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Entrando da Lampedusa...

Gli sbarchi, il nuovo Cpa, il Sole delle Alpi e la paura che ci si approfitti della propria ospitalità

17 settembre 2008

L'ultimo grande sbarco a Lampedusa è di domenica scorsa. Un barcone con a bordo 341 migranti è stato intercettato nel Canale di Sicilia, a Sud delle Isole Pelagie. Gli immigrati sono stati soccorsi dalla Guardia di finanza che ha scortato il barcone fino nel porto dell'isola. A bordo dell'imbarcazione 245 uomini, 67 donne e 29 bambini, provenienti da Eritrea, Nigeria, Egitto, Costa d'Avorio, Camerun, Etiopia, Guinea, Somalia, Sudan, Tunisia e Zimbabwe. Il barcone era stato intercettato il giorno prima da una nave della marina militare a circa 30 miglia a sud di Lampedusa. Dopo le operazioni di identificazione i migranti sono stati trasferiti nel centro di soccorso e prima accoglienza.

DENTRO IL NUOVO CPA DI LAMPEDUSA
Articolo e foto di Alfio Sciacca (Corriere.it, 17 settembre 2008)

Quella che sta per chiudersi è stata una delle stagioni più drammatiche sul fronte dell'immigrazione clandestina. Non solo per i tanti naufragi nel Canale di Sicilia ma anche per il numero di arrivi: a fine agosto erano oltre 14 mila con un incremento nell'ordine del 20%. Ed è stato anche il primo banco di prova per il nuovo centro di accoglienza di contrada "Imbriacola" inaugurato appena un anno fa. Se il vecchio Cpa poteva ospitare fino a 400 persone qui se ne possono accogliere il triplo. Ma anche questa maggiore disponibilità spesso non è stata sufficiente. In alcuni momenti sull'isola sono arrivate anche due mila persone e il Cpa ha rischiato il collasso. Se si tiene conto che in territorio libico ci sono ancora decine di migliaia di persone pronte a partire l'emergenza potrebbe porsi in maniera ancor più drammatica la prossima estate. A meno che i recenti accordi con il colonnello Gheddafi riescano a dare quei frutti che fino ad oggi non si sono ancora visti.

Le immagini - In una giornata, per altro non di affollamento massimo, siamo entrati all'interno del nuovo Cpa di Lampedusa. E' la prima volta che si riesce ampiamente a documentare come vivono centinaia di uomini e donne che scappano da guerre, fame e disperazione. Le immagini parlano meglio delle parole. Per rispetto non abbiamo indugiato sui volti e gli occhi pieni di sofferenza di tanti migranti che rischiano la morte in mare pur di approdare a Lampedusa. Quando nelle camerate del Cpa non c'è posto per tutti molti si sistemano all'aperto come raccontano i materassi accatastati da tutte le parti. L'accoglienza dei volontari del Cpa, l'assistenza di Medici senza Frontiere, il sostegno dell'Alto commissariato Onu per i rifugiati sono la prima mano tesa verso questi disperati. Ma serve solo ad alleviare la sofferenza e soprattutto l'angoscia per il futuro. Tutti temono infatti di essere rimpatriati. Nella sezione maschile del Cpa di Lampedusa non si può accedere ma abbiamo cercato comunque di raccontare uno squarcio di vita al di là del cancello chiuso. Libero accesso invece nella sezione femminile, dove ci sono anche decine di bambini che cercano uno scampolo di felicità in un piccolo parco giochi.

E a Lampedusa la Madonnina di Porto Salvo si festaggia sotto il "Sole Padano" - Il prossimo 22 settembre Lampedusa celebrerà la Festa della Madonna di Porto Salvo. Per questa sentita occasione le strade dell'Isola saranno illuminate a festa con il 'Sole delle Alpi', il simbolo della Lega Nord.
A renderlo noto è stata la senatrice della Lega e vice sindaco a Lampedusa Angela Maraventano, in questi giorni a Venezia per la Festa dei Popoli Padani. "I miei consiglieri - ha detto Maraventano - mi hanno inviato un mms con la foto di Lampedusa con le luminarie che avevano come simbolo il Sole delle Alpi. Non ci volevo credere, pensavo a una specie di fotomontaggio o una cosa simile... Ma è vero. Ne sono felice anche perchè i miei concittadini so cosa pensano della Lega Nord e dei suoi dirigenti".
Secondo la senatrice è "una bellissima cosa che cade per due manifestazioni importanti per me, diciamo tra il sacro e il profano: la festa della Madonna di Porto Salvo cui i lampedusani sono molto legati e quella dei Popoli Padani qui a Venezia per me molto significativa perchè sono l'unica che si è fatta quasi 1.800 chilometri per partecipare insieme al popolo della Lega, ai miei colleghi parlamentari e ai nostri dirigenti"
Contenta lei... contenti loro...

Intanto ieri un centinaio di migranti richiedenti asilo politico in Italia e ospitati nel Cpa di Lampedusa, sono stati trasferiti presso l'ospizio comunale di Sant'Angelo di Brolo, in provincia di Messina. Una decisione comunicata dal Ministero dell'Interno al comune nebroideo soltanto il giorno prima e che ha scatenato la protesta di un nutrito gruppo di cittadini che hanno improvvisato una manifestazione per bloccare l'arrivo degli autobus carichi di extracomunitari.
A seguito di numerosi richieste giunte alla sede dell'Associazione Consumatori Siciliani di Sant'Angelo di Brolo, il presidente dell'associazione ha condannato la scelta del Ministero perché "non ha sentito la comunità locale in merito a quest'importante decisione e soprattutto perché cambia la destinazione d'uso di una struttura pagata dai contribuenti a favore degli anziani. L'associazione invierà un esposto alla Procura di Patti per verificare se la procedura adottata sia in regola con la normativa vigente, sia a proposito del cambio d'uso della struttura, sia riguardo al fatto che la decisione è stata presa senza il preventivo parere degli organi comunali. L'associazione non è contraria al principio d'ospitalità e d'accoglienza, ma questo deve avvenire nel rispetto delle comunità locali, della sicurezza della popolazione che deve essere garantita. L'associazione invita la popolazione a una protesta pacifica senza arrecare danno a cose e persone e nel rispetto della legge e delle forze dell'ordine. Inoltre, sottolinea l'importanza del dialogo tra istituzioni e comunità locali per evitare qualsiasi forma di reazione negativa nei confronti degli extracomunitari".
La fine della manifestazione e la consegunte entrata degli extracomunitari nei locali dell'ospizio, è avvenuta nel tardo pomeriggio e solo dopo l'intervento del Prefetto di Messina, Francesco Alecci. In serata il prefetto ha partecipato a un consiglio comunale straordinario sull'intera vicenda.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Corriere.it, AGI]

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17 settembre 2008
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