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Ecco il nuovo governo Siciliano

Sono rimasti dodici gli assessorati del nuovo governo della Regione Siciliana presentati ieri dal governatore Cuffaro

08 luglio 2006

E' stato un lavoro più complicato del previsto. Se fino a mercoledì scorso, infatti, i giochi sembravano fatti, i malumori esplosi all'interno dei partiti della maggioranza negli ultimi giorni hanno costretto il presidente della Regione a qualche ritocco in extremis della squadra di governo.
Giovedì scorso è dovuto intervenire direttamente il presidente di An, Gianfranco Fini, per appianare i contrasti fra i dirigenti siciliani del proprio partito, ed è stato lui stesso che ha così comunicato i nomi dei tre assessori di An. L'intervento di Fini non ha però risolto tutti i problemi in An, se è vero che poi, sempre nella giornata di giovedì il gruppo parlamentare si è spaccato sull'elezione del presidente.

Acque agitate anche in Forza Italia: i nomi indicati a Cuffaro per la giunta erano quelli di Dore Misuraca e Nino Beninati, più un tecnico di area vicino a Giuseppe Castiglione come il catanese Giovanni La Via per l'Agricoltura. A queste tre designazioni si è poi aggiunta quella di Roberto La Galla, radiologo palermitano indicato per la Sanità, soluzione gradita sia al coordinatore regionale di Fi Angelino Alfano che a Cuffaro. Ma queste scelte sono state contestate da alcuni deputati azzurri vicini a Miccichè (fra cui Cimino, D'Aquino, Scoma, Adamo, Mercadante) che hanno deciso di non iscriversi al gruppo parlamentare di Forza Italia.
In questo clima, e in mancanza di un accordo complessivo, la seduta di Sala d'Ercole di giovedì, che doveva essere quella dedicata all'elezione del consiglio di presidenza, è stata invece caratterizzata da
polemiche e assenze in aula. Anche l'Udc, che sembrava aver chiuso i giochi con la designazione in giunta di due assessori che non sono parlamentari regionali (il magistrato Agata Consoli e l'ex sottosegretario Giuseppe Drago) si è trovato ad affrontare alcune grane.

Nell'opposizione, i deputati regionali della Margherita alla fine, avendo anche loro dovuto affrontare qualche attrito, hanno appoggiato il diessino Lillo Speziale per la vicepresidenza dell'Ars. Per i diellini, invece, un ruolo nell'ufficio di presidenza, con Giovanni Manzullo come deputato questore e Franco Rinaldi per l'incarico di deputato segretario.
I due vice di Gianfranco Miccichè sono dunque, Speziale (40 voti) per il centrosinistra, e Raffaele Stancanelli (46 voti) per il centrodestra.
Dopo quella dei due vice presidenti, l'Assemblea regionale siciliana ha centrato anche l'elezione dei tre questori e di altrettanti segretari. Tra i primi, i prescelti sono stati Raffale Nicotra del Mpa (46 voti), Giovanni Ardizzone dell'Udc (42 voti), e Giuseppe Manzullo della Margherita (37 voti). Ottantanove i votanti, un astenuto. Per quanto riguarda i segretari, sono risultati eletti, l'ex vice presidente dell'Ars, Salvo Fleres di Forza Italia (47 voti), Giusi Savarino dell'Udc (48 voti), e Francesco Rinaldi della Margherita (33 voti).
Con questa votazione è stato dunque costituito l'ufficio di presidenza dell'Ars.

E ieri, venerdì 7 luglio, finalmente, il presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, ha potuto presentare a palazzo d'Orleans il nuovo governo che è così composto: Dore Misuraca (Fi) al Turismo; Nino Beninati (Fi) alla Cooperazione; Giovanni La Via, docente universitario in quota Fi, all'Agricoltura; Roberto Lagalla, radiologo palermitano gradito sia a Fi che all'Udc, alla Sanità; Mario Torrisi (Udc) alla Presidenza; l'ex magistrato Agata Consoli, tecnico di area Udc ai Lavori pubblici; Guido Lo Porto (An) al Bilancio; Pippo Scalia (An) al Lavoro; Giovanna Candura, consigliere provinciale di An a Caltanissetta, all'Industria; Lino Leanza (Mpa) ai Beni Culturali; Paolo Colianni, di Enna del Mpa, alla Famiglia, mentre al Territorio c'è l'avvocato Rossana Interlandi (Mpa).

''Abbiamo rispettato gli impegni presi. Avevo detto che avrei presentato il governo il giorno dopo l'elezione del Consiglio di presidenza e così è stato'', ha detto Cuffaro. Il governatore siciliano ha più volte ribadito la ''novità rappresentate dalla presenza tra gli assessori di 4 tecnici e tre donne'', che ''arricchiranno - ha affermato - una giunta che è già di altissima qualità''.
''Non ho aumentato le poltrone - ha continuato Cuffaro - come avrei potuto fare e come è avvenuto in sede nazionale. Gli assessori erano e sono rimasti 12''. Il presidente della Regione ha poi espresso ''un particolare ringraziamento'' nei confronti del neo assessore ai Lavori Pubblici Agata Consoli, ex magistrato con un passato in inchieste di mafia. ''La sua presenza - ha spiegato -, soprattutto in un settore come quello dei Lavori pubblici, è emblematica della scelta di puntare sulla legalità e sulla trasparenza fatta da questo governo''.

