Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Ecco il decreto per lo sviluppo

Silvio Berlusconi: "Vorrei sottolineare il miracolo che abbiamo fatto, portando a termine una mission impossible"

06 maggio 2011

Via libera del consiglio dei Ministri al decreto legge con le norme per lo sviluppo. In arrivo, tra le altre cose, un pacchetto di semplificazione fiscale per le imprese, il credito d'imposta per le assunzioni al Sud e la ricerca e la rinegoziazione dei mutui a tasso variabile. Inoltre i ministri hanno raggiunto un accordo sul nuovo testo sugli incentivi al fotovoltaico presentato dai responsabili dello Sviluppo economico, Paolo Romani e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Il decreto che doveva essere licenziato a fine aprile è stato fonte di tensioni fra i due ministeri sul nodo della certezza dell'investimento legata all'allaccio sulla rete. La questione è stata risolta prevedendo un indennizzo in caso di ritardo di allaccio entro 30 giorni.

IL DECRETO SULLO SVILUPPO - Dieci articoli, dieci punti per il rilancio dell'economia italiana. "Un corpo legislativo molto ampio", "che è di tutti" ma fatto con la "regia" del ministro dell'Economia Giulio Tremonti e con gli altri ministri che "si sono più volte riuniti per cercare delle idee che potessero far ripartire l'economia, senza gravare con nuove spese pubbliche il bilancio dello Stato". La cifra comune di questo provvedimento è la "riduzione di oneri e la creazione di incentivi, senza usare come motore il bilancio pubblico. Quel poco che costa è assolutamente coperto". Questo il decreto legge Sviluppo approvato in Consiglio dei ministri e illustrato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dal titolare del Tesoro e dai ministri dello Sviluppo Economico (Paolo Romani), della Pa (Renato Brunetta), del Lavoro (Maurizio Sacconi) e dell'Istruzione (Mariastella Gelmini).
"Vorrei sottolineare il miracolo che noi abbiamo fatto - ha detto in apertura della conferenza stampa il premier - la mission impossible che c'eravamo dati, di uscire dalla crisi con la tenuta rigorosa dei conti pubblici. Il che vuol dire aver salvato i risparmi degli italiani, il sistema bancario e garantita la pace sociale. Lo Stato non ha lasciato solo nessun cittadino che ha perso il lavoro" ha ribadito Berlusconi. "Avendo ottenuto il risultato dei conti pubblici in ordine, merito di tutti ma in particolare del ministro Tremonti, abbiamo messo a punto questo decreto per lo sviluppo. È il primo provvedimento che va nella logica europea. Lo presenteremo in Europa ma non alla commissione Ue ma agli altri paesi europei che presenteranno a noi i loro provvedimenti. Si articola in dieci punti che devono essere altrettanti motori di sviluppo senza spesa pubblica". In particolare, Berlusconi ha sottolineato l'importanza del credito d'imposta al 90 per cento per la ricerca e l'innovazione e le "risposte date al precariato scolastico, con assunzioni a tempo indeterminato, decine di migliaia di precari a dimostrazione del fatto che il governo vuole risolvere questo grande problema ereditato dei precari nella scuola".

LE TRE COSE IMPORTANTI DI TREMONTI - "Abbiamo fatto tre cose importanti oggi" ha ricordato Tremonti prendendo la parola: "il Cipe, che contiene l'autorizzazione per sblocco per molte opere, ma anche lo sblocco per il cosiddetto social housing (molto importante per l'edilizia sociale); il testo unico sull'apprendistato e terzo il decreto legge sviluppo". Il decreto legge, ha spiegato Tremonti, "è il primo di una serie di dl che presenteremo nella logica europea del semestre per lo sviluppo. Il prossimo decreto conterrà norme di deflazione del processo civile. Così com'è ingolfa tutto e blocca la giustizia. Una forte deflazione del processo civile ci dà un punto in più nella competizione e nello sviluppo".
ROMANI E LO SVILUPPO - È stato "un lavoro di concerto, collegiale fra tutti i ministeri", ha aggiunto il ministro dello Sviluppo economico Romani, "il risultato è straordinario". In merito all'articolo 8, ha spiegato, "c'è un rafforzamento dell'operatività e della disciplina del Fondo di garanzia, uno strumento straordinario per l'accesso al credito per le Pmi. A proposito dell'articolo 8 - ha proseguito - c'è anche una norma che riguarda le amministrazioni straordinarie e all'interno della norma c'è un passaggio che riguarda Agile/Eutelia. Con questa norma potremo finalmente procedere in quel percorso che si era fermato e che riguarda oltre duemila lavoratori".

