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E poi alla fine spuntò lei...

Stefania Prestigiacomo come possibile candidata alla Presidenza della Regione Siciliana

23 febbraio 2008

Non è ancora chiaro come si risolverà l'intrecciata questione che in queste settimane sta animando parecchio il centrodestra siciliano in vista delle imminnenti elezioni regionalnazionali. Dopo gli scontri e gli incontri tra Lombardo, Miccichè, Cuffaro, Berlusconi e Casini, e l'inghippo nato dopo la rottura tra l'Udc e il Pdl e l'entrata in scena dell'Mpa, alla fine è spuntata lei... Stefania Prestigiacomo, siciliana giovane e bella (ci permettiamo anche noi a dirlo riconoscendo quanto questo sia irrilevante a livello politico, ndr) ex ministro delle Pari Opportunità del governo Berlusconi.
Il nome della Prestigiacomo come possibile candidata azzurra alla presidenza della Regione siciliana sarebbe emerso l'altro ieri, nel corso del colloquio a Palazzo Grazioli tra il Cavaliere e Gianfranco Miccichè, che all'uscita aveva ribadito la sua intenzione di candidarsi alla Presidenza della Regione nonostante l'accordo raggiunto tra il Pdl e il leader del Mpa Raffaele Lombardo, sostenuto in Sicilia anche dall'Udc di Cuffaro che, come ricorderete, ha chiaramente detto: ''Farò di tutto per impedire l'elezione di Gianfranco Miccichè a presidente della Regione siciliana''.

La candidatura di Stefania Prestigiacomo, che era stata indicata da Gianfranco Miccichè già nei primissimi giorni del dopo dimissioni di Cuffaro, potrebbe anche essere l'asso nella manica che Silvio Berlusconi vuole giorcarsi per contrapporre una scelta al femminile all'esponente del Pd Anna Finocchiaro, in corsa come rappresentante di tutto il centrosinistra in tandem con Rita Borsellino.
"La soluzione definitiva non c'è ancora. Ci sarano altri incontri, e i colloqui fatti sono stati tutti caratterizzati da un clima costruttivo". Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi, fa così il punto della trattativa. "Berlusconi - ha detto ancora Bonaiuti - ha preso parte a diversi colloqui, e insiste perchè si arrivi ad una soluzione che abbia il pieno consenso di tutte le parti".

Ma l'improvvisa comparsa della madonna aretusea ha provocato la stizza dell'Mpa, che fino a ieri sembrava essere la chiave di volta per la difficoltà che si sta palesando nella costruzione dell'edificio del centrodestra. "Noi andiamo avanti per la nostra strada. Prendiamo atto che Forza Italia cambia il suo candidato, ma non cambia il nostro atteggiamento: domenica pomeriggio rilanceremo la candidatura di Raffaele Lombardo, a presidente della Regione" hanno fatto sapere dall'Mpa. Posizione ribadita dallo stesso Lombardo: "La mia candidatura alla presidenza della Regione siciliana resta confermata all'insegna di un programma che prevede lo sviluppo dell'Isola", ha affermato, auspicando che "attorno al programma ci sia l'incontro con tutti i partiti della ex Cdl con i quali abbiamo collaborato. Gradiremmo che non ci fossero veti da parte di alcuno".

E Berlusconi insieme al nome della Prestigiacomo si gioca anche la carta ''Ponte'' - "Stiamo conversando con le altre parti e siccome sono colloqui costruttivi spero si arrivi a una soluzione positiva". Così Silvio Berlusconi, nel corso del programma televisivo Matrix, ha risposto a Enrico Mentana che gli chiedeva se ci sia del vero nell'ipotesi che Stefania Prestigiacomo possa candidarsi alla guida della Regione Sicilia. "Prometto ai siciliani che una delle prime cose che faremo, tornati al governo, sarà dare il via al ponte sullo Stretto, l'unica grande opera che rende la Sicilia pienamente Italia e i siciliani completamente italiani", ha poi aggiunto Berlusconi.

Nel centrosinistra, invece, le acque sembrano molto più tranquille. Infatti ieri è stato trovato l'accordo sul tandem Finocchiaro-Borsellino per la corsa alla presidenza della Regione Siciliana. Alla sorella del giudice ucciso in via d'Amelio, in caso di vittoria, andrebbe la presidenza dell'Assemblea regionale siciliana. Questa in estrema sintesi l'intesa raggiunta tra i segretari dei partiti del centrosinistra (Pd e Sinistra Arcobaleno). Nell'accordo, sembra sia stato stabilito tra le altre cose che il Pd candiderà la Finocchiaro anche al Senato, ma in un collegio diverso da quello della Sicilia. Nell'incontro di ieri mattina hanno partecipato soltanto i segretari dei partiti, ed è servito a chiarire alcuni punti lasciati in sospeso nei gioerni scorsi.
Oggi si terrà la conferenza stampa per avviare la campagna elettorale nell'Isola.

La scelta di Rita Borsellino - "Se ho scelto di andare in tandem con Anna Finocchiaro è anche per non tradire quel milione e 70 mila elettori che mi hanno dato la fiducia due anni fa. So che può sembrare un paradosso ma è così". Rita Borsellino in una lettera aperta ha spiegato le motivazioni che l'hanno portata ad appoggiare la candidatura della senatrice alla presidenza della Regione siciliana. "Per come si erano messe le cose all'interno dell'Unione si sarebbe andati allo scontro - aggiunge - e anche il nostro progetto avrebbe potuto avere contraccolpi negativi, vanificando il prezioso lavoro dei cantieri, espressione della passione e l'impegno di ciascuno di noi". "La mia decisione in questa direzione ha evitato - osserva - che ciò accadesse e determinato l'unità delle forze del centrosinistra. E oggi con un progetto condiviso da più parlamentari, riuscire a incidere dentro le istituzioni, diventa possibile. Oggi possiamo fare tutti un passo avanti". "La scelta di un tandem fa sì che si riparta dal programma elettorale scritto a 20 mila mani per la mia candidatura - dice -. Da Anna Finocchiaro ho avuto rassicurazioni di una campagna elettorale e di un'azione politica comune nel nome del cambiamento". "Alla Sinistra l'arcobaleno - conclude -, sempre in nome dell'unità, ho offerto la mia disponibilità a guidare la lista regionale rafforzandola con altre candidature di 'Un'altra storia' in ogni provincia. E rinunciando alla presentazione di una lista mia per concentrare le forze, - aggiunge - potere superare lo sbarramento elettorale che la legge impone e non rischiare l'estinzione di tutto ciò che si era costruito".

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23 febbraio 2008
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