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E' passata 'a nuttata

Dopo una ''notte piena'' il Consiglio dei ministri ha approvato la Finanziaria 2008

29 settembre 2007

Preoccupazioni ce ne erano tante, e forse già qualcuno aveva preparato le valige, invece, questo governo, proprio come la Torre di Pisa... pende ma non crolla.
Dopo quasi 11 ore di discussione, in piena notte, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità alla Finanziaria 2008.
''E' indubbio che il Governo supera una prova impegnativa''. Cosi' il presidente della Camera, Fausto Bertinotti, ha commenta il varo della finanziaria, dichiarando che ''sembra che il Governo e la maggioranza abbiano valicato un passaggio impegnativo, almeno per ciò che riguarda la capacità di organizzare un consenso alla finanziaria della maggioranza e del governo medesimi''.
L'Esecutivo ha superato quindi una prova ma, ha concluso Bertinotti, ''ogni giorno ha la sua pena''.
Come dire, è stata vinta l'ennesima battaglia, ma la guerra sembra ancora tanto, tanto lunga.

Per il presidente del Consiglio, Romano Prodi, l'approvazione di questa Finanziaria rappresenta ''il mantenimento delle promesse''. ''E' - ha aggiunto Prodi - l'inizio di un'economia di un Paese normale, tranquillo, che non ha bisogno di operazioni finanziarie straordinarie''.
A precisare l'ammontare della Finanziaria 2008 è stato il ministro dell'Attuazione al programma, Giulio Santagata: ''la manovra - ha detto - vale 11,5 miliardi''. E il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, lo aveva preannunciato, dicendo in una conferenza stampa: ''Sarà una finanziaria leggera''. Nella Finanziaria ci saranno ''interventi di defiscalizzazione per le spese scolastiche delle famiglie'' con una riduzione fiscale che arriverà ''già alla fine di quest'anno per la parte più debole del Paese''. Nella manovra, ha aggiunto Letta, arriverà anche una semplificazione fiscale per le imprese.

A notte fonda, dunque, il varo della manovra, frutto di un ''lavoro di squadra''. Il premier infatti aveva rassicurato l'ala sinistra dell'Unione, preoccupata per una Finanziaria che guarda troppo alle imprese. L'operazione su Ires e Irap, aveva ribadito Prodi, è a costo zero e dunque non impegna risorse sottraendole a interventi sociali. Rassicurazione accolta positivamente dalla sinistra. L'obiettivo del bonus per gli incapienti, poi, è di redistribuire già da quest'anno l'extragettito fiscale. Complessivamente per gli interventi a carattere sociale per le fasce più deboli si prevede uno stanziamento di poco meno di 2 miliardi. La misura è contenuta nel decreto legge.

Prodi ha poi confermato che il 12 ottobre si definirà anche la questione del collegato che conterrà il protocollo per il welfare. ''Sarà approvato dal consiglio dei ministri del 12 ottobre'', anche se, ha osservato Letta, ''le macrocifre sono già contenute nella Finanziaria'', ossia le risorse per le misure previste ''dall'accordo sulle pensioni, i nuovi ammortizzatori sociali, il sostegno ai giovani, il riscatto della laurea, i diritti di maternità. ''Non si poteva fare tutto in un giorno'', ha aggiunto il premier, e il 12 ottobre con il welfare ''chiudiamo il libro''.
Per quanto riguarda l'altro punto caldo con il quale Prodi si dovrà scontrare con la sinistra radicale, ossia quello sulle ''rendite finanziarie'', nel corso del Cdm Prodi ha ribadito che al momento non è possibile effettuare un aumento della tassazione, ma si è convenuto che si farà approvando il disegno di legge delega all'esame della Camera. Il ministro dell'Attuazione al programma Santagata, ha spiegato inoltre che ''la situazione dei mercati finanziari non ci consente di affrontare la questione in questo momento . Quando sarà il momento giusto basterà approvare il ddl delega che è già in Parlamento''.

La Finanziaria 2008 prevede anche i tanto attesi sgravi sull'Ici per 200 euro a famiglia per la prima casa fino ad un reddito di 50mila euro. La manovra prevede anche un taglio del 10% dei rimborsi elettorali dei partiti.
Come accennato insieme alla Finanziaria è stato approvato un decreto legge con cui il governo ha restituito i frutti della lotta all'evasione per un importo complessivo di 7 miliardi di euro. Assegno di fine anno per i redditi più bassi, risorse per l'emergenza abitativa, aumento dei fondi per il 5 per mille e più treni per i pendolari i provvedimenti più significativi contenuti nella legge. Il decreto è costruito sulle maggiori entrate fiscali di quest'anno, i cosiddetti tesoretti, e più o meno stanzia 2 miliardi di euro per misure a sostegno dei ceti deboli, 3 per investimenti in infrastrutture, un miliardo per interventi nel sociale, un altro miliardo per saldare il debito rispetto alla cooperazione internazionale. Tra le novità c'è la tredicesima che arriverà come una tantum già a fine 2007 per gli incapienti, i redditi sotto i 7.500 euro che non pagano le tasse e non usufruiscono dunque neanche degli sconti fiscali. Si tratterebbe di un assegno di 150 euro. Nel decreto poi ci sono 550 milioni per gli investimenti nell'edilizia residenziale e mezzo miliardo per gli anticipi dei contratti del pubblico impiego.

Guarda anche alla solidarietà internazionale e al grande mondo del volontariato questo decreto legge: 1 miliardo viene stanziato per saldare il ''debito'' sulla cooperazione internazionale (impegni assunti dal precedente governo e mai onorati, come ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta). Ma si rafforza anche il 5 per mille che potrà contare su 150 milioni di euro in più. E anche nel capitolo infrastrutture fa da sfondo il sostegno ai più deboli: ci sono i fondi all'Anas (350 milioni), alle Ferrovie (1,5 miliardi), ma anche il potenziamento dei mezzi pubblici, dalle metropolitane di Roma, Napoli e Milano (800 milioni complessivamente) al progetto ''mille treni per i pendolari''. Novità per il sistema dei prezzi dei farmaci, nuove assunzioni nell'amministrazione finanziaria e taglio dei costi della giustizia militare sono tra le altre misure contenute nel provvedimento.

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29 settembre 2007
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