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E' Natale: ALLARME GIOCATTOLI! Quegli economicissimi e pericolosissimi giocattoli non a norma...

20 dicembre 2007

Allarme giocattoli, molti sono pericolosi
di Lorenzo Salvia (Corriere.it, 19 dicembre 2007)

Giorno di Natale dell'anno scorso. Francesco, 5 anni, viene portato al Pronto soccorso del Bambino Gesù di Roma poco dopo l'ora di pranzo. Piange, strilla, ha dolori fortissimi alla pancia. Una visita, una radiografia e si scopre che quella piccola peste si è mangiato tre calamite, tre pezzetti del robot che i nonni gli hanno fatto trovare sotto l'albero. Sono arrivati in pancia quei tre pezzetti di ferro. Si sono attirati fra loro e hanno perforato l'intestino. La sera di Natale si conclude con un'operazione d'urgenza, gli occhi lucidi dei genitori e il senso di colpa dei nonni. Dopo l'intervento Francesco viene ricoverato: tornerà a casa che le feste sono passate da un pezzo.

Un caso limite, certo. Ma i danni da giocattolo sono sempre più frequenti. Ed è un rischio da tener presente in questi giorni di corsa ai regali, mentre schizziamo da un negozio all'altro e arraffiamo il primo pupazzo che ci capita a tiro pur di accontentare figli, nipoti e cuginetti. Se ne sono accorti al Bambino Gesù, l'ospedale pediatrico di Roma che si dedica solo alla cura dei più piccoli. Hanno tenuto sotto controllo il numero degli arrivi al Pronto soccorso, nel periodo delle feste di Natale, proprio per danno da giochi pericolosi. E a mettere in fila quei numeri si vede che l'aumento non è cosa da poco.
Tra la fine di novembre del 2005 e il giorno della Befana del 2006 i casi erano stati 334. Nello stesso periodo dell'anno successivo sono passati a 382. Una crescita del 14 per cento. Per questo Natale i dati sono ancora parziali ma la sensazione degli addetti ai lavori è che siamo almeno sui livelli dell'anno scorso, se non di più. E non sempre basta un cerottino e via a casa: una volta su dieci dopo il pronto soccorso c'è il ricovero, perché quel gioco pericoloso ha lasciato i segni.

Quali sono i pericoli maggiori? Al Bambino Gesù Antonino Reale è il responsabile di Pediatria dell'Emergenza, uno che con il camice addosso di situazioni brutte ne ha viste parecchie. «Gli episodi più frequenti - spiega - sono quelli della piccola traumatologia: schiacciamenti delle dita, tagli, lesioni corneali per i proiettili di gomma delle pistole. Ma per fortuna si tratta di cose non gravi». La classica bua, molti strilli e poche conseguenze. Poi cominciano i dolori veri: «Ci sono i bambini che staccano gli occhietti dei pupazzi di peluche o anche solo i peli. Possono finire nelle vie respiratorie, nella trachea, nella laringe». E qui il rischio, oltre al soffocamento, è quello delle crisi d'asma e della polmonite.
Va ancora peggio se il bambino non resiste all'irrefrenabile voglia di infilarsi in bocca una pila che, se i genitori non se ne accorgono subito, può finire nello stomaco. «E poi - elenca ancora il dottor Reale - ci sono cose ancora più gravi ma per fortuna meno frequenti: shock elettrici, ustioni da peluche o plastica infiammabili. E ancora danni all'udito se il volume delle suonerie è troppo alto, o addirittura danni neurologici per le vernici che contengono piombo o sono comunque tossiche».

Naturalmente ci sono le regole di sicurezza che dovrebbero impedire questi episodi. E il marchio CE, obbligatorio in tutta l'Unione europea, a garanzia del rispetto delle norme. La legge dice che i giocattoli per i bambini al di sotto dei tre anni, quelli con il vizio di infilarsi in bocca tutto ciò capita a tiro, non possono avere parti staccabili più piccole di 3 centimetri. Sono vietate le pile alcaline che, a differenza di quelle al litio, sono tossiche e bruciano lo stomaco reagendo con i succhi gastrici. E ancora il volume di musiche e suonerie non può superare gli 80 decibel, non ci possono essere corde o fili che superano il metro e mezzo, al bando vernici al piombo e coloranti cancerogeni.

Naturalmente non basta. Non basta perché il mercato dei giocattoli è uno dei più attraenti per gli imprenditori del falso. Nei primi undici mesi di quest'anno la Guardia di finanza ha sequestrato 9,4 milioni di giocattoli fuori legge: falsi che arrivavano dalla Cina magari con tanto di marchio CE, falso pure quello. Ma anche prodotti di casa nostra che di quelle norme semplicemente se ne infischiano. Rispetto all'anno scorso i sequestri sono più che raddoppiati, forse perché con l'aria che tira anche il regalo è diventato low cost. Ma è sbagliato credere che comprare un regalo a regola di legge metta al riparo da tutti i rischi. I bambini sono creativi, e sono capaci di farsi male anche con quelli.
E poi ci sono i giochi del fratellino o del cuginetto più grande che magari sono nella stessa stanza e possono finire nelle loro mani. Anche a questo c'è un rimedio. Non infallibile, ma c'è: «Specie quando il giocattolo è nuovo - dice ancora il dottor Reali - è meglio non lasciar il bambino da solo. Giochiamo con lui, è un modo per controllarlo senza essere ossessivi. Un modo per scambiare affetto con lui». E magari anche per divertirsi un po'.

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20 dicembre 2007
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