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E' nata la 'Carta di Taormina', un patto per la crescita Euro Africana

Al Forum internazionale Europa-Africa la presentazione dell'importante documento politico-economico

07 ottobre 2011

Nasce in Sicilia, dove negli ultimi sei mesi, sono arrivati oltre 50mila immigrati, la 'Carta di Taormina' per lo sviluppo dell'Europa e dell'Africa, un documento in cui si propone, tra l'altro, una "politica unitaria per la migrazione e la mobilità", ma anche l'istituzione delle "Zone speciali Europeo-africane di Cooperazione economico industriale" per "attrarre investimenti".
La 'Carta di Taormina' è stata presentata ieri alla prima giornata del Forum internazionale Europa-Africa, giunto alla sua quinta edizione e organizzato dalla Fondazione Banco di Sicilia in collaborazione con "The European House - Ambrosetti".
"La cosiddetta 'primavera araba' - ha dichiarato aprendo i lavori ieri pomeriggio Gianni Puglisi, presidente della Fondazione Banco di Sicilia - ha impresso al mutamento dell’Africa una nuova accelerazione e ha letteralmente cambiato le carte in tavola. E di questo, inevitabilmente, la quinta edizione del nostro Forum ha preso atto già nella scelta dell’interrogativo di fondo, ovvero come il nuovo assetto del Nord Africa cambia le relazioni tra Europa e Africa. Quest’anno, più che in passato, il Forum offre una pluralità di temi: dai mutamenti geopolitici alla sfida costituita – soprattutto per l’Italia e la Sicilia – dai flussi migratori, dai crescenti fabbisogni energetici alle relazioni di scambio Europa-Africa, dal ruolo del sistema finanziario nella promozione dello sviluppo in Africa alla inarrestabile crescita delle metropoli africane".

"Molteplici - ha aggiunto Puglisi - sono le sfide e le opportunità che la nuova situazione geo-politica porta con sé, costituite, per l'Europa, dall'apertura di un mercato realmente libero, nel quale essa non potrà più avere l'accesso privilegiato che le garantiva il passato coloniale, né potrà più pensare di gestire le proprie relazioni economiche attraverso l'elargizione di contributi a esponenti di regimi più o meno corrotti. E molteplici sono le opportunità, che l'affermazione di una maggiore democrazia in nord-Africa e - speriamo presto - nell'Africa sub-sahariana, portano con sé". "Essere giunti alla quinta edizione di questo appuntamento - ha proseguito il presidente della Fondazione Banco di Sicilia - conferma che l'idea originaria del progetto guardava lontano. La nostra iniziativa cresce anno dopo anno, nel giro di un lustro il nostro Forum è passato dal registro degli 'eventi' al registro degli 'appuntamenti': così come a Cernobbio puntualmente ogni anno si pone l'accento sulle economie dei paesi sviluppati, a Taormina altrettanto puntualmente lo si fa sulle economie di una fetta di mondo in via di sviluppo". Il meeting internazionale quest'anno e' incentrato prevalentemente su come il nuovo assetto del Nord-Africa puo' cambiare le relazioni Europa-Africa alla luce delle ripercussioni geopolitiche indotte dalla cosiddetta ''primavera araba''.

Come accennato all'inizio, all'avvio del Forum, il presidente Puglisi e Paolo Borzatta Senior, partner di The European House - Ambrosetti, hanno presentato la "Carta di Taormina per lo sviluppo dell'Europa e dell'Africa", con la quale viene proposto un patto fra i due continenti basato sulle grandi reti comuni nei settori dell'energia, dei trasporti e delle telecomunicazioni, oltre a un analogo piano per i giovani; l'istituzione di zone speciali europeo-africane di cooperazione economico-industriale non solo per le imprese, ma anche per i progetti comuni (ad esempio le infrastrutture); una politica unitaria Europa-Africa per la migrazione e la mobilità, attraverso la nascita di un'agenzia europea per la migrazione, quale strumento operativo e referente per il continente africano.
Durante il suo intervento, Paolo Borzatta ha anche annunciato la nascita di E.V.A, acronimo di (Evolution Wealth Africa and Europe), un soggetto che mira dare una struttura al Forum sull'Africa, destinato perciò a durare nel tempo ed essere interlocutore per l'Europa sui grandi temi dello sviluppo dell'Africa. Un brend che costituisca un biglietto da visita in grado di dare continuità alle proposte che nascono dal Forum. Nella prima sessione sono intervenuti, tra gli altri, l'ex ministro degli Esteri della Spagna Ana Palacio, Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità Sant'Egidio e Ivan Lo Bello, Presidente di Confindustria Sicilia. [Adnkronos]

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07 ottobre 2011
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