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E se scoppia una guerra tra poveri?

Il caso Gesip, la società partecipata dal comune di Palermo, adesso investe la Ecolife

04 settembre 2012

Anche oggi, un gruppo di operai della Gesip, la società partecipata che si occupa di servizi per il Comune, ha manifestato a Palermo davanti a Palazzo delle Aquile, sede del Municipio. I 1808 dipendenti della società sono senza lavoro e senza paga da sabato perché, il 31 agosto, è scaduta la proroga al contratto di servizio tra l'azienda e il Comune e il governo non ha erogato un finanziamento da 5 milioni di euro, assegnato alla società da un'ordinanza della Protezione civile a maggio, che avrebbe consentito il prosieguo delle attività (pulizia, cura del verde, servizi cimiteriali, canile municipale) per altri 25 giorni. Anche ieri gli operai hanno protestato con blocchi stradali, sit in e occupazione di binari della stazione centrale.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, che ieri ha incontrato il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, ha ribadito la condizione del Comune di non poter coprire il costo del'azienda. "Nelle linee di bilancio presenti e a breve del Comune di Palermo non esistono spazi sufficienti per coprire il costo a regime" per la Gesip e "per arrivare fino a dicembre",  si legge nel documento che Orlando ha consegnato al ministro. Nel documento il Comune spiega qual è la situazione dei conti del bilancio e delle società partecipare molte delle quali hanno debiti e crediti nei confronti dell'amministrazione. Rivolgendosi ai giornalisti, convocati a Palazzo città, per fare il punto della situazione Orlando ha chiarito ancora meglio il concetto: "Lo volete capire, non c'é un euro in bilancio". Il sindaco ha scaricato tutte le responsabilità alla precedente giunta Cammarata. "Ha messo la Gesip fuori dal bilancio, e non ha inserito nemmeno i capitoli sui servizi coperti dalla società".

"Noi, abbiamo proposto un percorso per risolvere la questione Gesip", ha detto poi il sindaco Orlando. "Vogliamo avviare la costituzione di una società consortile che metta insieme le varie partecipate per realizzare un’economia di scala che possa consentire di assolvere nel modo migliore ai servizi comunali. Nella società consortile il Comune avrebbe il 51%, la restante parte spetterebbe alle partecipate. Consentirebbe in particolare un vantaggio economico e la possibilità di spostare il personale da un’azienda a un’altra. Inoltre, si potrebbe ridurre il numero del personale attraverso i pensionamenti o prepensionamenti".
Secondo Orlando è fondamentale il dialogo col governo nazionale: "Occore che si apra un tavolo di crisi, il ministro Cancellieri ci ha assicurato che si seguirà questa strada. Quel che sollecitiamo è anche di tamponare l'emergenza con l'erogazione di quei 10 milioni chiesti con un’ordinanza di protezione civile dal commissario Latella lo scorso 4 maggio, fondi che non sono mai arrivati nelle casse del Comune. Finora abbiamo affrontato la questione con risorse dell’amministrazione".

Ma i problemi per l’amministrazione palermitana non si esauriscono con il caso Gesip. Stamane, infatti, una ventina di lavoratori della società Ecolife, che si è aggiudicata l'appalto per la pulizia degli autobus dell'Amat, è salita sul tetto dei locali dell'azienda di trasporto in via Roccazzo a Palermo, dove ha trascorso la notte. Gli operai temono di perdere il lavoro, perché il servizio di pulizia in futuro, potrebbe essere affidato agli operai della Gesip. Sono circa 40 gli addetti alle pulizie dei mezzi dell'Amat, attualmente impiegati presso la società.
"Secondo l'articolo 4 del contratto collettivo del settore multiservizi, le ditte che si sono aggiudicate, negli ultimi 15 anni l'appalto per la pulizia degli autobus, dovevano inserire questi 40 lavoratori in organico per lo svolgimento del servizio - dice il segretario regionale della Fisascat Cisl Mimma Calabrò - Si tratta di personale assunto con contratti part time di 3 ore e a tempo indeterminato. Non si può innescare una guerra tra poveri per salvaguardare gli operai della Gesip nell'ambito di un processo di riorganizzazione dei servizi della partecipata, né tanto meno si possono lasciare altre 40 famiglie sul lastrico".
Un gruppo di lavoratori dell'Ecolife, ha comunque svolto regolarmente il servizio di pulizia degli autobus per non arrecare disagi ai cittadini.

[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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04 settembre 2012
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