I DIECI ARTICOLI DEL DECRETO
Art 1) CREDITO D'IMPOSTA PER LA RICERCA SCIENTIFICA. "Riguarda tutte le imprese - grandi, medie e piccole - che trasferiscono denaro all'università o agli istituti di ricerca per ricerche che ritengono d'interesse. Cento euro dall'industria all'università - ha spiegato Tremonti - cento sono costo totalmente deducibile. Quei cento sono fonte di un credito d'imposta '90'. Crediamo che la norma sia chiarissima, innovativa". Per essere chiari, ha proseguito, "un'industria dà i soldi a un'università che decide di fare quella ricerca, in parte a casa sua in parte in joint venture con altre strutture di ricerca. Ci sono centri che saranno catalogati, messi in un decreto, che li abiliterà a entrare nel meccanismo del credito d'imposta. Per la prima volta università e industria si aprono fra di loro in maniera positiva. Questa norma è introdotta per due anni, è sperimentale, pensiamo che possa essere talmente importante da entrare poi a regime. La copertura non è a carico delle imprese stesse, è una forma di prelievo volontaria".

Art 2) CREDITO D'IMPOSTA PER IL LAVORO STABILE NEL MEZZOGIORNO. "Nel patto euro plus - fatto a fine marzo - abbiamo ottenuto il riconoscimento della specificità del Mezzogiorno d'Italia. Pensiamo di avere la formula giusta per introdurre in Italia la fiscalità di vantaggio". È uno strumento "efficace ed è l'unico modo per spendere veramente i soldi europei. Noi sul 2011 rischiamo di perdere 4-5 miliardi, sul prossimo periodo ne abbiamo 43 mld. Il tasso di utilizzo dei fondi europei in Italia è scandalosamente basso. Noi diamo i soldi a Bruxelles, che ne trattiene una quota, li manda qua, noi non li spendiamo e non spesi rivanno a Bruxelles e vanno a beneficio di altri paesi. Fiscalità di vantaggio è un modo per utilizzare questi soldi. A partire da quello che si può fare adesso, che è il credito d'imposta per il lavoro. La norma dà un credito d'imposta per le assunzioni fatte da qui a dodici mesi".

Art. 3) COSTE, RETE D'IMPRESE, ZONE A BUROCRAZIA ZERO, DISTRETTI TURISTICO/ALBERGHIERI. "È arrivato il momento di valorizzare il turismo, a partire da quello sulle coste. Fermo il diritto di passaggio e utilizzo della spiaggia, diritto inviolabile, tutto ciò che è terreno su cui insistono gli insediamenti turistici (chioschi, bar, etc) sarà oggetto di diritto di superficie: chi vuole continuare questa attività deve chiedere il diritto di superficie, che durerà 90 anni, ovviamente a pagamento e solo se ci sarà regolarità fiscale e previdenziale da parte di questi operatori. Un diritto lungo che darà una prospettiva di tempo sufficientemente logica per fare degli investimenti. Le reti d'impresa - ha proseguito Tremonti - sono un modo per cui, in base a un libero contratto, gli imprenditori vanno insieme come rete in banca o dal fisco, e sono più forti insieme che da soli. Noi pensiamo che questo strumento, essendo tutto territoriale, possa prendere il vecchio nome di distretto. I distretti saranno costituiti come zone a burocrazia zero, ovvero la concentrazione di tutta la burocrazia sotto il prefetto. Noi costituiamo lungo le nostre coste i distretti turistico/alberghieri a burocrazia zero".

