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Esenzione ticket: nuove regole, nuovo caos

Non pagheranno i minori di 6 anni e gli over 65. L'esenzione sarà valida sulle prestazioni sanitarie, farmaceutiche e ambulatoriali, ma conterà il reddito familiare

24 gennaio 2012

Sabato 21 gennaio sono entrate in vigore le nuove regole per l'esenzione dal ticket sulle prestazioni sanitarie, sia farmaceutiche che di specialistica ambulatoriale. La nuova legge regionale, approvata dall'Ars il mese scorso, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e prevede che anche la Sicilia si adegui al sistema adottato in tutte le altre regioni italiane, basato sia sull'età degli utenti che sul reddito complessivo dei nuclei familiari. E' abolito, dunque, il sistema Isee.

SARANNO ESENTATI: i soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro (codice E01); disoccupati e loro familiari a carico appartenenti a un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E02); titolari di assegno sociale (ex pensione) e loro familiari a carico (E03); titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti a un nucleo familiare con reddito complessivo a 8.263,31, incrementato fino a 11.362,05 in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
È prevista una fase transitoria, fino al 30 aprile 2012, in cui i soggetti che ritengono di rientrare tra le categorie esentate potranno ricorrere alla autocertificazione apponendo - all'atto della erogazione della prestazione sanitaria - una firma nell'apposito spazio della ricetta (cosa che non sarà più possibile dall'1 maggio). Gli utenti potranno accertare se il proprio nominativo è contenuto nell'elenco dei soggetti esenti sul Sistema Tessera Sanitaria, richiedendo la verifica al proprio medico di medicina generale (MMG) o pediatra di libera scelta (PLS) o rivolgendosi al distretto sanitario di appartenenza.
I medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per verificare le condizioni di esenzione del proprio assistito, dovranno utilizzare l'elenco disponibile sul sistema tessera sanitaria (portale Sogei) o richiedere l'elenco degli esenti all'Asp competente. Gli assistiti che non sono inseriti negli appositi elenchi, ma che ritengono di possedere i requisiti per beneficiare dell'esenzione, potranno rivolgersi agli uffici distrettuali dell'Asp muniti della propria tessera sanitaria per rendere una autocertificazione e ricevere il relativo tesserino.

Per fronteggiare disagi e disservizi all'utenza, l'assessore regionale per la Salute Massimo Russo ha inviato una circolare ai dirigenti generali delle aziende sanitarie dando precise indicazioni organizzative. Disagi e disservizi subito venuti a galla, specialmente per i medici di famiglia che ieri hanno avuto a che fare per la prima volta con il nuovo sistema delle esenzioni: la causa principale sta nel fatto che il sistema informatico non è stato aggiornato con le nuove disposizioni, quindi per i medici di base è risultato particolarmente complicato attestare nelle ricette se il paziente avesse i requisiti per l'esenzione oppure no.
"L'Ordine non può che essere felice - spiega Giacomo Caudo, presidente dell'Ordine dei medici di Messina, facendosi portavoce di un disorientamento che riguarda gran parte dei colleghi delle altre province - se viene introdotta una norma che nel suo complesso estende l’esenzione a una fascia di popolazione maggiore rispetto alla precedente, ma fare un decreto immediatamente esecutivo e nel momento in cui le stesse aziende sanitarie territoriali non sono preparate ha comportato forti disagi. Ho ricevuto tantissime telefonate di protesta, per i medici di famiglia è un dramma. I programmi da cui scaricano l’elenco dei propri assistiti che beneficiano dell’esenzione non sono stati adattati a questo nuovo sistema, né si possono cambiare da un momento all’altro". Gli errori quindi rischiano di essere particolarmente rilevanti. "È vero che nel decreto esiste un sistema di compensazione che riguarda l’autocertificazione da parte del cittadino, ma - aggiunge Caudo - anche questo comporta problemi. Non è escluso che si possa certificare il falso, anche in buonafede; o che il cittadino stesso possa sbagliare, anche per eccesso di prudenza, privandosi quindi ingiustamente di un diritto".
Luigi Galvano, segretario della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) di Palermo, parla di "tanta confusione. I cittadini erano impreparati, le Asp erano impreparate. Noi medici ci siamo documentati immediatamente, ma non c’è dubbio che questa situazione causerà almeno una decina di giorni di sconcerto. Neppure una dichiarazione di guerra si fa così rapidamente. È una decisione che la Regione poteva prendere già nel dicembre del 2009. In due giorni ho ricevuto più di 250 telefonate. Questo caos si poteva tranquillamente evitare".
Dal canto suo l’assessore Russo, ammette che "il cambiamento delle norme provocherà inevitabili disagi all’utenza" ma chiede che "tutti i soggetti coinvolti in questo cambiamento, dalle aziende sanitarie ai medici di famiglia, facciano uno sforzo organizzativo per limitare i disagi e i disservizi agli utenti ai quali, invece, chiedo un supplemento di pazienza e un atteggiamento di collaborazione". [Informazioni tratte da Corriere del Mezzogiorno - Italpress]

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24 gennaio 2012
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