E se il Partito del Sud facesse danni al Pdl?

Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha convocato ad Arcore Gianfranco Micciché e Marcello Dell'Utri per invitarli di persona ad accantonare il progetto del partito del Sud. In cambio il Cavaliere vuole avanzare "un'irrinunciabile offerta di tutela per il Mezzogiorno".
"Quest'iniziativa rischia di fare del male al Popolo della libertà", ha detto loro Berlusconi, mentre Micciché ha manifestato al premier la propria delusione "per la scarsa attenzione che sia il partito che il governo stanno dimostrando nei confronti del Meridione".

"A Berlusconi abbiamo detto di venire in Sicilia - ha informato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio -, di dedicare all'Isola la stessa cura che ha riservato all'Abruzzo dopo il terremoto. Perché il malessere è forte e rischia, quello sì, di fare danni al Pdl". "Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha dimostrato molta attenzione alle problematiche da me esposte in merito alla situazione della Sicilia e del Meridione - ha aggiunto Miccichè -, e in verità non ha bocciato, né promosso l'idea del partito del Sud. Gli ho ribadito che per me é fondamentale raggiungere un obiettivo: la tutela degli interessi del meridione". "Il processo di interesse nei confronti del Sud - ha proseguito - non si arresta e a tal riguardo ho confermato a Berlusconi la mia totale disponibilità a considerare tutte le ipotesi possibili, affinché le istanze di sviluppo e rinnovamento che giungono dal Sud vengano prese nella giusta considerazione".

La risposta del premier, per ora, si è limitata alla promessa di una visita a Termini Imerese, città della quale Micciché è vicesindaco. Ma Berlusconi ha ricordato agli interlocutori che il Sud è anche artefice dei suoi mali, visti sprechi e inefficienze accumulati negli anni. Come pronta risposta  Miccichè ha rinnovato l'invito al premier, così che lui stesso possa "verificare anche i progressi fatti. Basti valutare il miglioramento del sistema autostradale e l'attività di alcuni poli d'eccellenza nella sanità come l'Ismett".
Berlusconi, comunque, si sarebbe detto pronto anche a fare uno sforzo concreto per dimostrare l'impegno del governo nei confronti del Mezzogiorno, come ad esempio lo sblocco dei fondi Fas, quei 4 miliardi che attendono il via libera del Cipe da cinque mesi.

[Informazioni tratte da Ansa.it, Repubblica/Palermo.it]