Entro marzo la soluzione per Termini Imerese
Landini (Fiom): "E' necessario che il governo convochi e si confronti con le parti sociali"
Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia, è pronto a presentare al governo le offerte arrivate per l’area Fiat di Termini Imerese. Dunque, sembra si sia arrivati a una svolta. Alle proposte finora in campo si è aggiunta recentemente quella di una multinazionale del settore manifatturiero. Per il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani e per il governatore siciliano Raffaele Lombardo, la proposta più interessante è quella dell'imprenditore Gian Mario Rossigonolo, patron della casa automobilistica De Tomaso
Entro il primo trimestre del 2011 si dovrebbe già delineare le nuove prospettive per gli stabilimenti in Sicilia del Lingotto.
Nei giorni scorsi Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, intervenendo a un’assemblea dei lavoratori della Fiat e dell’indotto di Termini Imeresi nella sede storica del municipio, e alla quale ha partecipato anche il sindaco della città Salvatore Burrafato, ha detto: "E' necessario che il ministro dello sviluppo economico convochi le parti per verificare concretamente quali proposte e quali progetti industriali esistono per dare un futuro di lavoro e di produzione a tutti". "La Fiat - ha aggiunto Landini - deve svolgere fino in fondo il proprio ruolo. Dal canto nostro non siano disponibili ad accettare la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese". Il segretario della Fiom ha sottolineato inoltre che "non è più accettabile che del progetto industriale della Fiat e del futuro di Termini Imerese si parli solo sui giornali. La convocazione - ha detto - è dunque assolutamente necessaria".
[Informazioni tratte da Ansa, €conomiaSicilia.com]
- Termini Imerese si interroga sul futuro della Fiat... (Guidasicilia, 28/11/10)