Esecuzione mafiosa nelle campagne di San Giuseppe Jato, quello che fu il ''regno'' dei fratelli Brusca
Salvatore Vassallo, 33 anni, appartenente ad una cosca della zona, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nelle campagne di San Giuseppe Jato, a circa 30 chilometri da Palermo. La mafia è ritornata a sparare nel ''regno'' che fu dei fratelli Brusca.
Per i carabinieri che si occupano della vicenda, non ci sono dubbi: è stata una esecuzione di chiaro stampo mafioso.
La vittima era imparentata con i due cugini Stefano e Giovanni Battista Vassallo, di 33 e 27 anni, arrestati il 18 maggio scorso perché accusati di imporre il pagamento del pizzo a imprenditori del Palermitano, con l'aggravante di avere agevolato la mafia. I cugini Vassallo per gli inquirenti sarebbero due emergenti delle cosche.
Il trentatreenne sarebbe stato attirato nelle campagne alla periferia del paese dei Brusca e poi ucciso; anche se nella zona non è stata trovata l'auto della vittima che, dunque, potrebbe essere stata uccisa in altro luogo e poi trasportata in campagna.
A trovare il cadavere di Vassallo, che era riverso a pancia in giù in una stradina di campagna, è stato un pastore della zona che ha poi avvertito i carabinieri. Le indagini sono condotte dai militari della compagnia di Monreale e coordinate dal pm della dda Roberta Buzzolani.