Ecco come si pilotavano gli appalti della Provincia regionale di Trapani
Nel 2003, per pilotare le gare d'appalto della Provincia regionale di Trapani, funzionari dell'Ente (che sono indagati) invitavano la ditta prescelta a presentare la busta con l'offerta con l'aggiunta di un foglio bianco. Quest'ultimo, opportunamente compilato, serviva per sostituire l'offerta originaria.
Il meccanismo è stato illustrato la scorsa settimana da uno degli indagati, Vito Giacalone, che ha deposto come teste nell'ambito del processo "Mafia e appalti", che si celebra dinanzi al Tribunale di Trapani e che vede imputati, tra gli altri, il presunto capomafia Francesco Pace e l'ex assessore regionale al Territorio Bartolo Pellegrino. "A segnalare la ditta che doveva aggiudicarsi l'appalto era solitamente l'imprenditore Tommaso Coppola", ha detto il teste. Coppola, già condannato per associazione mafiosa, è ritenuto dagli inquirenti come il "regista" degli appalti pubblici, delegato da Cosa Nostra a tenere i rapporti con gli Enti locali.
Nelle prossime udienze del processo sarà sentito come teste l'ex prefetto di Trapani, Fulvio Sodano, che scoprì e bloccò il tentativo della mafia di riappropriarsi della "Calcestruzzi ericina", azienda confiscata al boss Vincenzo Virga. Sul trasferimento di Sodano è in corso un'inchiesta della Dda di Palermo. [La Sicliaweb.it]