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España 1957-2007

A Palermo, a Palazzo Sant'Elia, l'Arte spagnola da da Picasso, Mirò, Dalì e Tápies ai nostri giorni

20 maggio 2008

España 1957-2007
Fino al 14 settembre 2008 Palazzo Sant'Elia - Palermo
 
La mostra "España 1957-2007" muove dal 1957, anno di costituzione del gruppo El Paso, che nel panorama dell'arte del Novecento Spagnolo rappresenta il momento di passaggio dalla modernità alla contemporaneità. Considerando il 1957 il momento di riferimento per un'arte di svolta nel panorama spagnolo, la mostra include opere di Pablo Picasso, Joan Mirò, Salvador Dalì, artisti il cui lavoro, rinnovandosi, ha continuato a rappresentare un punto di riferimento per le generazioni successive.
Curata da Demetrio Paparoni, la mostra si qualifica come una delle più importanti esposizioni d’arte spagnola realizzate negli ultimi decenni.
L'arte spagnola moderna e contemporanea si snoda nel solco tracciato a partire dal Seicento dal Don Quijote di Cervantes e dalla tradizione Barocca, la mostra non è pertanto suddivisa cronologicamente ma seguendo un percorso espositivo per sezioni: Quijotismo trágico, Misticismo pagano, Existencialismo barrocco, Tenebrismo hispánico, Astrazione simbolico-formale. Una impostazione tematica e narrativa che accosta le opere in modo da sottolineare la continuità di stili e contenuti.

LE SEZIONI
Quijotismo trágico -
Nulla più del poema cavalleresco Don Chisciotte di Cervantes esprime la tensione della cultura spagnola verso mete così ambiziose da portare con sé il rischio del fallimento. Nell'arte del Novecento spagnolo il quijotismo, l'ironia amara che sconfina nel comico e finisce per mostrare la tragedia della sconfitta, permane anche in assenza di tessuto narrativo e linguaggio iconico. Il quijotismo tragico è una costante della cultura spagnola al di là delle diverse epoche e che assume di volta in volta soluzioni formali diverse.
Gli artisti di questa sezione: Txomin Badiola, Jordi Colomer, Daniel Canogar, Rafael Canogar, Equipo Cronica, Pepe Espaliù, Esther Ferrer, Dionisio Gonzalez, Juan Hidalgo, Francisco Leiro, Eva Lootz, Alicia Martín, Enrique Marty, Mateo Maté, Juan Muñoz, Antoni Muntadas, Bernardì Roig, MP & MP Rosado, Fernando Sánchez Castillo, Santiago Sierra, Eulalia Valldosera.

Misticismo pagano - L'anelito verso il divino si manifesta nella cultura spagnola in forma mistica, si manifesta cioè come aspirazione dell'individuo a uscire fuori di sé per identificarsi con il divino stesso negando ogni mediazione. Accanto a queste manifestazioni individuali di fuga verso il divino si pongono fenomeni sociali che trovano espressione in una ricca ritualità collettiva. Una ritualità collettiva in cui a prevalere è la natura stessa e tutta la sua carica sensuale. Per altro verso elementi di forte sensualità, com'è noto, sono presenti nelle più elevate espressioni della mistica spagnola, si pensi a San Giovanni della Croce o a Santa Teresa d'Avila.
Gli artisti di questa sezione: Jordi Bernadò, Luis Buñuel, Antonio Lopez, Ramon Masats, Carlos Pazos, Adolfo Schlosser, José Suárez, Zush Evru.

