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Educazione stradale fin dall'infanzia? I palermitani dicono sì

Direct Line rivela: palermitani favorevoli all'educazione stradale insegnata ai bambini

23 settembre 2015

Negli ultimi anni si è finalmente capito quanto sia fondamentale conoscere le regole della strada non solo quando si è al volante di un mezzo, ma anche andando in bicicletta o semplicemente a piedi. Affinché le nuove generazioni siano più responsabili alla guida, è importante che l’educazione stradale inizi sin dall’infanzia. Questo in sintesi il pensiero dei palermitani intervistati per conto di Direct Line.
Il Centro Studi e Documentazione di Direct Line ha condotto una ricerca chiedendo ai palermitani quando sia il momento giusto per iniziare a costruire una coscienza civica dell’automobilista e quali strumenti usare.

Direct Line ha rilevato che per la stragrande maggioranza dei palermitani (67%) l’educazione stradale deve essere insegnata durante l’infanzia, per sviluppare il prima possibile una coscienza civica di rispetto delle regole della strada. Il 20% dei palermitani intervistati rinforza il concetto, affermando che debba essere insegnata quanto prima anche solo per poter consentire ai bambini di andare in bicicletta in sicurezza.
Vi è poi una minoranza, composta da un 10% (sempre favorevoli) che si sofferma sull’importanza di svolgere il programma in poche ore partendo da argomenti semplici adatti ai bambini, e un 2% ritiene utile e fondamentale la presenza di personale esperto durante i corsi.

Imparare le regole del codice della Strada giocando, e usare quindi i giochi per veicolare conoscenze e favorire l'educazione stradale, raccoglie i consensi quasi unanimi degli intervistati:
- il 57% afferma che, se concepiti bene, i giochi studiati per insegnare l'educazione stradale sono decisamente utili
- il 27% pensa che l’utilizzo del gioco sia un bel modo di trattare un argomento altrimenti pesante
- il 16%, rammaricandosi che ai propri tempi non esistevano, si dichiara felice che siano stati inventati.   
Nessuno degli intervistati ritiene che il gioco debba essere solo svago e che non debba essere necessariamente educativo.

Passaggio essenziale e necessario per un’efficace educazione stradale è la scelta dell’insegnante che, dalla ricerca condotta, vede scindersi il campione in due: vi è infatti il 49% degli intervistati che preferirebbe un insegnante specializzato, e un altro 33% per cui la scelta ideale dovrebbe ricadere su un vigile o un poliziotto della Stradale. Il 12% preferirebbe in aula un operatore specializzato al posto dell’insegnante, nessuno un ex pilota di auto o moto e il 6% un semplice appassionato.
"Sin dall' infanzia è necessario educare i nostri ragazzi alla cultura della sicurezza stradale, perché è proprio da piccolo che il futuro cittadino apprende meglio. - commenta Barbara Panzeri, Direttore Marketing Direct Line - Direct Line crede infatti che la valorizzazione dell'educazione stradale nella sua potenzialità educativa e formativa sia fondamentale per favorire la guida responsabile. Promuovere l’educazione stradale giocando renderà questo più semplice e immediato agli automobilisti di domani. Le nuove generazioni in questo modo saranno più attente durante la guida e meno esposte al pericolo di incidenti."

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23 settembre 2015
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