Eppure è stata una stagione fantastica
Il Teatro Biondo di Palermo costretto a calare tristemente il sipario a causa della situazione economica
Nei giorni scorsi è stato presentato il bilancio della stagione 2013-2014 del Teatro Stabile di Palermo. Un bilancio estremamente positivo per quella che è stata la prima stagione del nuovo direttore Roberto Alajmo, nella quale si è visto un complessivo incremento di tutte le attività e dei conseguenti ricavi, del pubblico, delle produzioni, degli incassi (LEGGI).
Tutto ciò, però, sembra non sia servito a niente perché le previsioni di entrate sono rimaste ancora sotto la quota di sopravvivenza: di qui la decisione di sospendere l'attività teatrale.
Ad annunciarlo è una nota del cda che ha espresso "la sua più viva preoccupazione per la situazione economico-finanziaria in cui versa il teatro e della quale inevitabilmente, a stagione quasi conclusa, non può non prendere atto per adottare i provvedimenti necessari e conseguenti, come la sospensione dell'attività teatrale fino ad una prossima riunione dell'assemblea dei soci che il presidente Giovanni Puglisi andrà sollecitamente a convocare".
"La stagione teatrale volge alla conclusione e il teatro si appresta alla sua stagione estiva tra insicurezze e ansie - si legge nel comunicato - La spesa fissa e generale corre e i finanziamenti invece languono". Il cda lamenta l'assenza, eccezione fatta per il Comune di Palermo che ha subito provveduto a disporre la liquidazione di un acconto sulle sue competenze, degli altri soci. "Gli altri soci, Regione in testa, non hanno ancora dato certezza e sicurezza alla loro contribuzione, lasciando il teatro e i suoi amministratori in balia di comunicazioni tanto bizzarre, quanto sconfortanti. La provincia di Palermo, poi, è del tutto latitante".
"Con vivo disappunto - ha dichiarato il presidente Puglisi - il consiglio ha dovuto prendere questa decisione, non ritenendo più sostenibile l'assunzione di responsabilità collegiali e personali da parte degli amministratori e del direttore in assenza, già a metà dell'esercizio finanziario, di certezze adeguate alla programmazione teatrale e gestionale del teatro stesso".
E mentre il sipario del Teatro Biondo cala tristemente, il deputato regionale del Pd, Fabrizio Ferrandelli, ha commentato la notizia con grande disappunto: "Ho la sensazione che il Teatro Biondo di Palermo sia diventato il teatrino di Orlando". "Affermare che la Regione sia latitante - ha detto - proprio qualche ora dopo l’approvazione della manovra all’Ars che destina al Biondo 1,5 milioni di euro e dopo aver già beneficiato di un’anticipazione, e nel contempo elogiare il Sindaco di Palermo, che ha solo comunicato un finanziamento che, ricordo, per il via libera dovrà passare dal voto di Sala delle Lapidi, è soltanto un’operazione di disinformazione. E la sospensione delle attività è davvero incomprensibile. Mi chiedo: cui prodest?"
"Mi sono impegnato e continuerò ad impegnarmi all’Ars - ha concluso Ferrandelli - affinché la cultura a Palermo abbia il giusto riconoscimento, ma certe prese di posizione, che hanno il sapore di una perenne campagna elettorale in favore di aspiranti candidati alla presidenza della Regione, non aiutano né il teatro né chi vi lavora".