Art. 4) COSTRUZIONE DI OPERE PUBBLICHE. "In Italia tutto costa il doppio e ci vuole il doppio del tempo per farlo. Abbiamo trovato strumenti per rendere tempistica ed economica la costruzione. Non puoi più mettere riserve in modo illimitato, non puoi pensare che i governi locali continuino a chiedere opere compensative".

Art. 5) L'EDILIZIA PRIVATA. "Abbiamo norme che liberalizzano i lavori interni e norme che danno attuazione al piano casa, in modo da non essere bloccati come è stato nella prima versione".

Art. 6) RIDUZIONE DEGLI ADEMPIMENTI BUROCRATICI. "Vi faccio un esempio: la direttiva Ue sulla privacy dice che le comunicazioni riguardano i cittadini mentre l'applicazione italiana della direttiva sulla privacy prevede che le comunicazioni riguardano anche le imprese. Questo moltiplica enormemente i costi. La stessa logica per le norme fiscali (Art. 7), scritte in modo che chi legge capisca di cosa si parla. Poi c'è la parte tecnica, ma almeno il primo comma è scritto in modo che si capisca".

Art. 8) IMPRESE E CREDITO. "Parte coi Patti di famiglia: noi siamo un sistema industriale che risente dei passaggi generazionali. Pensiamo che la disciplina introdotta con i Patti di famiglia stabilizzi la proprietà delle imprese e ne favorisca la prosecuzione".

Art. 9) SCUOLA. "Stabilizza in modo organico una parte del personale senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, viene introdotto un Fondo per il merito per le Borse di studio".

Art. 10) SERVIZI AI CITTADINI. "La carta d'identità elettronica diventerà un unico documento comprensivo di tutti i documenti dei cittadini. Si introducono inoltre l'Autorità di Vigilanza dell'acqua e provvedimenti connessi a questo".

VIA LIBERA ALLA BANCA DEL MEZZOGIORNO. Tremonti ha poi annunciato con soddisfazione il via libera da parte della Banca d'Italia alla Banca del Mezzogiorno. "Oggi inizia un percorso per una struttura che cumulando Poste e, noi pensiamo, Banche popolari e Bcc, può arrivare ad avere oltre 7.000 sportelli. Nasce un gigante, abbiamo davvero molto apprezzato il lavoro di Bankitalia. Alla fine siamo arrivati all'autorizzazione per l'acquisto da parte di Poste del Mediocredito centrale, che è la struttura su cui si concentrerà tutto”. Il dl Sviluppo, ha dichiarato Sacconi, "avrà un impatto sull'occupazione, il mercato del lavoro è destinato a beneficiarne. Tutte le misure sono destinate a creare posti di lavoro".

TUTTE LE MISURE PER SCUOLA E UNIVERSITA' - Il decreto per lo Sviluppo, come detto, contiene anche una serie di misure a favore della scuola, dell'Università e della Ricerca attraverso cui sarà possibile "ridurre i tempi previsti per assorbire i docenti precari, risolvere il problema dell'aggiornamento della graduatorie, tenuto conto della sentenza pronunciata di recente dalla Corte Costituzionale, costituire un Fondo per il Merito per erogare prestiti d'onore agli studenti universitari e istituire un credito di imposta per le imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o Enti". Lo ha sottolineato il Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca in una nota.
Per quanto riguarda il precariato, le ultime stime elaborate dal Ministero prevedevano che, grazie ai pensionamenti e alle immissioni in ruolo degli ultimi anni, il fenomeno avrebbe trovato una definitiva soluzione in sei o sette anni. I provvedimenti contenuti nel decreto per lo Sviluppo consentono, pur all'interno del quadro di riorganizzazione del personale della scuola, di ridurre i tempi previsti e dunque di risolvere definitivamente un problema nato nei decenni passati, a causa di scelte politiche irresponsabili che hanno fatto lievitare fino a 250.000 il numero degli insegnanti abilitati, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.

