Ecco la Villa del Casale di Piazza Armerina
Termina sabato prossimo il restauro durato 6 anni: il 4 luglio l'inaugurazione
Forse solo gli antichi proprietari l'avevano vista così bella e ricca di fascino. Ci sono voluti oltre sei anni di lavoro, ma il prossimo 30 giugno il restauro della Villa romana del Casale di Piazza Armerina sarà ufficialmente terminato.
Dopo l'inaugurazione, prevista per il prossimo 4 luglio, in cui sarà possibile ammirarla in notturna grazie alla nuova illuminazione, la villa sarà finalmente riconsegnata al pubblico in maniera definitiva.
Numeri impressionanti per uno dei restauri più imponenti degli ultimi tempi: 50 professionisti provenienti da tutta Europa hanno dovuto vedersela con oltre 120 milioni di tessere musive dalle dimensioni variabili tra i 4 e i 6 millimetri; hanno operato su un pavimento di circa 4.103 metri quadri e sono intervenuti sul 70% dei 2748 metri di dipinti murali.
"Ma i visitatori - come spiega l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Sebastiano Missineo - hanno sempre avuto la possibilità di seguire da vicino il corso dei restauri. E' stato uno sforzo enorme perché la villa, nonostante i lavori, non è mai stata del tutto chiusa. Fra pochi giorni inaugureremo finalmente un sito più bello grazie alla nuova copertura e ai mosaici riportati all'antico splendore. Ma ci sarà anche un'opportunità in più: si potrà, infatti, fare un giro all'interno della villa anche di notte. Una suggestione straordinaria che speriamo possa riportare le presenze ad almeno 600 mila nell'arco di un anno".
La Villa - il cui progetto di restauro, di oltre 18 milioni di euro di fondi europei, è firmato da Guido Meli, ex direttore del centro di restauro regionale e attuale direttore del parco archeologico di Piazza Armerina - si presenta in veste completamente nuova. Liberato l'ingresso, e recuperata l'antica entrata, anche i mosaici sono tornati alla vita alla fine di delicate operazioni di pulizia.
"I lavori - racconta Meli - sono terminati, ma la fruizione a pieno regime è prevista per l'estate del 2013 ed abbiamo in cantiere tante iniziative rivolte soprattutto alle scuole. Il momento più difficile? Sicuramente la posa della nuova copertura perché, essendo una struttura prefabbricata, abbiamo dovuto risolvere una serie di problemi pratici per montarla alla perfezione. La vera novità sarà la luce e i percorsi di musica e suoni che abbiamo studiato per le aperture serali".
Un portico colonnato, una vasca absidata, numerosi affreschi e mosaici ben conservati: probabilmente un ampio complesso termale di circa 80 metri quadri, ancora non identificato con certezza ma rimasto integro. Sono le recentissime scoperte, nel lato sud, che potrebbero riscrivere la storia della Villa, patrimonio dell'umanità. "Grazie agli scavi condotti in collaborazione con l'università della Sapienza di Roma - aggiunge Meli - adesso abbiamo la conferma che sotto c'è ancora un mondo tutto da scoprire. Abbiamo chiesto un intervento di somma urgenza per mettere in sicurezza i reperti e per effettuare indagini più approfondite".
Quella del 4 luglio sarà un'inaugurazione sobria. Prima un concerto dell'Orchestra sinfonica siciliana, con l'esibizione al pianoforte di Maria Gloria Ferrari, che eseguirà la suite "I mosaici di Piazza Armerina", composta dal maestro Carlo Florindo Semini. Poi la visita serale alla Villa.
"Per quel giorno - annuncia Missineo - consegneremo anche i nuovi parcheggi e gli spazi commerciali per i venditori di souvenir. A questo punto la vera sfida, che dovrà vedere gli enti locali protagonisti, sarà il completamento del percorso tra la Villa e Palazzo Trigona di Piazza Armerina con il museo di Aidone dove è custodita la Dea, gli scavi di Morgantina, l'area archeologica di Gela e la zona delle ceramiche di Caltagirone".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]