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Emergenza immigrazione: un problema dell'intera Europa. Il ministro Amato si rivolge all'Ue

28 luglio 2006

Altri due sbarchi di clandestini sono stati registrati in nottata a Lampedusa dopo i dieci che nella giornata di ieri hanno portato sull'isola oltre 400 immigrati. Un barcone con 23 extracomunitari è stato soccorso dalle motovedette della Guardia Costiera 16 miglia a sud-est dalla costa.
Un'altra piccola imbarcazione, con otto persone, è riuscita invece ad approdare direttamente in porto.
Nel centro di prima accoglienza di Lampedusa, che ha una capienza di 190 posti, è di nuovo piena emergenza. Oggi dovrebbero proseguire i trasferimenti per cercare di svuotare la struttura.

''Gli sbarchi di immigrati hanno raggiunto livelli allarmanti che rendono necessario l'intervento della Ue''. Il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha scritto una lettera al vicepresidente della commissione Ue e commissario per la giustizia e la sicurezza, Franco Frattini, chiedendo che si attivi l'Unione europea.
''Mi rivolgo a te - scrive Amato a Frattini - perché tu possa attivare la solidarietà dell'Unione europea'', come è stato possibile fare in altre occasioni, per esempio nel caso recente del peschereccio spagnolo, ''quando l'Italia - prosegue Amato - ha dato con prontezza il suo aiuto''. ''In particolare - ha aggiunto il ministro dell'Interno - sottopongo a te la possibilità di disporre una missione urgente a Lampedusa e conto su una sollecita attivazione della operazione Jason 1 che, come sai, per essere realmente efficace deve potersi svolgere a ridosso delle acque libiche e deve perciò ottenere la collaborazione dell'autorità di Tripoli''.
''Solo negli ultimi 15 giorni - ha sottolineato Amato nella missiva - sono arrivati a Lampedusa oltre duemila clandestini, prevalentemente cittadini maghrebini. A Lampedusa e su tutto il territorio nazionale, le strutture di accoglienza hanno ormai superato le capacità ricettive. Si è venuta quindi a determinare una situazione nella quale è particolarmente difficile poter garantire i necessari livelli di assistenza e le successive attività di identificazione e rimpatrio''.

Ed un primo aiuto da un paese dell'Ue, la Germania, dovrebbe presto arrivare. La polizia tedesca andrà a Lampedusa per aiutare l'Italia nel contrasto all'immigrazione clandestina. La conferma è arrivata ieri dal ministro dell'Interno della Germania, Wolfgang Schaeuble, in una lettera recapitata al suo omologo italiano. Saranno esperti della polizia di frontiera federale e verranno messi a disposizione per un intervento comune come ''segno di solidarietà europea''.
La lettera del ministro dell'Interno tedesco, sottolinea il Viminale, non ha nulla a che vedere però con il carteggio tra Amato e Frattini. Fa seguito invece al colloquio tra i due ministri del 4 luglio scorso a Berlino, durante il quale si è discusso dell'attuale sviluppo delle migrazioni clandestine nell'area del Mediterraneo.
''Mi sembra opportuno - ha scritto Schaeuble - affrontare questa sfida assieme ai nostri partner in seno alla Ue, coinvolgendo così la Frontex, Agenzia europea di protezione delle frontiere''.
Il ministro Amato ha risposto ringraziando per la ''sollecitudine'' con la quale Schaeuble ha dato seguito all'orientamento condiviso il 4 luglio ed ha ribadito l'importanza della collaborazione europea in sede Frontex e di quella specifica tra Germania e Italia.

Il testo integrale della lettera del ministro Amato al commissario Frattini

Caro Commissario, caro Franco,

Nelle ultime settimane gli sbarchi sulle coste della Sicilia hanno raggiunto livelli allarmanti. Solo negli ultimi quindici giorni sono arrivati a Lampedusa oltre 2000 clandestini, prevalentemente cittadini maghrebini. A Lampedusa e su tutto il territorio nazionale le strutture di accoglienza hanno ormai superato le capacità ricettive.
Si è venuta quindi a determinare una situazione nella quale è particolarmente difficile poter garantire i necessari livelli di assistenza e le successive attività di identificazione e rimpatrio. In queste condizioni mi rivolgo a Te perché Tu possa attivare la solidarietà dell’Unione Europea, come è stato possibile fare anche in occasione di recenti emergenze migratorie che hanno riguardato altri Paesi membri.
Ricordo, da ultimo, l'episodio del peschereccio spagnolo, in cui anche l'Italia ha dato con prontezza il suo aiuto. In particolare sottopongo alla Tua attenzione la possibilità di disporre l'invio di una missione urgente di FRONTEX a Lampedusa per prendere atto della situazione emergenziale che stiamo affrontando in questi giorni.
Conto poi su una sollecita attivazione della Operazione JASON I che, come sai, per essere realmente efficace deve potersi svolgere a ridosso delle acque libiche e deve perciò ottenere la collaborazione delle Autorità di Tripoli.
Credo anche urgente che l'Unione invii un messaggio al Governo libico perché si impegni in azioni più efficaci di contenimento delle partenze da quell'area. A questo proposito uno sforzo della Commissione per finanziare alcune delle richieste che il Governo libico ha già presentato potrebbe aprire la strada ad una maggiore collaborazione di Tripoli.

Giuliano Amato

 

 

 

 

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28 luglio 2006
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