Queste tutte le misure previste:
Piano triennale di immissioni in ruolo - Un piano triennale per l'assunzione a tempo indeterminato di personale docente, educativo ed Ata, su tutti i posti disponibili e vacanti in ciascun anno. Questo piano sarà annualmente verificato, ai fini di eventuali rimodulazioni che si dovessero rendere necessarie. Nell'anno scolastico in corso i posti vacanti sono 67.000, di cui 30.000 insegnanti e 37.000 Ata. Per il prossimo anno scolastico 2011/2012 le immissioni in ruolo non saranno determinate sulla base delle graduatorie dell'anno 2010/2011 ma sulla base delle graduatorie vigenti.
Aggiornamento delle graduatorie - Dal prossimo anno scolastico 2011/2012 l'aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento è effettuato con cadenza triennale e con possibilità di trasferimento in un'unica provincia. Viene così data attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale che ha sancito il diritto alla mobilità degli insegnanti, conservando il punteggio della graduatoria di origine (cosiddetto, inserimento a pettine). L'aggiornamento triennale anzichè biennale delle graduatorie consente di coniugare il diritto alla mobilità con l'esigenza di garantire la continuità didattica e la qualità dell'insegnamento. Sempre per garantire la continuità didattica, a decorrere dal prossimo anno scolastico 2011/2012, è previsto che i nuovi docenti immessi in ruolo, destinatari cioè di nomina a tempo indeterminato, possano chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo cinque anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità, anzichè dopo tre anni.
Proroga del "salva-precari" - Verrà prorogata la norma "salva-precari", attraverso cui verranno destinate tutte le supplenze temporanee che si renderanno disponibili durante l'anno ai titolari di incarichi annuali nell'anno scolastico precedente. Questa norma consente anche di rinnovare gli accordi con le Regioni, che hanno consentito di coinvolgere gli stessi insegnanti nei progetti speciali per il rafforzamento dell'offerta formativa.
Fondo per il Merito - La costituzione del Fondo per il Merito, come fondazione pubblico-privata in cui far affluire fondi pubblici e capitali privati per erogare prestiti di onore agli universitari che, nei casi di eccellenza, si trasformano in vere e proprie borse di studio; Credito di imposta per la ricerca scientifica - È istituito (per gli anni 2011 e 2012) un credito di imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in Università o enti di ricerca.
Contratti di programma per la ricerca strategica - Per i progetti "di sistema", che coinvolgono nell'attività di ricerca e sviluppo la prima fascia delle piccole e medie imprese interessate al processo industriale, è stato elaborato uno strumento negoziale che permetta di inquadrare e gestire tutte le iniziative più importanti e innovative. Questi grandi progetti, conformi alla disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato, consentiranno di valorizzare concretamente il contributo del sistema universitario e degli enti pubblici di ricerca, ai quali potrebbe essere affidato, in una fase preliminare alla manifestazione di interesse, un ruolo di promozione attiva sia dello strumento che dei potenziali di apporto insiti nel sistema "storico" della ricerca.
Nuovi schemi di regolamento per la valutazione dei docenti universitari - Per tutti i docenti la progressione economica da biennale diventerà triennale e sarà valutata su base meritocratica. Per i nuovi docenti assunti dopo l'entrata in vigore della riforma dell'università verrà rivisto lo stipendio d'ingresso e sarà eliminato il periodo di straordinariato, allineando il sistema universitario alle migliori prassi internazionali per renderlo più efficiente e competitivo.

[Informaziomni tratte da Ansa, Lasiciliaweb.it, Repubblica.it]

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

06 maggio 2011
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia