Emilio Isgrò e RE alla BIAS di Palermo
Il "vecchio" Maestro e la giovane artista rappresenteranno Messina alla prima BIAS
Saranno Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937) e RE (Milazzo, 1985) a rappresentare la provincia di Messina alla BIAS, ossia la 1° esposizione transnazionale di arte contemporanea sacra delle religioni dell’umanità, ove Biennale sta per esposizione con scadenza biennale a Palermo; per Internazionale s'intende transazionale ossia sopra il concetto di nazione e di nazionalità - per Sacro s’intende spiritualità dell’artista - Arte comprende l’arte figurativa, video arte, scultura, fotografia, architettura cucina e musica - Contemporanea s’intende produzione artistica umana sino ad oggi realizzata, ossia l’elemento tempo diventa parte integrante dell’espressione artistica passato, presente e futuro.
"La Creazione" è il tema scelto per la prima edizione della BIAS.
Gli artisti contemporanei esporranno lavori ispirati al tema della "creazione", astrattamente riconducibili ai loro originari natali.
L’ARTE, vettore e mezzo di comunicazione sovrano in ogni tempo, sradica ogni confine geografico e linguistico. Emerge nelle opere dei numerosi artisti la matrice primordiale del loro operare, le ragioni e le modalità della loro intuizione che collega l’infinito al finito, l’individuale all’universale: il percorso interiore tra cosmo ed il divino, tra ragione e credenza. Ciascun artista ha sviluppato una o più opere sul tema fornendo una più consapevole chiave di lettura, evidenziando il persistere nel suo essere, ricreare e creare della matrice spirituale evolutiva ricevuta sin dalla nascita.
Lungo l’asse di Via Vittorio Emanuele le Chiese, gli oratori ed i palazzi si trasformeranno idealmente per la durata di un mese in una sorta di Confession House ove albergheranno le opere di riferimento ai singoli artisti, nella classificazione spirituale da loro scelta, superando ogni confine nazionale e linguistico, idealmente ricondotti a tutte le confessioni religiose, le religioni perdute, gli atei, i darwiniani, i filosofi.
Emilio Isgrò, maestro della "cancellatura", sarà presente con uno dei suoi "libri cancellati" proveniente dalla collezione della Fondazione Orestiadi di Gibellina.
RE (Emanuela Ravidà) esporrà "Poesia, Il Velo di Iside" all’interno del Padiglione delle Religioni perdute allestito nella cripta della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini. L’opera si caratterizza per la particolare conformazione ricavata dalla sovrapposizione di due vetuste finestre dismesse, utilizzate da RE come supporto per la realizzazione dell'opera. La figura domina l'intera composizione e rappresenta il "Velo di Iside", che secondo un'antichissima tradizione simboleggia le multiformi sembianze con le quali lo Spirito Creatore si materializza. Secondo Plutarco, alla base della statua di Iside a Sais vi era questa iscrizione: "Io sono tutto ciò che è stato, che è e che sarà, e nessun mortale mai sollevò il mio peplo".
Per maggiori informazioni: www.biasinstitute.it