EBBRO DI DONNE E DI PITTURA
Il genio e la sregolatezza in un racconto orientale elegante e raffinato
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EBBRO DI DONNE E DI PITTURA
di Kwon-Taek Im
Genio e sregolatezza in arrivo dall'estremo Oriente. Ispirato alla vita e all'opera di un celebre pittore del XIX secolo, ''Ohwon'' Jang Seung Up, di umili natali e talento visionario, tratti da maudit, dedizione all'alcol (''Alcool e donne sono le mie uniche fonti di ispirazione''). La sua vita randagia, il suo anticonformismo esistenziale, la sua selvaggia capacità di sentire, riflettono una biografia irregolare e individualista la cui vocazione estetica è inseparabile da una concezione libertaria e anarcoide. Il regista Im Kwon Taek, maestro del cinema coreano, mette in scena un capolavoro visivo che ‘mostra' superbamente le parentele segrete tra pittura e poesia.
Distribuzione Bim
Durata 100'
Regia Kwon-Taek Im
Con Ye-Jin Son, Sung-Ki Ahn, Ho-Jeong You, Min-Sik Choi, Yeo-Jin Kim
Genere Drammatico
Recensioni
''Elegante, raffinato nell'uso di differenti stili cinematografici, di largo respiro narrativo: l'unico appunto che si potrebbe fare al film è che ci risulta forse un po' troppo orientale e rischia di stremare un pubblico avvezzo a norme estetiche molto diverse''. (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 29 marzo 2003).
''Vita, arte e leggenda del Van Gogh coreano, il grande e malnoto Ohwon. Specialistico? Forse. Ma nello squisito 'Ebbro di donne e di pittura' palpitano temi universali come il mistero della creazione, i rigori dell'estetica, l'eterna lotta dell'artista per l'indipendenza e l'anticonformismo. La regia del veterano Im Kwon-Taek fa il resto. Un prodigio di sensualità, erotismo, libertà espressiva. Per palati esigenti''.
(Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 28 marzo 2003).
Note
Premio per la regia al Festival di Cannes 2002, ex-aequo con ''Punch-drunk love'' di Paul Thomas Anderson
Fonte: primissima.it / cinematografo.it