Ecco i risultati del ''Pacchetto Pisano''. I primi dati sull'applicazione delle nuove norme sulla sicurezza
In un mese avviate 784 espulsioni e oltre 27 mila le persone identificate
A un mese dall'approvazione del decreto sulle nuove norme sulla sicurezza, soprannominato ''Pacchetto Pisanu'', il Ministero dell'Interno stila un primo bilancio dell'attività delle forze dell'ordine.
''Ci sono stati parecchi interventi - ha detto il sottosegretario Michele Saponara -. Sono state effettuate 4 espulsioni molto importanti, di personaggi molto in vista. Sono state avviate 748 procedure d'espulsione ancorate a questo pacchetto e che non hanno niente a che fare con l'espulsione che era prevista dall'articolo 13 della legge Turco-Napolitano. La differenza è che per le espulsioni previste dal pacchetto Pisanu non è prevista la sospensione nemmeno in caso di impugnazione davanti ai giudici''.
Il sottosegretario Saponara ha fornito dati precisi: ''Sono stati controllati 6.665 obiettivi, come istituti pubblici, banche, chiese, che possono essere di attenzione da parte del terrorismo. E poi ancora 27.714 persone identificate; 272 persone arrestate e 523 denunciate per reati vari; 261 contravvenzioni elevate nei confronti di gestori di call center, internet point e money transfert''.
Inoltre per l'applicazione del decreto sulla sicurezza è operativo un nuovo organismo interforze. ''C'è una grande collaborazione tra le forze dell'ordine, con il coordinamento del Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo - ha sottolineato Saponara -. Il pacchetto Pisanu è importante anche per questo: è stata l'occasione superare lo scarso coordinamento tra le forze dell'ordine con la creazione di una forza che sta dando i frutti sperati''.
Inoltre, l'efficenza di questa nuova collaborazione tra le forze dell'ordine presto sarà mostrata a tutti i cittadini, infatti nell'ultima settimana di settembre avranno inizio, con Milano, le simulazioni di attacchi terroristici già annunciate dal ministro Pisanu. Nei primi giorni di ottobre l'esercitazione si svolgerà a Roma e a seguire a Napoli e a Torino, per poi toccare altre città esposte a rischio, a partire da Venezia. [Corriere della Sera]