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Ecco dove si mangia meglio in Italia

Newsweek ha stilato la classifica europea dei 101 posti dove gustare prelibatezze

20 agosto 2012

Quando si parla di buon cibo non si può non pensare all'Italia. Lo pensano anche i grandi chef che hanno stilato la classifca Europe 101 Best Place to Eat per il settimanale Newsweek. I cuochi hanno girato, e mangiato, per il Belpaese e hanno inserito ben sette luoghi in cui assaporare le prelibatezze nostrane. Dimenticate però i classici ristoranti.

Nella lista dei top entrano di diritto un camioncino della porchetta a Cortona, in provincia di Arezzo, e un banchetto di polenta fritta a Bari. E secondo Tim Love, chef del Lonesome Dove Western Bistrò a Fort Worth, Texas, i migliori spaghetti alla carbonara, uno dei piatti tipici di Roma, si gustano al Bar duomo di Firenze. Sempre nella città dei Medici, alla Trattoria Sostanza, il pollo fritto è una goduria. Se passate per Cortona, non dimenticate di provare anche i ravioli fatti in casa del ristorante La Buccaccia, mentre per i tortelli in brodo non potete che virare per Modena e fermarvi alla Hosteria Giusti. Lo stinco di vitello invece, meglio assaporarlo al risrorante La Subida di Cormons (Gorizia).

Si tratta di una classifica che rompe con gli stereotipi culinari, riconoscendo dignità anche allo street food. E  suscita reazioni contrastanti negli chef italiani. "E' un segno tangibile di quello che succede in Italia - ha commentato Filippo La Mantia - le persone cercano la normalità. Se l'avessero chiesto a me avrei risposto Pane e Panelle". Di avviso diverso Davide Oldani, chef del ristorante D'O a Cornaredo di Milano: "Sono provocazioni che rischiano di sminuire il lavoro di tanti colleghi. Lo street food italiano non è come quello giapponese, meriterebbe una categoria a sé e comunque non andrebbe accomunato alla cucina che si fa nei ristoranti".

C'è chi invece, come Carlo Cracco, la prende con un sorriso: "Se da una parte possiamo dire che un Paese senza street food è un Paese senz'anima, dall'altra possiamo asserire con assoluta certezza che il cuoco ha un approccio tecnico-scientifico. Quello che posso dire è che il titolo della classifica sarebbe dovuto essere un altro. Qual è la vera cucina?". [Repubblica.it]

 

 

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20 agosto 2012
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