Emergenza siccità in Sicilia
Dall'incontro di Agrinsieme l'appello alla Regione: "Urge una Cabina di Regia per il Bacino idrografico Sicilia Orientale"
"Urge una Cabina di Regia per il Bacino idrografico Sicilia Orientale per verificare un piano straordinario di interventi che affronti la crisi". Questo l'appello alla Regione dalle Organizzazioni Professionali e Cooperative aderenti ad Agrinsieme della Sicilia Orientale, dai sindaci dei comuni di Scordia, Militello, Palagonia e Lentini riuniti nei giorni scorsi alla presenza del direttore del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale e dei dirigenti e tecnici del Consorzio di bonifica di Siracusa per affrontare la difficile situazione che si vive in agricoltura a causa della scarsa piovosità soprattutto nelle zone servite dai tre consorzi di Catania, Lentini e Caltagirone.
"Oltre a denunciare lo stato in cui versa la bonifica in Sicilia ed i ritardi accumulati nel tempo sui necessari lavori strutturali e di mantenimento delle dighe, degli interventi di grandi manutenzioni e ripristino di opere irrigue e di completamento delle interconnessioni tra invasi - ha dichiarato Giosuè Catania, responsabile regionale acque irrigue della Cia - riteniamo opportuno rivendicare interventi urgenti ed indifferibili".
Nel documento preparato da Agrinsieme emergono alcune priorità: di potenziare il sistema di sollevamento dell'invaso di Lentini utilizzando le risorse disponibili per distribuire acqua nella Piana di Catania; verificare la connessione tra le reti consortili procedendo a lavori urgenti e straordinari di ripristino; utilizzare l'acqua disponibile nell'invaso Nicoletti (Enna) da immettere con un sistema di adduzione nello schema Ogliastro/Pozzillo verificando con urgenza i lavori da compiere.
Serve, inoltre, la verifica delle opere irrigue e dei progetti relativi al rifacimento del canale di quota 100 (ponte monaci) crollato circa 9 anni fa; il completamento già definito e ormai inderogabile dell'invaso Pietrarossa semplificando le procedure amministrative ed individuando il percorso finanziario; affrontare lo stato strutturale delle dighe, i collegamenti tra invasi, lo stato di salute delle reti scolanti e delle condotte idriche, lo stato dell'arte delle centrali di sollevamento e la loro funzionalità.
"Si rende improcrastinabile la verifica periodica dello stato di avanzamento degli interventi preposti - ha aggiunto Catania - per alleviare concretamente i disagi degli agricoltori nella imminente stagione irrigua ed è assurdo parlare di ruoli consortili quando siamo alle porte di una stagione irrigua drammatica".
Dai dati emersi dall'Osservatorio del Dipartimento Regionale dell'acqua e dei rifiuti all'1 aprile 2018 lo stato di invasamento del territorio non registra quantitativi incoraggianti. Difatti i due tra più importanti invasi, la don Sturzo/Ogliastro ha una disponibilità irrilevante e la Pozzillo dispone di un quantitativo pari a circa 30 giorni di irrigazione; La diga Nicoletti dispone di 13 milioni di metri cubi e l'invaso di Lentini circa 95 milioni di metri cubi paradossalmente la gran parte non utilizzabile per problemi di sollevamento e strutturali.
"Quanto alla lunga e media programmazione - conclude Catania - riteniamo che tutto il sistema dei Consorzi di Bonifica della Sicilia rischi di implodere, oberati dai debiti sempre più crescenti, senza risorse necessarie a garantire la normale attività di manutenzione in forte ritardo, subendo continui tagli dei trasferimenti delle risorse e soggetti da tempo ad affrontare innumerevoli contenziosi su diversi fronti, per questo è necessario intervenire con urgenza per mettere ordine al sistema della Bonifica accelerando l'attuazione della Riforma Regionale in Sicilia, rimasta una delle ultime in Italia".