E ora ci toccano le vacanze Natalizie. Intanto aspettandone i risultati …
I dati Istat sulle tendenze dei vacanzieri italiani negli ultimi anni
Nel 2000 sono stati effettuati 89 milioni e 55 mila viaggi, cui sono corrisposti 636 milioni e 865 mila pernottamenti. Di questi il 90,9% era legato a motivi di vacanza. Il 9,1% è invece da attribuire a motivi di lavoro o professionali. I periodi di soggiorno dedicati alle vacanze sono tendenzialmente in calo , come rileva l' ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.
Tra il 1998 e il 2000 si è registrata la crescita dei viaggi di non più di sette notti e la contestuale diminuzione di quelli di 15 e più pernottamenti.
Si va in vacanza soprattutto per piacere e per svago. Il mare è la meta più ambita dai vacanzieri (45,6%), davanti a montagna (18,8%), giri turistici (12%) e visite a località e città d'arte (10,7%).
Ci si sposta prevalentemente nei mesi più caldi, in particolare luglio (15,1%) e agosto (20,2%). In questi due mesi il 95,2% dei viaggi è stato compiuto per andare in villeggiatura e appena il 4,8% per motivi di lavoro.
La principale destinazione è risultata l'Italia (84,2%): in testa il Settentrione (37,5%), seguito da Meridione (24,3%) e Centro (22,4%). I viaggi all' estero sono stati più di 14 milioni. Ad ogni viaggio di lavoro all' estero ne sono corrisposti 3,8 di vacanza.
Meta principale sono stati i paesi dell' Unione Europea (9,6%): Francia, Spagna e Germania i paesi più visitati. In ambito italiano le regioni più gettonate sono state Lazio (il Giubileo ha pesato non poco), Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Veneto e Campania. Queste sette regioni hanno accolto quasi il 60% del turismo interno. Sotto l' aspetto professionale figura ancora al primo posto il Lazio, davanti a Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. Il 53,3% per cento dei viaggi è stato organizzato senza prenotazione, il 28,1% con prenotazione diretta e solo il 17,5% tramite agenzia o tour operator. Quasi il 64% dei viaggi è stato compiuto in automobile; nel 13,2% degli spostamenti si è usato l' aereo, nell' 11,9% il treno, nel 5,8% le autocorriere.
Ovviamente non tutti vanno in vacanza. Chi è rimasto a casa nei mesi estivi ha denunciato problemi economici (22%) e di famiglia (20,9%). Motivi di lavoro o studio e mancanza di abitudine sono state le giustificazioni prevalenti per i restanti mesi dell' anno.