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Ecco il Ddl che dà nuove regole al commercio

Approvato in commissione all'Ars il ddl che regola gli orari dei negozi e della grande distribuzione in Sicilia

26 gennaio 2011

La commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana ha approvato ieri il ddl sugli orari degli esercizi commerciali e sulle grandi strutture di vendita, ma il Pdl chiede che il provvedimento sia inviato alla commissione Antimafia.
Soddisfatto l'assessore regionale alle Attività produttive della Sicilia, Marco Venturi: "Ritengo positivo che il ddl di riforma del settore commercio sia stato approvato all'unanimità dalla commissione Attività produttive dell'Assemblea regionale siciliana. Mi auguro che la convergenza di tutte le forze politiche manifestatasi oggi in commissione si verifichi anche in Aula al fine di varare la riforma che metta ordine nel mondo del commercio in Sicilia. Auspico che la discussione del ddl possa avvenire al più presto, possibilmente prima di affrontare il dibattito su bilancio e finanziaria".

Il ddl di riforma del commercio, predisposto dall'assessore regionale alle Attività produttive era stato vagliato positivamente dalla giunta di governo, nella seduta del 4 agosto scorso. Il ddl prevede come "regola ordinaria" la chiusura domenicale e festiva, non affidando questa scelta esclusivamente all'esercente. Tuttavia prevede due modalità per consentire la deroga al regime ordinario. È lo stesso Venturi a spiegarle. "La prima consiste nella parziale modifica rispetto al regime ordinario, fermo restando l'impossibilità di apertura in occasione delle festività maggiori e per almeno 32 domeniche. Tale deroga è disposta attraverso le Camere di commercio, sentite le organizzazioni sindacali, senza particolari formalità". "La seconda opzione - prosegue Venturi - regolando l'ipotesi di ulteriore deroga rispetto a quanto previsto, prevede la convocazione di apposita conferenza di servizi da parte dell'assessore regionale alle Attività produttive a cui partecipano i comuni interessati e le rappresentanze datoriali e sindacali".
Inoltre il disegno di legge prevede l'abrogazione della disciplina dettata in tema di "Comuni ad economia prevalentemente turistica e città d'arte". Il testo introduce, infine, una normativa che, anche in ragione di quanto più volte richiesto pubblicamente dalle associazioni dei commercianti, consente una mitigazione e programmazione delle aperture delle grandi strutture di vendita.
"Questo disegno di legge - conclude Venturi - è stato predisposto dopo avere svolto svariati incontri ed avere ascoltato le proposte dei rappresentanti dei lavoratori del commercio in Sicilia e dei pubblici esercizi".

"Si è verificato un fatto inquietante - ha sostenuto il gruppo del Pdl all'Ars - La maggioranza ha votato un ddl, passato con cinque voti a favore e quattro contrari (Bosco, Corona, Caputo e Donegani del Pd), con l'inserimento di un articolo (n.3) riguardante l'interpretazione autentica di norme relative alle autorizzazioni rilasciate proprio ai grandi centri commerciali". Secondo il Pdl "tale materia è, in questo momento, oggetto di attenzione e indagini da parte della magistratura antimafia, per le forti rilevanze che l'infiltrazione criminale ha in tale settore". "Pertanto - ha aggiunto il Pdl - chiediamo la trasmissione del ddl alla commissione Antimafia ed evidenziamo le alleanze che, su certi argomenti, ritrovano i partiti del pateracchio: Mpa, Pd, Fli, quelli che ci governano".
Il presidente della commissione Attività produttive dell'Ars, Salvino Caputo, soddisfatto per l'approvazione del ddl sul commercio, ha subito incontrato il presidente della commissione Antimafia, Lillo Speziale, per sottoporgli il contenuto dell'art. 3. Per Caputo "la norma è stata inserita apposta per tutelare alcuni interessi illegittimi di alcuni settori della distribuzione commerciale". "Mi dispiace - ha detto Caputo - che in un disegno di legge, nato proprio per regolamentare i giorni di apertura e chiusura degli esercizi commerciali e i rapporti con la grande distribuzione, sia stato inficiato un intero lavoro parlamentare proprio per la tutela di alcuni interessi". "Sono certo - ha concluso - che l'assessore Marco Venturi non conosceva gli effetti della norma inserita dal governo nel disegno di legge e che si adopererà per eliminarla dal documento". [Lasiciliaweb.it]

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26 gennaio 2011
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