L'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, ha compiuto ieri 75 anni. Attorno al cardinale, nel Palazzo Arcivescovile, si sono stretti, per manifestargli affetto, i vicari episcopali, i direttori e responsabili degli uffici pastorali. Romeo per l'occasione ha comunicato, che secondo quanto previsto dal Codice di diritto canonico, ha rinunciato all'incarico.
Le dimissioni di Romeo rispettano l'art. 401 del Codice di diritto canonico, secondo il quale "il vescovo diocesano che abbia compiuto i settantacinque anni di età è invitato a presentare la rinuncia all'ufficio al Sommo Pontefice, il quale provvederà, dopo aver valutato tutte le circostanze".
Il cardinale Romeo ha detto: "Ho scritto la lettera di dimissioni al Papa la sera del 10 febbraio - esattamente il giorno precedente l'annuncio choc delle dimissioni di Benedetto XVI, ndr - al compimento del mio sesto anno di ministero a Palermo. Così come ci ha insegnato il Concilio Vaticano II e come stabiliscono le norme canoniche, come figlio della Chiesa, ho offerto le mie dimissioni al Santo Padre". "Non è stato un atto di osservanza di una legge - ha detto il Cardinale - ma il penetrare nello spirito che i padri conciliari hanno indicato alla Chiesa universale, pertanto con tutto il cuore e con una volontà ferma ho offerto le dimissioni al Santo Padre e non sapendo cosa sarebbe successo l'indomani le ho inviate per posta. Adesso con il cuore pieno di fede pronto a qualsiasi decisione che prenderà il Santo Padre o il suo successore, se mi si chiederà di continuare ad esercitare il ministero a Palermo, cercherò di fare tutto il mio dovere fino all'ultimo momento".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Corriere del Mezzogiorno, Lasiciliaweb.it]