Totò Cuffaro ha ricordato inoltre di avere criticato nei giorni scorsi il governo nazionale per alcune scelte che penalizzavano la Sicilia: ''Ho protestato per la posizione assunta nei confronti della realizzazione del Ponte sullo Stretto; ho protestato per i tagli nei collegamenti con le isole minori colpite anche da una riduzione nella quantità d'acqua. Le istituzioni hanno il dovere di dialogare ma anche di far valere gli interessi del territorio. Ho detto però al presidente Prodi che un Paese che cresce deve crescere tutto insieme. Per questo dialogheremo con il governo nazionale, rispettando i rapporti istituzionali e difendendo al contempo le prerogative e gli interessi della Sicilia''.
Il governatore ha aggiunto, citando Don Luigi Sturzo, fondatore della Democrazia Cristina, che ''occorre mettere la Sicilia al di sopra dei partiti perseguendo un progetto comune rappresentato dalla crescita dell'isola''. Riferendosi infine allo Statuto siciliano (''che è una legge dello Stato''), Cuffaro ha detto che sarà presente alle riunioni del consiglio dei ministri tutte le volte che si discuteranno temi che riguardano gli interessi della Sicilia: ''L'intero governo della Regione - ha assicurato - farà valere le proprie prerogative''.

A smorzare l'entusiasmo di Cuffaro ci ha pensato Rita Borsellino, leader dell'Unione all'Ars: ''Ci sono voluti 40 giorni perché questa maggioranza trovasse un equilibrio e riuscisse a definire la Giunta di governo. Non è un buon inizio e testimonia le fibrillazioni che percorrono la Cdl''. ''E' evidente - ha aggiunto la Borsellino - che la formazione della Giunta ha lasciato molti scontenti e ciò rischia di rallentare l'azione di governo. Per un giudizio di merito attendiamo di vedere quali saranno i primi atti dell'esecutivo e se affronteranno i problemi di questa terra''.

I 12 assessori del nuovo Governo Siciliano
Questi nel dettaglio i profili dei nuovi assessori del 56° governo della Regione siciliana, che comprende tre donne e quattro tecnici.

Guido Lo Porto. Nato a Palermo il 3/02/1937. Avvocato. Deputato regionale di An nelle ultime due legislature. Nella XIII.ma legislatura è stato presidente dell'Assemblea regionale siciliana. Bilancio e finanze.
Agata Consoli. Nata a Catania il 7/10/1940. Magistrato in pensione, già sostituto procuratore e consigliere della Corte d'assise e d'appello di Palermo. Lavori pubblici.
Giovanni La Via. Nato a Catania il 28/06/1963. Ordinario di economia e gestione dell'impresa agro-industriale all'Università di Catania, esperto in economia delle produzioni biologiche e analisi del mercato dei prodotti agroalimentari. Agricoltura e foreste.
Nicola Leanza detto Lino. Nato a Maletto (Ct) il 27/03/1957. Dirigente d'azienda. Deputato regionale del Movimento per l'autonomia alla sua seconda legislatura consecutiva. Nella XIII legislatura è stato segretario della V Commissione cultura, formazione e lavoro. Attualmente è segretario regionale del Movimento per l'autonomia. Beni culturali, ambientali e pubblica istruzione.
Antonino Angelo Beninati detto Nino. Nato a Messina il 23/03/1956. Ingegnere. Deputato regionale di Forza Italia alla sua terza legislatura consecutiva. Nella XIII legislatura è stato presidente della IV Commissione ambiente e territorio e componente della I Commissione affari Istituzionali dell'Ars. Cooperazione, commercio, artigianato e pesca.
Paolo Colianni. Nato a Enna il 23/12/1956. Medico, psicoterapeuta. Famiglia, politiche sociali e autonomie locali.
Giovanna Candura. Nata a Caltanissetta il 16/06/1955. Consigliere provinciale di An a Caltanissetta dal 1998. Già assessore comunale alla Pubblica istruzione. Industria.
Giuseppe Scalia. Nato ad Aragona (Ag) il 6 maggio 1962. Deputato regionale nella XII e nella XIV legislatura, deputato nazionale fra il 2001 e il 2006. Lavoro, previdenza sociale, formaizone professionale ed emigrazione.
Roberto Lagalla. Nato a Bari il 16/04/1955. Ordinario di diagnostica per immagini e radioterapia all'Università di Palermo. Presidente della Società italiana di radiologia medica e direttore del Dipartimento di scienze radiologiche dell'Università di Palermo. Sanità.
Rossana Interlandi. Nata a Niscemi l'11/09/1963. Avvocato. Segretario provinciale del Movimento per l'autonomia a Caltanissetta, già assessore al Comune di Niscemi. Territorio e ambiente.
Salvatore Misuraca detto Dore. Nato a Palermo il 2/05/1957. Commercialista. Deputato regionale di Forza Italia alla terza legislatura consecutiva. Nella XIII è stato presidente del gruppo di Forza Italia all'Ars. Precedentemente era stato assessore agli Enti locali nel 51esimo governo della Regione. Turismo, comunicazioni e trasporti.
Mario Torrisi. Nato a Lentini (Sr) il 18/01/1957, sposato, laureato in scienze economiche e bancarie all'Università di Siena, esperto in politica finanziaria comunitaria con particolare riferimento al Fsr (Fondo comunitario per lo sviluppo regionale). Dal 1999 dirigente responsabile area Sicilia di Interbanca Spa. Presidenza.

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08 luglio 2006
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