Existencialismo barrocco - L'esistenzialismo barocco trova espressione nell'horror vacui di cui l'individuo fa esperienza nel momento in cui si confronta con i propri limiti. Sul piano formale si manifesta come un'invasione dello spazio con una sovrabbondanza di elementi che mirano a riempire l'angoscia che il vuoto produce. In particolare nell'arte del dopoguerra spagnolo l'esistenzialismo barocco si manifesta come contrasto tra aspirazioni e limiti di artisti che, animati da una forte tensione socio-politica, fanno esperienza della sconfitta sublimandola in immagini cariche di ironia e rassegnazione. Mentre nella sezione Quijotismo trágico l'attenzione è rivolta al rapporto che l'individuo ha con l'altro, in questa sezione si affronta il rapporto dell'individuo con se stesso.
Gli artisti di questa sezione: Fermin Aguayo, Manu Arregui, Eduardo Arroyo, José Manuel Ballester, Miquel Barceló, Joan Brossa, Carmen Calvo, Jacobo Castellano, Salvador Dalí, Antoni Miralda, Juan Luis Moraza, Perejaume, Javier Pérez, Pablo Picasso, Jaume Plensa, Sergio Prego, Francesc Torres, Isidoro Valcárcel Medina.

Tenebrismo hispánico -
Riprendendo il nome che è stato dato a uno stile pittorico proprio di un gruppo di artisti del Nord dell'Europa e della Spagna in particolare, questa sezione affronta un aspetto dell'arte spagnola del secondo Novecento e dei nostri giorni: il suo rapporto con il nero e la predilezione per contrasti molto forti basati sul chiaroscuro.
Gli artisti di questa sezione: Manuel Millares, Aitor Ortiz, Pablo Palazuelo, Joan Hernández Pijuan, Manuel Rivera, Antonio Saura, Eusebio Sempere, Antoni Tàpies, Manuel Vilariño.

Astrazione simbolico-formale - La realizzazione di opere non descrittive, che non propongono cioè forme riconducibili alla natura, è in Occidente alla base dell'arte astratta del Novecento. Quest'arte trova la sua legittimazione in un procedimento mentale attraverso il quale si sostituisce il riferimento alla natura con segni e forme che sono la trascrizione formale di concetti. Non c'è arte tuttavia che possa sottrarsi al formalismo, che possa cioè escludere radicalmente il riferimento a forme e segni esistenti in natura. Nell'arte spagnola l'astrazione si muove su un doppio binario, da una parte affronta la relazione dell'individuo con il proprio inconscio, sconfinando sovente nel segno surrealista, dall’altra si serve concettualmente (e strumentalmente) delle forme geometriche esistenti in natura. In entrambi i casi l’obiettivo è definire la grammatica di linguaggi autonomi capaci di affrontare in chiave originale il simbolo e la sua manifestazione più o meno controllabile da parte dello stesso autore.
Gli artisti di questa sezione: Jorge Barbi, Eduardo Chillida, Nacho Criado, Equipo 57, Luis Gordillo, Pello Irazu, Cristina Iglesias, Joan Mirò, Miquel Navarro, Jorge Oteiza, José Maria Sicilia, Susana Solano, Juan Uslé, Daniel Verbis.

La maggior parte delle opere proviene dalle seguenti Istituzioni museali: Centro Andaluz de Arte Contemporáneo (CAAC), Centro Atlántico de Arte Moderno (CAAM), Centro-Museo Vasco de Arte Contemporáneo - ARTIUM, Colección De Pictura, Fundación Juan March, Instituto Valenciano de Arte Moderno (IVAM), Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León (MUSAC), Museo de Arte Contemporáneo Unión Fenosa, Museo Extremeño e Iberoamericano de Arte Contemporáneo (MEIAC), Museo Nacional centro de Arte Reina Sofía, Museo Vostell Malpartida, Museo de Cáceres, Patio Herreriano - Museo de Arte Contemporáneo Español.

La mostra "España 1957-2007" è promossa dalla Provincia Regionale di Palermo, dall'Instituto Cervantes e dal Ministero degli Esteri Spagnolo, con il patrocinio del Parlamento europeo, del Ministero della Cultura Spagnolo e con la collaborazione del DARC Sicilia. La mostra è prodotta da Arthemisia.

INFO
Palazzo Sant'Elia, via Maqueda 81 - Palermo
Orario: martedì, mercoledì, giovedì, domenica ore 10-13 / 17-20; venerdi, sabato e prefestivi ore 10-13 / 17-23; lunedì chiuso
Biglietti: Intero Euro 7, ridotto Euro 5

- www.mostraespana.it

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20 maggio 2008
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