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EARTH DAY

''E' un giorno in cui l'uomo in qualche modo fa pace con il pianeta su cui vive''

22 aprile 2008

Roma, capitale d'Italia, diventa oggi anche capitale della musica a favore dell'ambiente. Oggi, 22 Aprile si festeggia in tutto il mondo l'Earth Day, la Giornata della Terra, per promuovere la conservazione dell'ambiente in cui viviamo e la sostenibilità delle politiche di sviluppo. E Nat Geo Music, il canale musicale di National Geographic, celebra l'iniziativa organizzando un grande evento gratuito ad Impatto Zero® in Piazza del Campidoglio, il "Nat Geo music live: musica per l'ambiente".
Gli artisti si esibiranno con l'obiettivo non solo di divertire il pubblico, ma anche di sensibilizzarlo e di sollecitarne un cambiamento nei comportamenti individuali.
Nat Geo Music è un vero e proprio concerto eco-sostenibile: con il progetto Impatto Zero® di LifeGate è stato possibile ridurre le emissioni di anidride carbonica generate dall'evento e compensare la CO2 residua con la creazione di nuove foreste in Costa Rica. Ben 30.500 kg di anidride carbonica, generati dall'organizzazione del concerto, saranno compensati attraverso la creazione di 19.700 mq di foreste.
Ma la Giornata della Terra è anche altro...

IL GIORNO DELLA TERRA
di Giulia Ceschi (il reporter.com, martedì 22 aprile 2008)

Pianeta Terra, stato attuale, speranze, prospettive e futuro. Queste le parole che oggi, il 22 aprile, echeggiano in ogni angolo del nostro Pianeta. Oggi, infatti, ricorre la pluriennale edizione della Giornata Mondiale della Terra, celebrata in 174 paesi.
E' una giornata in cui ognuno di noi diventa protagonista di eventi e manifestazioni per aiutare l'ambiente e se stessi a creare qualcosa di buono e migliore. Numerosi, infatti, sono gli eventi previsti in tutto il mondo, alcuni dei quali prevedono l'avvio di campagne di durata pluriennale rivolte ai cambiamenti climatici e alle biodiversità.

L'idea di istituire l'Earth Day è nata nel lontano 1970, per iniziativa di un senatore americano proveniente dal Winsconsin, Gaylor Nelson. Quest'uomo lanciò un appello rivolto a tutti gli americani, in cui veniva invitato loro di preoccuparsi dell'ambiente che li circondava per proteggerlo.
Trentotto anni fa quell'appello riscosse talmente tanto successo, che oltre 20 milioni di statunitensi si riversarono sulle strade e nei parchi per partecipare a una serie di manifestazioni in difesa dell'ambiente. In questo modo fu possibile il formarsi dell'EPA, la Environmental Protection Agency e successivamente anche la formazione di altri movimenti e associazioni volte alla salvaguardia dell'ambiente, come Greenpeace.
Da allora, ogni anno il 22 Aprile segue questa importane ricorrenza, che vede il moltiplicarsi di iniziative a ogni nuova edizione.

Molto è cambiato negli ultimi decenni: i movimenti che si mobilitano in favore del rispetto per l'ambiente sono aumentati. E così anche l'attenzione verso politiche di sviluppo sostenibile. Diversi gli studi e gli strumenti per usufruire di nuove fonti di energia, come le enormi eliche che si possono trovare nelle zone più ventose del nostro paese. Ma anche iniziative che vanno dalle domeniche a piedi, alle giornate dedicate agli spostamenti con la bicicletta, alle grandi campagne lanciate dall'Earth Day Network. Una di queste è il Trees Across America, lanciata nel 2005 e che prevede di trovare dimora a 285 milioni di alberi, uno per ogni cittadino americano.
Utilizzando le parole del pioniere dell'ecologia moderna Barry Commoner, "l'Earth Day è un giorno in cui l'uomo in qualche modo fa pace con il pianeta su cui vive".
E' un'occasione unica per sentirci coinvolti e per capire quanto sia importante che anche il più piccolo gesto quotidiano possa fare la differenza.

Non occorre essere Al Gore per aiutare il nostro Pianeta. Si può benissimo rimanere persone normali che vivono vite normali, ma che danno importanza all'ambiente che li circonda ogni giorno che passa. Nelle piccole cose. Perché non dobbiamo pensare che l'Earth Day rimanga tale solo oggi, ma ogni giorno dell'anno deve essere come il 22 Aprile.
E' importante per noi, per la nostra salute, ma soprattutto per i nostri figli, le generazioni future. Se non cerchiamo di aiutare il Pianeta, le previsioni sono davvero catastrofiche. E come potremmo guardare i nostri figli quando con i loro occhioni colmi di curiosità verso il mondo ci chiederanno perché loro sono cresciuti in un pianeta che non è più quello di una volta? O quando ci chiederanno perché non ci sono più parchi giochi, ma solo un’enorme distesa di condomini in ogni parte del globo?
Non possiamo continuare a pensare che stiamo vivendo in una corsa contro il tempo. Le speranze che abbiamo dobbiamo poterle riporre in quella cosa chiamata futuro.Ma dobbiamo anche poter creare un futuro sereno da vivere, che sia in grado di supportare i nostri sogni. E i sogni non possono essere tali in un mondo che non c'è. 
Allora aiutiamo il Pianeta. Lo facciamo per noi, i nostri figli e il loro futuro.

- "Musica e piccoli gesti per il futuro di tutti" di Jovanotti (Repubblica.it)

- www.earthsite.org

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22 aprile 2008
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