Emergenza rifiuti, Crocetta chiede i "superpoteri"
A marzo le discariche siciliane saranno piene e il governtaore scrive a Renzi: "Poteri speciali o sarà il disastro"
"La Sicilia è sull'orlo all'emergenza rifiuti, per questo chiedo il commissariamento immediato". Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha scritto una lettera riservata al sottosegretario Graziano Delrio lanciando l'allarme. Tra novanta giorni tutte le discariche saranno piene e al momento non ci sono soluzioni alternative per realizzare altri impianti. Le Srr, le nuove società di gestione che dovevano presentare i progetti "sono del tutto non operative" e l'emergenza continua delle discariche ormai sature: ultima quella di Gela, che ha annunciato la chiusura per mercoledì prossimo.
La Regione fissa la deadline nel marzo 2015, data entro la quale si raggiungerà "un deficit di tonnellate da scaricare pari a tremila al giorno" rispetto alle seimila prodotte giornalmente dai siciliani. E allora sarà il caos. Il sistema è ormai sull'orlo del collasso e le città dell'Isola rischiano di venire invase dei rifiuti da un momento all'altro.
Questo il cuore della missiva che Crocetta ha invito da Palazzo d'Orleans a Palazzo Chigi per chiedere l'approvazione immediata di un decreto legge, da convertire poi in Parlamento, "sull'emergenza rifiuti siciliana" e la nomina del governatore a commissario straordinario con poteri speciali.
Venerdì scorso il governatore ha convocato l'ennesimo vertice d'urgenza sul tema dei rifiuti. Al tavolo con lui il dirigente del dipartimento Acque e rifiuti, Domenico Armenio. All'ordine del giorno l'annuncio, da parte dei gestori della discarica pubblica di Gela, che mercoledì, domani, "il sito chiuderà" perché saturo. Chiusura che arriva dopo quella di Siculiana, con il gruppo Catanzaro che ha chiesto almeno quaranta giorni di tempo per ampliare il sito.
Intanto, i sindaci della provincia di Palermo non sanno bene dove mandare i rifiuti e quanti mandarne, con tutto quello che ne consegue. [Informazioni tratte da Repubblica/Palermo - articolo di Antonio Fraschilla]