Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Espulsioni e braccialetti per svuotare le carceri...

Ecco il piano ''svuota-carceri'' del ministro della Giustizia Angelino Alfano

08 settembre 2008

"Stiamo lavorando per far andare a scontare la pena nei loro Paesi ai detenuti stranieri che oggi si trovano nelle nostre carceri, cioè più di 4 mila".
Ennesima sorpresa dal dicastero del ministro Angelino Alfano. La notizia è arrivata ai media nelle prime ore di ieri mattina. Il Guardasigilli, ai microfoni del Tg1 e di Sky Tg24, ha quindi confermato le anticipazioni apparse su la Repubblica di un piano per contrastare il sovraffollamento delle carceri. Allo studio ci sarebbero anche dei trattati internazionali per consentire all'Italia di rimandare gli extracomunitari nei loro paesi rispettando le singole condizioni giuridiche.
Via libera anche all'utilizzo del braccialetto elettronico. "Stiamo studiando dove ha funzionato - ha detto il ministro - e solo se avrò la garanzia che ci saranno evasioni zero, allora lo adotteremo, altrimenti no".

Il piano ha raccolto il favore del vicecapogruppo del Pdl Italo Bocchino ("è la corretta risposta all'affollamento delle carceri e alla volontà degli italiani di distinguere nettamente tra immigrati onesti e immigrati dediti alla delinquenza") ma è stato bocciato dall'ex pm Antonio Di Pietro che invece intravede nel piano "l'ennesima amnistia mascherata": "Il problema della giustizia va risolto alla radice - ha tagliato corto il leader dell'Italia dei Valori - trovando cioè il modo di garantire il funzionamento della giustizia e la certezza della pena".
Il ministro Alfano ha spiegato che per quanto riguarda i detenuti stranieri, andrà applicato con rigore l'articolo 16 della legge Bossi-Fini (espulsione per chi deve scontare una pena residua non superiore a due anni), che secondo il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap) finora non ha portato gli effetti sperati per tre motivi: tribunali di sorveglianza restii, paesi stranieri non disponibili all'accoglimento, identificazione difficile.

L'altro punto fermo del progetto è il braccialetto elettronico destinato a circa 4.100 detenuti di nazionalità italiana. Il numero uno del Dap, Franco Ionta, ha proposto di modificare il codice di procedura penale (articolo 275) che ne prevede l'utilizzo solo con il ''consenso'' dell'interessato per trasformarlo invece in un obbligo legato agli arresti domiciliari. Secondo il ministro Alfano il braccialetto "garantirà maggior sicurezza nelle città".

Sì al braccialetto anche dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ma solo ''se troveremo una tecnologia adeguata per garantire al cento per cento la sicurezza''.
Al ministro Maroni infatti,, per decongestionare le carceri italiane, piace di più "l'ipotesi di espellere i detenuti stranieri". "Bisogna fare accordi con quei paesi che hanno un'alta percentuale di loro cittadini nelle nostre carceri. E' la strada che seguiremo - ha detto Maroni - e stiamo lavorando affinché sia applicata".

Secondo Enzo Marco Letizia, segretario dell'associazione nazionale funzionari di polizia (Anfp), il braccialetto elettronico "è solo un goloso business per coloro che devono vendere gli apparati allo Stato e per quelle aziende di comunicazione che si assicureranno la relativa rete". Per il segretario dell'Anfp ritirare fuori il braccialetto "null'altro è se non un nuovo modo di scaricare sulla pubblica sicurezza i costi della giustizia, in una cornice nella quale, a causa della scarsezza dei fondi, alla fine chi pagherà un conto salato sarà il cittadino". Di misura "inutile", "impraticabile" e "costosa", ha parlato anche Franco Corleone, ex sottosegretario alla Giustizia tra il 1996 e il 2001 e ora Garante dei detenuti in Toscana.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, SiciliaInformazioni.com]

- "Le prigioni sono piene di stranieri liberiamocene senza altri indulti" di L. Milella

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

08 settembre 2008
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia