Ecco con chi siede in Europa il Movimento 5 stelle

Nuova ondata di polemiche sull'Ukip di Nigel Farage, dopo l'imbarazzante uscita dell'europarlamentare del partito Bill Etheridge, che davanti a una platea di giovani aspiranti candidati ha elogiato le qualità oratorie di Adolf Hitler.
Come ha rivelato il Mail on Sunday, Etheridge, che all'Europarlamento siede accanto ai deputati del M5S nel Gruppo Europa della libertà e della democrazia diretta, ha invitato i giovani dell'Ukip a ispirarsi nei loro futuri comizi ad Hitler, definito un "oratore pubblico magnetico ed energico" che "ha ottenuto molto".
Come ha scritto il Mail, Farage, che è sul punto di confermare ufficialmente la partecipazione alle elezioni politiche del prossimo anno in Gran Bretagna in un collegio del Kent, si trova ad affrontare nuovamente le proteste di quanti ritengono non abbia fatto abbastanza per allontanare dal partito alcune delle figure più estremiste.

Etheridge, che ha pronunciato le sue parole lo scorso weekend in un seminario al quale partecipavano giovani attivisti dell'Ukip che aspirano a una candidatura per le elezioni locali e politiche, in passato militava tra i ranghi del Partito conservatore. Nel 2011 fu allontanato dai Tories per alcuni atteggiamenti ritenuti razzisti. L'eurodeputato, che in alcuni passaggi della sua 'lezione' ha citato anche Benito Mussolini, si è difeso affermando di aver voluto parlare "di un'ampia platea di oratori pubblici e delle tecniche da loro utilizzate. Ho anche citato Tony Blair".

In Italia, anche il leader del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, non utilizza certo icone di grande richiamo. Sul suo blog, infatti, in un post che recita: "Dopo l'abolizione del Senato e il tradimento della Costituzione da parte del trio Napolitano, Renzie, Berlusconi, l'unica forza democratica del Paese è il M5S", Grillo ha pensato bene di mettere come immagine un tazebao con Mao Tze-tung nelle vesti del Grande Timoniere, ma al posto di Mao ha messo la sua faccia.
"O loro - prosegue il post - o la democrazia. Non c'è più scelta. Sarà una lunga marcia. Se necessario dovremo convincere gli italiani uno per uno, un porta a porta nazionale, ma arriveremo al governo. Non abbiamo fretta. Con questi golpisti comunque non ci vogliamo più avere niente a che fare. Prepariamoci al referendum confermativo per il Senato. Il potere appartiene al popolo, non ai partiti", conclude Grillo. [Informazioni tratte da Adnkronos/Ign]