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Edison investe ancora in Sicilia

600 milioni di euro nei prossimi tre anni. "Genereremo sicuramente un indotto diretto per il tessuto industriale locale"

24 gennaio 2014

Seicento milioni di euro: è la somma che Edison intende investire in Sicilia nei prossimi tre anni. Ad annunciarlo all'Italpress è il direttore Idrocarburi, Nicola Monti, a Palermo per la presentazione del premio per l'innovazione "Edison Start". "Edison è in Sicilia da più di trent'anni e in particolare nel settore idrocarburi abbiamo una presenza rilevante con le nostre attività di estrazione nel canale di Sicilia, con la piattaforma di Vega, che vogliamo consolidare. In questo ambito - spiega Monti - abbiamo dei progetti cantierabili di sviluppo, di nuove iniziative, che cumulano per quanto riguarda Edison circa 600 milioni di euro di investimenti nei prossimi tre anni. Investimenti rilevanti che hanno lo scopo di consolidare la nostra presenza, investimenti che genereranno sicuramente un indotto diretto per il tessuto industriale locale. Sono investimenti, occupazione e ovviamente anche gettito fiscale addizionale".

Oggi, in Sicilia, per Edison lavorano circa 150 persone tra impiegati diretti e indiretti: "E se aggiungiamo l'indotto arriviamo a più di 300 persone". E proprio in Sicilia Edison punta sulle nuove idee d'impresa. Così in occasione dell'anniversario per i suoi 130 anni, la più antica società europea nel settore dell'energia lancia da Palermo il premio "Edison Start". In palio, 300 mila euro per tre progetti in altrettanti ambiti: Energia, ovvero soluzioni e tecnologie innovative per risparmiare le risorse energetiche, consumare meglio e meno, garantire l'accesso all'energia a un numero crescente di persone in modo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico; Sviluppo sociale, cioè progetti e iniziative, anche di carattere culturale, che attivino opportunità di sviluppo imprenditoriale, che siano economicamente sostenibili e che abbiano un impatto sociale in termini di inclusione, partecipazione e cooperazione; Smart communities, vale a dire progetti per il miglioramento della qualità della vita domestica e della comunità cui si appartiene come, per esempio, la gestione dei rifiuti, la mobilità, l'architettura sostenibile e la domotica.

Il bando, presentato nella sede di Confindustria Palermo, è aperto a team di persone fisiche (studenti e non), start up, micro e piccole imprese e organizzazioni non profit che svolgono la propria attività da almeno 2 anni. I candidati possono presentare il proprio progetto sulla piattaforma web www.edisonstart.it e seguire le diverse fasi del concorso che proclamerà i vincitori il 15 ottobre 2014. Edison sosterrà i progetti (i cui principali criteri di valutazione sono: innovazione, utilità rispetto al bisogno cui intendono rispondere, fattibilità, sostenibilità economica, sociale e ambientale, replicabilità e ricadute positive che il progetto è in grado di generare per la collettività) non solo economicamente, con 100 mila euro per le migliori iniziative di ogni categoria, ma anche mettendo a disposizione dei finalisti e dei vincitori un'attività di supporto e consulenza da parte di un team di esperti della società e partner quali università e istituzioni per trasformare le idee in progetti d'impresa sostenibili. "La Sicilia, dove Edison investe molto, è il primo posto dove presentiamo questo nuovo concorso - spiega il direttore Relazioni esterne, Andrea Prandi -. Con questo concorso cerchiamo di rilanciare l'imprenditoria giovanile, che è quella più in difficoltà".

Secondo il presidente di Confindustria Palermo, Alessandro Albanese, "non ci può essere altra attività che non sia quella dell'impresa. Il fatto che si parta con delle start up è un segnale fortissimo da parte di Edison che noi sponsorizziamo in pieno sotto forma di idee e capacità imprenditoriali di cui sappiamo che la città è piena. Leggo che i vincitori si conosceranno il 15 ottobre 2014: per un imprenditore - conclude il numero uno di Confindustria Palermo - la certezza di una data in cui avrà una risposta è fondamentale".
Interessata al progetto anche Confindustria Sicilia, rappresentata dal vicepresidente con delega all'Education Silvio Ontario: "Una delle medicine per uscire dalla crisi è puntare sulle start up - sottolinea -. E anche avere tempi certi è fondamentale. In Sicilia ci sono tanti giovani imprenditori che tengono i loro sogni riposti nel cassetto: è ora di aprirli".
Per Vittorio Messina, presidente di Confesercenti Sicilia, "iniziative come quella che viene promossa oggi contribuiscono notevolmente a convincere i giovani che occorre superare quelle esitazioni che hanno determinato negli attori locali un diffuso scetticismo sulle capacità di potere affrontare le sfide imposte dalle attuali dinamiche economiche e sociali".

[Fonte: Italpress - Corriere del Mezzogiorno]

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24 gennaio 2014
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