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Ecco il Dpef 2009-2013 presentato dall giunta Lombardo

Una programmazione necessaria per razionalizzare e ridurre la spesa e poter così investire in sviluppo

06 settembre 2008

"La programmazione è necessaria se vogliamo razionalizzare e ridurre la spesa e poter così investire in sviluppo. Per questo le risorse del bilancio della Regione vanno necessariamente integrate con i fondi comunitari e nazionali e coordinate da un unico organismo". Così il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, a Palazzo d'Orleans, ha presentato giovedì mattina il Documento di programmazione economica e finanziaria 2009-2013 (Dpef).
"Il Dpef - ha aggiunto l'assessore al Bilancio, Michele Cimino - rappresenta il quadro delle attività economiche della Sicilia in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e produzione e rappresenta per il governo della Regione l'opportunità di portare l'economia a livello delle ambizioni economiche e sociali nazionali".
Per realizzare l'obiettivo Cimino ha sostenuto che "vogliamo utilizzare a pieno i finanziamenti dell'Ue destinati alla ricerca e alle infrastrutture, ad incentivare così gli investimenti regionali, per superare la questione del debito pubblico ed il calo della crescita occupazionale. Interventi, per la Sicilia, essenziali per superare il quadro congiunturale decisamente non favorevole che, sulla base di una debolezza strutturale tuttora non rimossa, mostra di subire in quasi tutti i settori, e in misura più marcata che in altre regioni europee, gli effetti di una tendenza recessiva globale in pieno svolgimento".

Hanno partecipato all'incontro anche il ragioniere generale della Regione, Enzo Emanuele; il dirigente generale del dipartimento Finanze Benedetto Mineo; Beppe De Santis, responsabile della segreteria tecnica della Presidenza, e il presidente della commissione Bilancio dell'Ars, Riccardo Savona.
"La commissione - ha affermato Savona -  farà la sua parte per esitare al più presto il documento, come pure tutte le misure finanziarie che il governo sta predisponendo".
"Il Dpef - ha detto Enzo Emanuele - mira a incentivare la ripresa dell'attività economica regionale e a rafforzare i legami tra l'industria e la ricerca in un quadro transregionale. Abbiamo fondato la previsione macroeconomica sulle seguenti ipotesi: un quadro tendenziale di crescita del Pil reale regionale pari a 0,4 % per il 2008, 0,7% per il 2009, 1,0% per il 2010, 1,1% per il 2011, 1,3% per il 2012 e 2013. Attivando la spesa di sviluppo secondo il profilo temporale e in base all'azione soggettiva del governo regionale volta a realizzare il programma di legislatura, gli importi previsti nei quadro programmatico di crescita del Pil reale regionale saranno pari a 0,9% per il 2008, 1,1% per il 2009, 1,3% per il 2010 e 2011 e 1,5% per il 2012 e 2013. E le nostre stime - ha concluso - si sono sempre rivelate molto prudenti".

La programmazione 2009-2013 è articolata in una serie di temi fondamentali per le politiche della Regione e la finanza pubblica, autonome nella gestione, ma complementari per quanto riguarda l'attuazione.
Il documento, presentato dall'assessore al Bilancio e alle Finanze, conclude sottolineando che "è indispensabile realizzare una politica di rigore che consenta il reale sviluppo dell'economia regionale, il riequilibrio finanziario strutturale dei bilanci pubblici ed il risanamento finanziario al fine di realizzare l'efficienza amministrativa in una rinnovata governance delle politiche comunitarie 2007-2013"

Fonte: La Siciliaweb.it

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06 settembre 2008
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