Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Ecco i vincitori della seconda edizione di "Sicilia di Scena"

La Commissione del Teatro Biondo di Palermo ha esaminato e scelto tra oltre cento candidature

21 settembre 2023
Ecco i vincitori della seconda edizione di ''Sicilia di Scena''
  • Hai un'attività che vuoi rendere visibile? Fallo ora gratuitamente - CLICCA QUI

La Commissione del progetto "Sicilia di Scena" 2023-2024, designata da Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo di Palermo, e composta da Roberto Giambrone, Antonio Silvia e Ornella Vannetti, ha analizzato le oltre cento proposte giunte nei tempi previsti dall'avviso di selezione.

Pamela Villoresi

Escluse le proposte che non rispettavano i requisiti di ammissibilità, la Commissione, tenendo conto di quanto previsto nell'avviso, in particolar modo dei caratteri di innovatività dei progetti - in relazione ai linguaggi utilizzati, alla compresenza di eterogenei elementi di drammaturgia scenica e alla originale elaborazione di significative tematiche legate alla contemporaneità - ha deciso di destinare il premio di produzione allo spettacolo "Astolfo 13", testo di Giulio Musso, regia, musiche e live electronics di Federico Pipia, e di partecipare al sostegno di coproduzione e/o ospitalità delle seguenti proposte: "L'arte della resistenza" della compagnia Barbe à Papa Teatro, testo e regia di Claudio Zappalà; "The Yalta Game" della compagnia Saveria Project, testo di Stefano Moretti, regia Giulia Valenti e Stefano Moretti, video di Fabio Florio; "Felicia" di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti della compagnia Quintoequilibrio.

Inoltre, la Commissione ha ritenuto di particolare interesse il progetto "Butchers" di Gloria Dorliguzzo, una ricerca laboratoriale sulle connessioni tra danza e gesto quotidiano, che coinvolge artisti e maestranze del territorio, pertanto il Teatro Biondo, su proposta della stessa Commissione, si impegna a sostenerlo nelle diverse fasi di realizzazione.

Considerate la qualità e la professionalità di molte delle proposte giunte, il Teatro Biondo sta altresì valutando la possibilità di selezionarne alcune per organizzare una rassegna di ospitalità, proponendo alle compagnie un supporto tecnico-logistico e il ricavato dell'incasso tolte le spese.

ASTOLFO 13
Testo Giulio Musso
Musiche, regia, live electronics Federico Pipia
Percussioni, fiati, zampogna, ghironda Michele Piccione
Costumi Dora Argento
Regia audio/luci Andrea Trona

Astolfo 13

Astolfo 13 è una rielaborazione in chiave contemporanea di alcuni episodi dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, proposti attraverso modalità narrative derivate dal cunto siciliano e dall'Opera dei pupi, e intrecciati con un racconto dei nostri giorni. Personaggi di epoche diverse si sovrappongono in una narrazione stratificata, che utilizza musica (eseguita con strumenti acustici e digitali), recitazione, immagini video ed elaborazioni sonore. Il testo varia nella forma e nei generi, abbracciando metriche classiche e contemporanee, versi e prosa, e alterna diversi registri mettendo in dialogo le ottave ariostesche, l'italiano contemporaneo e il dialetto palermitano.

Barbe à Papa Teatro
L'ARTE DELLA RESISTENZA

Testo e regia Claudio Zappalà
Con Chiara Buzzone, Federica D'Amore, Totò Galati, Roberta Giordano
Disegno luci e direzione tecnica Nathan Tagliavini

L'arte della resistenza

Tre attrici e un attore si preparano a mettere in scena il loro ultimo spettacolo, e nel farlo si interrogano sulla loro condizione di artisti, di lavoratori e lavoratrici, ma anche di uomini e donne che vivono un presente difficile. È la compagnia Barbe à Papa Teatro che mette in scena se stessa. L'indagine parte da una domanda che genera tutte le successive: "Si può fare teatro quando si è depressi?" La reazione, più che la risposta, a questa domanda, è uno spettacolo che racconta il disagio di una generazione, provata dalla crisi economica, sociale, politica e culturale. Tuttavia, nel raccontarsi col cuore in mano, denunciando il disincanto, le frustrazioni, la rabbia, i giovani attori dimostrano che è ancora possibile fare teatro, chiamando in causa il pubblico, in una partecipazione attiva e responsabile, che va oltre la fruizione dello spettacolo stesso.

Compagnia Quintoequilibrio
FELICIA

di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti
Con Stefania Ventura
Trainer Quinzio Quiescenti
Marionetta ibrida Giorgia Goldoni
Luci Gabriele Gugliara
Collaborazione alla drammaturgia Simona Gambaro
Scene Quinzio Quiescenti

Felicia

Felicia utilizza i linguaggi del teatro, della danza e delle marionette per raccontare una fiaba legata a questioni controverse e pressanti per la nostra società. Lo spettacolo affronta il tema dello straniero che arriva in una comunità suscitando diffidenza e pregiudizi. In questa storia, gli animali del bosco si sentono "invasi" dall'arrivo della "strega" Felicia e quindi le dichiarano guerra. Ma il tasso si mostra più saggio e intraprendente degli altri animali e decide di far visita a Felicia. L'incontro e la conoscenza più approfondita faranno cadere i pregiudizi e rafforzeranno il senso di comunità. Lo spettacolo, adatto tanto a un pubblico di adulti quanto ai bambini, affronta un tema di grande interesse con i linguaggi della fiaba, attraverso l'interazione tra un'attrice e una particolare marionetta manovrata a vista.

Saveria Project
THE YALTA GAME

di Brian Friel
Traduzione di Stefano Moretti
​Regia e interpretazione Giulia Valenti e Stefano Moretti
Scene di Aurelio Ciaperoni
Contenuti video realizzati a Palermo da Fabio Florio

The Yalta Game

The Yalta Game è un testo breve scritto da Brian Friel nel 2001 a partire da un racconto di Anton Čechov, La signora col cagnolino. Anna e Dimitri, entrambi infelicemente sposati, si incontrano da soli in vacanza a Jalta. Si innamorano, si lasciano. Il vero tema del racconto non è però l'adulterio, ma il rapporto tra verità e finzione. Anna e Dimitri "giocano" a inventare le vite degli altri. Lo spettacolo aggiunge un ulteriore livello di gioco quando i due attori giocano a inventare i due personaggi, che a loro volta stanno inventando le proprie vite. Per costruire questo ingegnoso gioco di scatole cinesi, il linguaggio teatrale incrocia quello cinematografico (con un video realizzato in esterni a Palermo) innescando un meccanismo metateatrale spiazzante, che ci costringe a interrogarci sul rapporto tra realtà e finzione, tanto nel teatro quanto nella vita.

BUTCHERS
Ideazione, regia e coreografia Gloria Dorliguzzo
Dramaturg Lucia Amara
Sound designer Manfredi Clemente
Sculture sceniche Francesco Albano

Butchers

Butchers nasce da una scoperta di un'etimologia: Hasapikos, danza popolare greca, che letteralmente significa danza dei macellai. Questa tradizione ha avuto origine a Costantinopoli all'interno della corporazione dei macellai Avarniti, un gruppo etnico di origine albanese. Butchers indaga questa etimologia riscoprendo i passi che creano la sequenza ritmica del taglio della carne, cercando di arrivare a quel nucleo comune dal quale danza-ritmo e macelleria originano una danza. Sottraendo qualsiasi oggetto direttamente correlato al taglio della carne, il lavoro mira a concentrarsi sui corpi dei macellai, che portano i segni di una pratica, rendendoli esecutori-interpreti di questa danza.
Il progetto prevede una fase laboratoriale nella quale saranno coinvolti alcuni macellai dei mercati popolari di Palermo e alcuni artisti palermitani (un compositore, una videomaker, una dramaturg) e una successiva elaborazione creativa finalizzata alla presentazione al pubblico di una performance in uno spazio non convenzionale.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

21 settembre 2023
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia