E' nata la ''Carta di Palermo''
per la tutela dei Beni Culturali e del valore della pace nei paesi che si affacciano nel Mediterraneo
Si tratta di una dichiarazione programmatica sul patrimonio culturale euromediterraneo, firmata dai rappresentanti di venticinque paesi a chiusura di quattro workshop tecnici sui temi della ricerca, della formazione, della conoscenza e dello sviluppo locale nel settore dei Beni Culturali.
La ''Carta'' riconosce una comune identità culturale ai paesi del mediterraneo individuando nella conoscenza reciproca e nella stesura di progetti comuni dei validi strumenti di dialogo con le istituzioni dell'Ue e un efficace contributo ai processi di pace in tutta l'area.
La Carta ha lo scopo di attirare l'attenzione dell'Unione europea sul settore beni culturali per ottenere misure economiche più consistenti a loro sostegno.
Elementi di riflessione del convegno sono stati: la regione mediterranea, centro di cambiamenti geopolitici profondi e motore della riorganizzazione dei rapporti tra i partner europei; la necessità di conoscere e comunicare nei settori della tutela, mediante la costituzione di modelli innovativi di organizzazione e management.
Inoltre si è affermata la necessità di comunicare sulle varie esperienze di tutela avviate nei diversi paesi europei e soprattutto su ciò che riguarda il settore della manutenzione, del restauro e della fruizione e favorire lo sviluppo di programmi di ricerca. A questo proposito si auspica la creazione di una rete di ricerca applicata alla conservazione del Patrimonio Euromediterraneo, per condividere le esperienze di studio e favorire la crescita scientifica e tecnologica nel campo dei Beni Culturali.
Durante il convegno si è anche costituito un "Comitato di contatto" che si occuperà di stabilire i contatti utili allo sviluppo del patrimonio culturale mediterraneo. Formato dalle istituzioni nazionali responsabili e dalle regioni o autorità locali, il Comitato è volto a promuovere i programmi di partenariato nel quadro euromediterraneo.
La Regione Siciliana diviene così capofila organizzativo del partenariato Mediterraneo, Mediterraneo sul quale la regione già da tempo vi ha scommesso.
E’ necessario che l'Ue attribuisca ai partenariati interregionali un ruolo centrale nella fruizione dei fondi europei, sia nella fase propositiva che nella fase attuativa degli strumenti finanziari.
Questi ultimi dovranno rafforzare l'attenzione, sia in termini di politiche sia di risorse finanziarie, verso il patrimonio culturale.