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E se l'austerity del governo ferma il Ponte sullo Stretto?

L'amministratore delegato della Società Stretto di Messina: "Non abbiamo nessuna particolare preoccupazione"

19 maggio 2010

La crisi globale e la manovra finaziaria carica di sacrifici annunciata dal ministro del Tesoro Tremonti, hanno gettato delle nuove ombre sulla prosecuzione lineare della realizzazione del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Ombre, presunte, che però sembra non preoccupino il presidente dell'Anas e amministratore delegato della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci. "Non abbiamo nessuna particolare preoccupazione su eventuali rallentamenti nella realizzazione del Ponte sullo Stretto" ha sottolineato Ciucci, interpellato sull'ipotesi di uno stop alle grandi opere, in primis il ponte sullo Stretto di Messina, nell'ambito della manovra di contenimento della spesa pubblica. "Per il ponte - ha spiegato Ciucci - questa è una fase in cui si lavora molto e si spende poco. Lo stanziamento di 1,3 miliardi di euro per l'opera, deliberati dal Cipe e confermati in finanziaria, erano già ripartiti nel tempo e costituiscono una cifra che verrà erogata dal 2012 in poi". "Il progetto è in fase realizzativa e abbiamo contratti con le imprese in corso. Se la manovra che il governo sta predisponendo interesserà gli anni 2011-2012, l'impatto sul progetto del ponte sarà molto modesto dal momento che il grosso dei fabbisogni finanziari scatterà a partire dalla fine del 2012". Proprio per questo, "non abbiamo particolari preoccupazioni su rallentamenti dell'opera. I cantieri piu' importanti - ha insistito Ciucci - partiranno nella seconda metà del 2011 e i fabbisogni più importanti scatteranno tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013. Mi auguro che, per quel tempo, i problemi si siano già risolti".

Ieri, a margine di un convegno, interrogato in merito alle indiscrezioni sui rischi degli stanziamenti per le grandi opere, il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Altero Matteoli, ha semplicemente risposto: "Non ho ancora parlato con il ministro dell'Economia, ero fuori, sono appena tornato".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Ansa]

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19 maggio 2010
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