cuore su bambini e interventi di terapie chirurgiche in malformazioni congenite del cuore in piccoli anche prematuri. Operò ad esempio, nel 2001, una piccola del peso di soli 620 grammi. Nel 2002 impiantò, inoltre, un cuore artificiale in una bambina di cinque anni affetta da cardiomiopatia dilatativa fin dalla nascita, in attesa di un trapianto di organo compatibile. Il cuore, dopo lunga attesa, arrivò e la piccola Veronica fu operata dallo stesso cardiochirurgo, ma la bimba morì pochi giorni dopo l'intervento. Marcelletti operò inoltre durante il conflitto del Kosovo nel 1999, alcuni bambini malati provenienti dal paese in guerra.

Primario a Palermo, Marcelletti era già stato protagonista delle cronache per aver tentato di dividere nel 2000, insieme con il collega William Norwood della Dupont Foundation di Philadelphia (Usa), due gemelline siamesi di origine peruviana, Marta e Janet Milagro. Purtroppo il tentativo non riuscì e la vicenda scatenò una polemica sull'eticità della scelta di sacrificare una bambina per lasciare in vita l'altra, come prevedeva l'intervento. L'allora direttore dell'Istituto mediterraneo per i trapianti ad alta specializzazione (Ismett) di Palermo, Ignazio Marino, ad esempio si era rifiutato di operare per motivi di coscienza personale, ritenendosi non in grado di "entrare in sala operatoria con la consapevolezza di dover sacrificare premeditatamente una vita umana".
Marcelletti, sempre a Palermo, ha fondato l'Associazione per la cura del Bambino Cardiopatico (ABC) Onlus senza fini di lucro, oggi al centro dell'interesse degli inquirenti per la sua gestione. Nel 2005, forse in seguito ad alcune dichiarazioni rese da Marcelletti sulla sanità siciliana, il cardiochirurgo ricevette nel suo ufficio un pacco contenente granelli di sale, foto di bambini e un proiettile. Dopo aver esposto la denuncia, Marcelletti sostenne di non avere idea di chi fosse stato l'autore del gesto, senza escludere che l'atto intimidatorio avesse un collegamento con le sue stesse dichiarazioni. Commentando alcuni casi di errori medici che avevano provocato la morte di diversi pazienti tra cui due bambini, Marcelletti aveva infatti dichiarato che "tanti medici vengono assunti o fanno carriera grazie a lobby, correnti di partito o mafia".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, La Siciliaweb.it]

- "Il genio del bisturi e la vergogna per quegli sms" di Felice Cavallaro

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

07 maggio 2009
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia